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Trump e Netanyahu con le due consorti

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Mahmūd Abbās e D. Trump si stringono la mano: la pace vanamente inseguita da decenni "è possibile"

Mahmūd Abbās e D. Trump si stringono la mano: la pace vanamente inseguita da decenni “è possibile”

 

 

 

 

 

 

E’ la lotta del bene e del male – e quanto “ne parla” Palermoparla… – non quella tra una fede e l’altra“. Queste sono parole molto semplici, come tutte le grandi parole: Donald Trump “sfodera” come una spada benefica, la propria intelligenza. Quanto ripetitivo conformismo, quanta carenza di cervello e fantasia, nella miriadi di considerazioni che siamo avvezzi ad ascoltare dalla voce delle altre “massime autorità” in questo delicato momento storico! Un momento in cui l’autorità costituita ci delude, il mondo dimostra pochezza culturale, assenza di genialità, coraggio, iniziativa… Mancanza di tutto ciò, insomma, di cui ci sarebbe tanto bisogno. Si pensi a personaggi come Junker, Cameron, Obama…

Si pensi ai politici italiani, così spesso impresentabili all’estero, nonostante l’  Italia disponga di un ottimo corpo diplomatico. Spesso inutilizzato nei momenti e nelle occasioni “clou”. Si pensi ad un personaggio dalla mediocre statura della Mogherini… Chi può negare che tanti personaggi siano inadatti, a volte la negazione, rispetto ai compiti loro assegnati? Peggio è, spesso, conoscerli da vicino. Il già magnifico rettore Lagalla di Palermo, un uomo di spirito, ripeteva quest’estate una battuta: “accanto ad ogni uomo di successi c’è una moglie …stupita”. Noi diciamo che a stupirsi non sono solo le mogli…

Abbiamo sostenuto Donald Trump, dal piccolo angolo delle nostre pagine, resistendo certo a “qualche” critica. The Donald è stato bersagliato da accuse di ovvia provenienza – che tanto somigliano alle incriminazioni pre elettorali di Trapani e dintorni – ma questo viaggio “diplomatico” nel cuore del Mediterraneo lo sta confermando sul “trono” americano. Una delle tate sarebbe stata che ha vinto grazie alle fake news dei social. Calcoli più recenti dimostrano che non è stato così: avrebbe vinto …anche senza di esse.

Se spalerà “il fango di Washington”, come prometteva apertamente alla vigilia, non sappiamo. Sarà difficile, questo sì, molto difficile. Ma che rimarrà in sella appare probabile. Nella terra dei cowboy ci vuole un cavallo drogato per far cader giù un presidente. Si può ucciderlo o tentarci, ma per disarcionarlo con mezzi “legali” ci vogliono un mare di voti fra camera e senato. E, per quanto i media parlino di un Trump poco popolare, ci sono in America tutti coloro che lo hanno eletto. E la sua vittoria, col sistema americano, è stata schiacciante: un “no” chiaro e tondo alle forze mediatiche, a quelle finanziarie e persino a Papa Francesco, che Trump non lo voleva  e s’era messo a raccomandare il non voto assieme al “coro generale delle …solite gran casse”.

Ma Donald Trump nei suoi discorsi all’estero – che dico, nel mezzo del focolaio mediterraneo – è riuscito a dire parole originali in mezzo al trito e ritrito ripetersi dei luoghi comuni in cui gli altri arrotavano le erre e sibilavano le esse, condendo il tutto con tanti …”assolutamente“.

“I fondamentalisti – ha detto Trump – sono nemici e offendono tutti, indipendentemente dal colore della pelle e dalla fede religiosa. Hanno provocato forse, più danni agli islamici stessi che ai cristiani ed agli ebrei…”

Niente ossequio a nessuno, tutta ostilità nei confronti degli incivili attentatori… Tranne ciò che doveva aspettarsi: il sì agli alleati degli Stati Uniti…

Perché, se ci aspettiamo un’America che plauda al Mediterraneo, all’Africa e al Medioriente, ma anche all’Asia con relativo risveglio,crescita, sviluppo, abbiamo partita persa in partenza.

Come non ci stancheremo mai di ripetere, il Mediterraneo è una paradossale e sorprendente “Stella Nova” attorno alla quale gira il fondamentale “sistema solare di terre emerse del pianeta: Europa, Asia e Africa. L’America continuerà ad arretrare: la sola sua difesa è la trattativa. Trump è fra i pochi “amerikani” a capirlo…

Concludiamo comunque, esprimendo il nostro timore per Trump e per tutti coloro che sono dotati di genio e, anche per conseguenza, operano per il bene. vediamo in questi giorni, come abbiamo visto negli anni recenti, che il mondo, per mano della stessa “giustizia” colpisce proprio i migliori. Perché il genio, il carattere e l’intelligenza, la stessa signorilità, sono una rarità, un’eccezione che offende la mediocrità intellettiva e morale dei più che aspirano ad occupare ed occupano posizioni di …privilegio.

Un fatto già traspare: le contumelie scatenate contro Trump – certamente ad opera dei poteri forti – prima del lungo viaggio che fra poco passa per il G7 di Taormina, avrebbe “dovuto” offuscarne l’immagine. Invece il viaggio è già un successo e si concluderà con la visita al Papa che, con ogni probabilità, avrà tutta l’ria di un’investitura.

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Frattanto PACE è la parola che Donald Trump ha più pronunziato – e con grande enfasi e buone intenzioni – in Israele, Palestina etc. Ciò conferma le nostre quasi profetiche parole alla vigilia dell’elezione di “The Donald”: Trump domani vincerà e dimostrerà presto che il v ero pacifismo  èdi destra“!

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