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Il G7 agrodolce come la Sicilia rilancia l’Isola

Sette ma son di più. Dalla foto mancano altri, ospiti dai paesi in sottosviluppo etc... Mancano Russia e Cina...Sette ma son di più. Dalla foto mancano altri, ospiti dai paesi in sottosviluppo etc... Mancano Russia e Cina...

Potevano pensarci prima che l’Africa andasse aiutata sulla via dello sviluppo. Ma attente potenze atlantiche: avete combattuto guerre su guerre per evitarlo… Un’Africa affrancata dalla povertà, con l’apporto di know how e tecnologia, non è solo quella che non spedirà verso l’Italia e l’Europa i suoi migranti, ma soprattutto, un’interlocutrice di prim’ordine, dotata di quelle risorse che gli stati europei hanno sempre “agognato” di poter avere a disposizione! La nostra convinzione è che “gli americani” abbiano varcato col loro esercito 2 volte l’Atlantico per impedire o limitare al massimo l’utilizzo, da parte degli stati europei, delle grandi risorse africane, di quelle del Golfo e del Medioriente. Ne hanno provocato la marginalizzazione col perdurare di quel sottosviluppo culturale e tecnologico che oggi trasforma gran parte dei popoli di quella vasta area in “Sud del mondo” col relativo fenomeno delle migrazioni…

C’è voluto questo G7 perché un Gentiloni se ne accorgesse e finalmente annunciasse come …occorra innescare processi di sviluppo in “Africa e dintorni”. Vorremmo dire lo proclamasse, ma i proclami, purtroppo, sono rari in Italia, sia nel male che nel bene. Solo da pochi giorni, del resto. c’era voluto il viaggio in Cina del presidente Mattarella, perché quel simpaticone dall’aria paciosa (figuriamoci) di Xi Jinping facesse dire ad un uomo politico italiano come vadano riscoperte le vie della seta. E delle spezie, diciamo noi: sono le rotte delle “antiche carovaniere” riscoperti dalle moderne vie di comunicazione: ferrovie, gigantismo navale grandi rotabili, assi viari, corridoi… “Piano piano” queste “cose” giungono all’orecchio di chi di competenza e persino sulle labbra. Bravo Mattarella, comunque e grazie a Xi che, con una pacca sulle spalle, gli ha detto col linguaggio di Totti: ma ve volete sveglia’. Il raddoppio di Suez ad un tiro di schioppo dalla Sicilia dovrebbe anche rendere un po’ campanilista il flemmatico Sergio ed a spingerlo ad Augusta, dicendo a Trieste e Vnezia di “starsene” buonine – buonine in fondo all’Adriatico…

Il piccolo Palermoparla, che compie quest’anno 20 anni, queste “cose” le dice – appunto – da 2 decenni! Per gli africani, il “dategli la canna non tirategli un pesce ogni tanto. Per l’Asia, citando un articolo rivelatorio di Saverio Vertone (Panorama) allo spirare dello scorso secolo, più il contenuto delle conferenze di alcuni storici contemporanei, che danno il risveglio (Neo Rinascimento) del Mediterraneo già iniziato, per effetto della ripresa storica dei commerci con tutto il continente antico e soprattutto con il Far East, la Cina e l’India, ma anche la Russia, con l’affermarsi della Dieta mediterranea qual patrimonio dell’Unesco. Appunto, il ritorno rimodernato dei viaggi delle antiche carovaniere attraverso l’Asia, l’Asia minore e l’Africa…

Taormina parla di problemi seri, Donald Trump in testa con rabbia di molti, come la pace, la lotta contro il Jihadismo etc, ma anche di discorsi semiseri, ansi per nulla come il supposto riscaldamento del pianeta e le variazioni climatiche….

Vi sono premier che considerano con golosità gli immani “guadagni sottotraccia che nascono dal rinnovamento delle fonti d’energia, dai tanti appalti, dal finto utilizzo delle cosiddette rinnovabili (garanzia del sopravvivere dei combustibili fossili) ed altri – come Donald Trump – che, assieme a Putin ed alla stessa Cina, assieme anche a tutti gli stati in sottosviluppo che pensano alle spese che i loro stati sopporterebbero: perfettamente inutili, assoluti sprechi, tolto l’effetto sulle zone viciniori ottenibili anche con altri sistemi più semplici e immediati…

Combattere contro fenomeni come il buco nell’ozono è “comodissimo“, in quanto nessuno potrà mai controllare se i provvedimenti adottati, per quanto costodi, abbiano sortito effetto alcuno!

Il G7 si conferma gran passerella, ci hanno messo anche il red carpet – ed è come se a Cannes, a Venezia o nella notte degli Oscar –   fosse. Sono presenti le più grandi potenze del mondo, ma si sono dimenticati Cina, Russia, India e Brasile, per non dire Australia. Però c’è Macron… Si conclude con promesse, buoni propositi e dichiarazioni d’intenti non cogenti. Tutto il diritto internazionale, del resto, è basato sul nulla: non esiste una autorità superiore che possa controllare, fare da giudice, imporre i corretti comportamenti agli stati. L’Onu è uno dei maggiori fallimenti della storia politica mondiale e al G7 giustamente non c’è… Le acque territoriali le misura il più prepotente, ai patti sul clima obbedisce chi vuole, del resto sono una gran panzana: che Dio ci aiuti!

Un effetto positivo, forse un fatto senza precedenti: la Sicilia che vanta presidente,  vice presidente della Repubblica, un ministro “lustrale” e tanti altri “insigni” politici al Governo di Roma, per la prima volta sembra star a cuore di quei …tanti suoi rappresentanti: questo G7 la pone all’attenzione del mondo e attirerà interesse e turismo. Su questo, almeno, non ci piove…

Germano Scargiali

 

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Il clima, problema tanto dibattuto, merita due parole a parte. Ripetiamo queste già espresse altrove: Non c’è una sola prova scientifica, certa, che i cambiamenti climatici siano in atto, ma se ci fosse non ci sarebbe una sola prova scientifica che non siano reversibili naturalmente, ma, se sussistessero anche ambedue queste prime condizioni, non ci sarebbe una sola prova scientifica che i provvedimenti umanamente adottabili siano efficaci, ma, se fossero tali non sarebbe certo scientificamente che fossero opportuni nel lungo termine.

Anche qui: meno male che ci sono Trump e Putin. Qualcuno si stupisce che si telefonino per collaborare e cercare di rimediare ad un mondo di minchioni e di marpioni? Noi preghiamo per loro, nella speranza che anche Xi Jinping ci metta del suo! (G.S.)

 

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