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Il Nobel all’indietro da Dylan a Ezra Pound

Ezra Pound in una nota foto - ritratto

Bob Dylan non ha ritirato il Nobel, ma non è un caso unico: Pasternak, Hammarskjold, Sartre, Le Duc Tho, San Suu Kyi. Alcuni tuttavia (Nazismo, Cina, Urss) perché …trattenuti. Strane storie nel prestigioso premio, però, tante. Gli italiani non sanno che Mussolini fu proposto “per la pace” e sfiorò il premio: agli antifascisti sembra il colmo? Rimarchiamo appena che l’attuale sinistra Usa fa carte false perché Trump non faccia la pace con la Russia… La sola cosa che non dovrebbe sorprendere, insomma, sono le contraddizioni… Tornando al Nobel, ci stupì il premio a Dario Fo, perfetto sconosciuto nel mondo, allora. E quasi sconosciuto ancor oggi. Ma eccolo accanto a nomi come Carducci, Pirandello, Deledda, Quasimodo e Montale. E restano fuori infiniti altri: Verga, D’Annunzio, De Filippo, andando così a memoria…

Ma eccoci ai “letterati maledetti”, non meno degli ottocenteschi poeti. Alcuni non hanno secolo… Ezra Pound colpevole di non aver condannato il fascismo, incassò una “proposta”, ma questa venne scartata, nonostante venisse dal presidente del Premio… Pound, per il suo amore nei confronti dell’Italia, può essere considerato un cittadino adottivo. Lo fu per l’Europa, ma soprattutto per la Penisola. Ecco i fatti. Nel1940 Pound, tornato in Italia, trasmetteva dalle frequenze dell’Eiar (Ente italiano audizioni radiofoniche, che precedette la Rai, ndr) il programma radio in lingua inglese Europe calling, Ezra Pound speaking, in cui difendeva il fascismo e accusava gli angloamericani e la finanza internazionale di aver provocato la guerra contro i Paesi che si erano ribellati al giogo dell’usura. Circa 600 i suoi interventi radiofonici, in cui invitava anche gli americani alla disobbedienza e al rispetto della loro Costituzione …violata da Roosevelt. Poi aderì, udite, udite, alla Repubblica Sociale. Ezra Weston Loomis Pound è stato un poeta, saggista e traduttore statunitense, fu uno dei protagonisti del modernismo e della poesia di inizio XX secolo. Innovò il linguaggio scritto quasi quanto Joice, cui viene accostato per la forma. Prese, invano, le distanze dalla Germania nazista… In Usa venne processato e dato per pazzo, anzi lo salvò la …semi infermità mentale. Recluso nell’ospedale St. Elizabeths, circondato da un bel parco, Pound, legatissimo alla famiglia, fu sempre visitato dalla moglie e da vecchi e nuovi amici artisti: Eliot, Cummings, William Carlos Williams, Marianne Moore. E, tra i giovani: Robert Lowell, James Laughlin (che, con “New Directions”, fu suo editore), Sheri Martinelli e tanti altri. Tra questi, un giovanissimo Piero Sanavio. Trovò proseliti per le sue idee sociali e ispirò la pubblicazione di opere rare di Louis Agassiz, Alexander Del Mar, Edward Coke, ecc. Questi stessi autori erano, anche, protagonisti dei canti che continuava a scrivere e pubblicare.

Quanto al Nobel, pur non trovandosi più in condizioni di prigionia negli Usa, venne escluso dal premio. Il presidente della Commissione Nobel, Anders Osterling, annotò come il candidato non raggiungesse i requisiti necessari…

“Le Testament”, melodramma di Pound su parole di Villon, fu dato in forma di balletto a Spoleto al Festival dei Due Mondi grazie a Gian Carlo Menotti. Poi Pound tenne letture nell’ambito del Festival, circondato dall’affetto di poeti come Lawrence Ferlinghetti e P. P. Pasolini, che lo intervistò a Venezia per un servizio della Rai. Morì a Venezia l’1 novembre 1972. Riposa nel locale cimitero nell’isola di San Michele, accanto alla moglie Olga Rudge, sopravvissuta a lungo nel suo ricordo. (Gesse)

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