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TV sindaci (PA) a confronto: a posto siamo!

Eccoli tutti insieme giorni fa al Don Bosco Ranchibile
Fabrizio Ferrandelli, il nuovo che avanza. Non è molto, ma...

Fabrizio Ferrandelli, il nuovo che avanza. Non è molto, ma…

Orlando: di che sta parlando? Del mosaico di cui lui è la cornice?

Orlando: di che sta parlando? Noi siamo il mosaico e lui è la cornice?

 

 

 

 

 

 

Gli aspiranti sindaci si confrontano in Tv: stiamo proprio bene, anzi male, visto che tutti ripetono astratti concetti con la solita solfa: disoccupazione, povertà, rifiuti… Nessuno si propone di fare di Palermo una grande città, cioè almeno iniziare l’opera. Vagano alla ricerca dell’idea demagogica buona, in un pianeta senza una vera cultura né alcuna certezza tecnica che non sia quella della loro mera fantasia. Perché non fare di Palermo una città moderna, come tante? Una città più moderna, almeno: non ci si accorge, guardando alla finestra del mondo, che Palermo è al palo? Persino piccoli centri turistici dispongono di sottopassi e gallerie, senza neppure perdere il loro aspetto caratteristico… Ma un po’ di vera modernità rovinerebbe, m’è?forse, la nobile Panormos? Dobbiamo sopportala così? Invivibile com’è?

Il provincialismo imperante fa sì che la miopia regni fino al punto da non capire che una città così degradata, così impercorribile, non sopravviva senza opere pubbliche degne di questo nome: moderne, al passo con i tempi, frutto di un progetto architettonico e urbanistico. Qualcosa che darebbe la spinta decisiva allo sviluppo dei più svariati settori. …Vita di relazione, quindi attività commerciali e di trasformazione, ma naturalmente anche cultura e turismo. Sono la conseguenza, lo sarebbero… Rinunciare alle automobili: è questo il progresso? Boh?

Buzzanca un volto intelligente a Palermo. Meglio ridere come spesso fa lui...

Buzzanca un volto intelligente in città.   Lando! Facci ridere come sai fare tu! Riflettendo…

 

 

Attenti ai sindaci così...

Attenti ai sindaci così…

 

 

 

 

 

 

Già la cultura, un pallino del vecchio Orlando: la cultura a Palermo – contrariamente al suo assunto – è latitante. I palermitani non sanno chi siano i personaggi “palermitani” che danno il nome alle strade; dispongono di un orto botanico raro al mondo se non unico, ma girano per la città senza conoscere neppure i nomi di alberi e piante; dispongono del Teatro Massimo, ma non sanno dire in genere neppure l’autore della Traviata, che la protagonista si chiami Violetta, che abbia a che fare con la Dame aux camelies di A. Dumas fils… Oppure: chi canta “vendetta tremenda vendetta”? E siamo fermi all’abc, a G. Verdi… Casta diva? Anticaglie! Dove la trovi una casta al giorno d’oggi? E Turiddu? Ma sì, compare Turiddu… Una sola cosa è certa: l’hanno ammazzato!

Quanto al Turismo, quando capiremo che in questo caso è banalecrescere“? E’ più che mai …naturale. E perché lo è? Per il semplice fatto che la crescita è una mera costante nel settore turistico. E’ fisiologica: questo è il solo settore che cresce costantemente, anche in controtendenza, a livello mondiale. E’ il “fenomeno turistico“, sviluppatosi da poco più di 100 anni che, notoriamente (non lo sanno, forse, i non addetti ai lavori), continua ad espandersi fino a dove non è ancora dato sapere… Quindi cresciamo, ma quanto cresciamo? Quanto sono cresciuti e crescono Malta, le Baleari, ma anche Parigi e Londra (fermiamoci qui)? E non si sa che il calo in Nord Africa avrebbe dovuto portare in Sicilia “torme” di turisti? Dove sono? Non si sa che Palermo è sempre “il capoluogo” e tecnicamente è definito “la porta del turismo siciliano” a dispetto di Taormina, delle Eolie etc?

Ma tutti i ragionamenti di cui sopra avrebbero, appena appena, un’aria di serietà, avrebbero “il tono” di una riflessione di natura tecnica… Niente di tutto questo! Siamo in barca…

La città affonda e stupisce soprattutto che anche Orlando, pur nel suo diritto quando difende la propria posizione, lo faccia così goffamente, affetto da qual provincialismo che è la rovina di tutti noi “isolani” e che dobbiamo assolutamente scrollarci di dosso, per non soccombere al visibile sviluppo del mondo che ci circonda. Esso è tecnologico, esso è serio, esso si fonda su basi scientificamente ragionate…

Palermo, come Cefalù, non ha un solo “evento” di rilievo in calendario, a parte – appunto – l’apertura del Teatro Massimo, che però non riesce a venire fuori dal guscio di un episodio locale… La pseudo capitale della cultura tiene chiuso il  Museo Salinas (Carneade, chi era costui?) e i turisti giungono fino al cancello e vanno via sconsolati da oltre 10 anni (se non sbagliamo di poco il conto). E dire che qualcuno canta ancora: “ti invidio turista che arrivi”… Ma vogliamo farlo sapere ai palermitani che il “loro” museo custodisce la cosiddetta “Pietra di Palermo“, con un’iscrizione dell’alba della storia oggetto di studio e interpretazione in tutto il mondo? La nostra rivista ci prova da anni, i concittadini della capitale della cultura non leggono neanche il Sicilia: figuriamoci… Già, capitale della cultura? L’abbiamo scritto: oppure dell’ignoranza? E’ tutta colpa dei …palermitani? O di chi non fa un cavolo, ma li illude? …Piazza A. De Gasperi la più grande d’Europa. S’è detto anche questo…

Palermo è un pianto: la stessa disoccupazione non sarebbe il male peggiore se chi lavora potesse lavorare. Come si lavora in una città in cui le migliaia di tonnellate di merce sbarcate al porto giungono in autostrada non attraverso un’apposita “bretella” ma attraverso le vie Monte Pellegrino, Imperatore Federico, Leoni, Del Fante, De Gasperi, Ausonia, Belgio. Strade che sono al contempo indispensabili alla comunicazione cittadina e vie commerciali: hanno, cioè, già una doppia funzione per conto loro!

Meglio fermarsi qui. Ma ancora, i “nuovi sindaci” vogliono “creare” posti di lavoro! Ma i posti di lavoro “si creano”? Lo vogliamo capire che non è così? Incubatori d’aziende? E in quale ambiente le faremo lavorare? Riceveranno gli ospiti lontani e vicini attraverso i marciapiedi in cui le erbacce sono le ospiti più pulite, meno deprimenti? Dovranno raggiungere le aziende attraverso strade inesistenti, con i famosi “mezzi pubblici”? Oppure a piedi? Già: camminare fa bene alla salute e all’ecologia…

Lo vogliamo affermare che, se Palermo fosse inquinata, con 3 brezze marine che la percorrono ogni giorno (dal Golfo, da Mondello e da Sferracavallo) le città continentali dovrebbero essere evacuate in massa? Evidentemente, se mai, sono inquinati (comunque sbagliati) i rilievi!

Per chi votare? Per chi liberi Palermo da Orlando. Basterebbe da anni un timbro e una firma perché una ditta privata realizzasse la prima opera necessaria: la bretella autostradale Porto – via Belgio. Ci sono soldi e progetto (è una sotterranea). Ma Orlando riempie la città di fantasiosi cantieri. Ovviamente le relative gare le bandisce il Comune. Qui c’è l’Autorità portuale …troppo cointeressata. E questi cantieri bloccano l strade verticali al mare, con una comune caratteristica. non chiudono mai, e non riaprono mai le strade…

Orlando è doppiamente colpevole, perché dovrebbe possedere un po’ della cultura che si vanta di avere. E’ figlio di un notissimo docente universitario. Noi non crediamo alle “solite dicerie” sulla Palermo occulta, se no ci perdiamo. Ma colto, Orlando, dovrebbe esserlo. Ha viaggiato. Ma che cosa ha visto?

Ferrandelli? Un sindaco d’accomodo… Ma meglio di niente…

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Vedete, la verità non si può mai dire, figuriamoci a Palermo… Infatti la nostra testata è uno scherzo: Palermo parla? Se parli ti sparlano tutti. E’ questo il costume cittadino. Riflettere si può. In silenzio. C’è, però, chi sa farlo e chi no. In quest’ultimo caso, si dice che …afferra “cose” nell’aria. Per questo abbiamo pensato a Buzzanca: è comico, ma anche drammatico. Un palermitano che amiamo.

Ma, se cercate le foto dei comici a Palermo su Google, ci troverete anche Orlando e, tanto per fare un esempio, i capi mandamento… Ma che sono? Comici? E chi lo sa? Certo la rispettiva resistenza al tempo – ognuno nel suo campo, intendiamoci –  fa, almeno, sorridere…

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