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Leve toi France! Et marche! Marine va a la guerre…

Ho quasi il 40% assoluto, Macron non ha neanche un partito. Mah! - La Francia conferma tutta la propria "intellighentia"
Marine Le Pen, French National Front (FN) political party leader and candidate for the French 2017 presidential election, attends the 2-day FN political rally to launch the presidential campaign in Lyon, France February 5, 2017. REUTERS/Robert Pratta

Come E.Zola: “Jaccuse”. Marine Le Pen, French National Front (FN) political party leader and candidate for the French 2017 presidential election. Tutta l’Europa ne sembra scossa. Come al solito, si paventano grande disgrazie se…

Puntuale il “giornale unico” fa i conti in tasca ai due del ballottaggio transalpino: Le Pen contro Macron – Macron contro Le Pen – come Orlando e Rinaldo. I due paladini cadono e si rialzano cento volte, come nella più tipica delle opere dei pupi di varia matrice. Già il “coro dei media” canta due peana, felice, ancora una volta, di aver trovato la notizia e il modo di glissare sui guai vicini: quelli di “casa nostra” eternamente irrisolti. Più quelli dell’Ue, sui quali i pannicelli caldi sono sempre pronti presso il vecchio ferro da stiro. Terremoti, morti ammazzati, problemi lontani sono la panacea del giornalista pieno di responsabilità e ansioso di …scansarle.

Marine Le Pen, secondo la pioggia mediatica, ha già perso – però – da parecchi giorni. Così come aveva perso Trump, come aveva perso la Brexit, come aveva vinto la riforma di Renzi. In quei casi – specie per Trump – non abbiamo esitato a dire che “la gente” fosse ormai abbastanza matura (e con le scatole rotte) per non cedere a chi tira la volata ai candidati del sistema… Trump, scrivemmo 24 ore prima, domani vincerà! Continuiamo a vantarcene, così come del fatto che, nonostante gli dessero del buffone, oggi devono tutti ammettere che …stia governando l’America.

Il pronostico, però, adesso non riusciamo a farlo. Esausto delle sconfitte dei suoi grandi media che influenzano tu ti gli altri per pappagallismo, platonica piaggeria e altro ancora, è sceso in campo personalmente Rothschild. Lui, il Macron, era un suo dipendente. Fosse stato, il re delle banche, un qualunque Crudelia e lui il guardiacaccia, gli avrebbe detto: “torna con il cuore di Marine”. Ci manca solo Soros, ormai – quanto meno – entrato anche lui fra coloro che risaputamente giocano la partita con il mondo e con la storia”al contrario”: per affossarli. Chi blocca lo sviluppo dal 1990 e prima ancora ad oggi? Per esempio dagli anni del boom al 1980? Chi fa in modo, ricorrendo ormai all’infallibile “mano finanziaria” che l’economia marci come un vecchio  e sgangherato treno merci a carbone, a pieno carico in salita? Crescere sotto lo 0,5% significa decrescere, significa chiusura di attività, disoccupazione: è quel che vediamo. Non illudiamoci! Purtroppo questo in molti non lo sanno e non lo comprendono: la crescita è insita in una società tecnologica e progredita. Non si potrebbe non crescere almeno al 4 o 5% l’anno, neppure a gettare una parte del valore aggiunto nel cesso… Eppure…

Tornando a Marine Le Pen, la rappresentante della destra francese avrebbe in mano – secondo la campagna mediatica – circa il 36% in tutto dei voti. Perché 100 meno il 64% – quanto attribuiscono a Macron e il conto è presto fatto – dà proprio 36%. Ma è vero che tutti quelli che non votano Marine voteranno per Macron? Secondo ciò che sentiamo, qualcosa in questi conti non torna: la matematica non è un’opinione, ma si può farla diventare tale. Certo, quando si sommano e si sottraggono fischi per fiaschi. Ma, forse, siamo noi a non capire…

Tale conteggio non considera, neppure, vedi caso, il “fattore astensionismo” che adesso dovrebbe giovare – forse per la prima volta – alla destra. Ma “il giornale” tace su questo punto. Inoltre: Macron non è, forse di destra anche lui? Certo è un falso uomo di destra, una moneta bucata, come tanti falsi socialisti sostenuti nel mondo dai …favolosi Rothschild… Oppure dai notabilati o da tante accolite di stampo massonico… O no? Ma è lui stesso a dire di sé: “sono un liberale!” Apriti cielo: molti, a sinistra, odiano i liberali quanto i neo fascisti o stimati tali. I fascisti puri sono statalisti quanto i social comunisti della prima ora. E ci sono, ci sono ancora…  Voteranno Macron? O Le Pen, preferendo ad uno sporco liberale,sostenitore nientemeno che del mercato, del profitto, dell’utile d’azienda, una più “sana” nazional socialista?

Ma da da chi è formato questo “100” ipotetico, degno della più “esemplare” statistica del pollo? Da questo 100 scorporerebbe, dunque, il 64 di Macron e il 36 ella Le Pen? In quanti andranno alle urne con la tipica fiacca che contagia gli elettori in occasione dei ballottaggi? Infine c’è la politica europea, Meglio: quella anti europea. La Le Pen è contro l’Ue e l’euro. Lo era anche la sinistra, la grande sconfitta in ogni suo partito e partitello, con i suoi elettori. Pochi, ma non pochissimi. Quella sinistra è anche statalista – come Marine, lo ammettiamo con dispiacere – ma odia i liberali.

Però il giornale unico dice che Macron vincerà. Non ha – il giornale unico – neppure il pudore di riconoscere che porta ormai anche iella. Tira la volata a modo proprio e non lo sa fare. Manca la previsione: meglio, ormai, non essere pronosticati dal giornale unico…

Signori: mentre scriviamo, mancano 36 ore al voto: vogliano aspettare che cosa decidano i pronipoti di quelli che cantarono “allons enfants!”

Marine dice alla Francia: “Leve toi!” E’ la prima parte di una frase di Gesù proverbiale in Francia più che in Italia. Il seguito è: “et marche!

Francia. alzati e cammina! Con la tua testa: non obbedire come hai fatto finora stolidamente alla massoneria oceanica del patto che risale al tempo della guerra di liberazione degli States dalla Madre patria inglese. Dovette prometterlo George Washington ai ministri di Londra e certamente alla Corona inglese, detentrice ufficiale del potere massonico assoluto. Gli Usa rispettano, certo, ancora quel patto e la Francia si è aggregata fino ad oggi alla politica oceanica (conoscete la barzelletta …siamo tutti portogalli?) rinunziando ad egemonizzare  il Mediterraneo, anche perché in linea con la presenza massonica che c’è a Parigi. Non abbiamo dubbi che i signori Le Pen, proprio come i Borboni di Napoli, siano accanitamente anti massonici… Ai Ferdinando e ai Francesco rubarono il regno (i Savoia, Cavour e Garibaldi erano massoni), un’abitudine che per gli amerikani è un costante vezzo. I Le Pen il regno ancora non ce l’hanno. Chissà…

Scaramacai

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