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Dal ghiaccio il disgelo: a PyeongChang lo sport fa il miracolo

L'immagine delle olimpiadi invernale: Ecco la Corea del Nord dal volto buono...

Le Olimpiadi della neve come il ping-pong? Chi non ricorda che un torneo con le piccole racchetto fu l’inizio del disgelo fra i due giganti avversi Usa e Cina? Dimostrò che anche i cinsi comunisti hanno un cuore e che non sorridono solo perché è “il loro modo di respirare”, ma anche perché si divertono, perché sono capaci di fraternizzare cordialmente di fronte ad un momento ludico e sportivo…

Già, miracoli dello sport, da sempre indicato come strumento di pace di salute fisica e mentale…

Le Olimpiadi invernali di PyeongChang diventano, dunque, il ponte verso il disgelo tra la Corea del Nord e quella del Sud. Ed è subito tregua. Tregua Olimpica, vero, ma che fa sperare il mondo riguardo alla grande svolta dei rapporti bilaterali appena conclusi che, dopo anni di tensioni ai limiti dello scontro, anche militare, e sulla scia di test nucleari e missilistici, fanno sperare in una pace futura.

Ancora una volta possiamo affermare compiaciuti un nostro: “l’avevamo detto”. Che cosa avevamo di recente affermato, di fronte ai timori di un reale attacco Nordcoreano contro l’America? Avevamo sottolineato: “Kim Jong-un non è – comunque – un cretino”.

im Jong-un e la sorella Kim Yo-Jong (ansa)

Kim Jong-un e la sorella Kim Yo-Jong (ansa) che si è battuta per la partecipazione ai Giochi.

Anche da un punto di vista generale l’ipotesi di capi di stato folli e ottusi nasce, certamente, dall’immagine creata attorno ad Adolf Hitler. I motivi per credere che il dittatore tedesco non fosse del tutto “normale” possono, certo, sussistere.  Tuttavia, l’ipotesi che un personaggio possa conquistare una posizione leader in uno stato che non sia “la cosiddetta repubblica delle banane” senza intelligenza, e possa trascinare un popolo a seguirlo (come, ad esempio, l’evoluto popolo tedesco), è meramente ideologica. Tanto risulta improbabile… Ma non vogliamo dilungarci su questo concetto. Speriamo che chi legge ne ammetta la verosimiglianza e ne intuisca i risvolti: troppo la cultura recente ha – incredibilmente – proceduto attraverso veri e propri compartimenti stagni…

Destreggiamoci, ora, fra le notizie.

Lee Nak-yeon presidente sudcoreano. Seul è da tempo una protagonista nello sport. Sede di Olimpiadi. Si ricorda anche la dolorosa sconfitta calcistica dell'Italia...

Lee Nak-yeon presidente sudcoreano. Seul o Seoul è da tempo una protagonista nello sport. Sede di Olimpiadi. Si ricorda anche la dolorosa sconfitta calcistica dell’Italia…

Tra le ultime “buone”, prima del via libera ufficiale alla partecipazione concessa dal Comitato Olimpico Internazionale il 20 gennaio a Losanna, c’è stata quella secondo cui le atlete di hockey dei due Paesi sfileranno sotto un’unica bandiera della Corea unita il 9 febbraio, data di inizio delle Olimpiadi.

Così a PyeongChang andrà una delegazione di 550 nordcorani e 22 atleti.

La squadra unificata di hockey su ghiaccio femminile è stata confermata. A pochi giorni dai Giochi invernali, e nonostante il commissario tecnico della nazionale femminile sudcoreana si fosse pronunciato in modo del tutto negativo nei confronti di un inserimento forzato di alcune atlete del Nord nella forte squadra del Sud, a scapito di alcune giocatrici di punta, l’accordo è stato preso. In nome di una pace temporanea tra le due Coree è passata dunque l’unificazione della squadra femminile che vedrà 12 atlete del Nord varcare i confini nord-sud.

Il gruppo delle 230 cheerleader è stato ribattezzato La squadra della bellezza. Voluto da Kim Jong-un, è composto da 20enni che devono rispettare alcuni canoni rigidissimi: essere di bell’aspetto, superare il metro e 63 centimetri d’altezza, dimostrare di essere in grado di ballare in sincrono, provenire da una buona famiglia ed essere devote al dittatore. Sarà ai Giochi Invernali 2018 il fiore all’occhiello del proprio Paese esibendosi in coreografiche acrobazie, quali piramidi e tumbling d’eccezione. Alcuni anni fa nella squadra c’era anche la moglie del giovane leader, Ri Sol-ju.

I 30 atleti di taekwondo (l’ormai nota, anche in Italia, disciplina sportiva coreana entrata a far parte del programma Olimpico formalmente dai 27esimi Giochi di Sidney 2000) rappresentano per la Corea del Nord un impegno e un’opportunità unici, soprattutto perché i 30, insieme a una delegazione di 150 membri per le paralimpiadi, giungeranno a PyeongChang e faranno conoscere il “volto buono” dei nordcoreani.

Saranno presenti anche 140 elementi dell’orchestra che suoneranno a queste Olimpiadi. Si tratta della Samjiyon orchestra, giunta a Seul a fine mese di gennaio per poi tenere anche due concerti, di cui uno nella capitale e uno a Gangneung, città della provincia sudcoreana di Gangwon. Tali suonatori sono molto famosi perché si esibiscono, sia durante le celebrazioni più importanti del Paese, sia nei tour organizzati per turisti stranieri, con un repertorio che sottolinea anche il culto dei Kim.

Cinque ragazze compongono la band pop. E’ il gruppo pop fondato nel 2012 dall’attuale leader nord-coreano. Si tratta delle …Spice Girls nordcoreane che potrebbero unirsi alla delegazione di atleti, musicisti dell’orchestra e cheerleader che prenderanno parte ai Giochi Olimpici del freddo. Le artiste – tutte graduate dell’esercito nordcoreano – dovrebbero esibirsi con melodie i cui testi, però, non lodino il regime di Pyongyang. Per ora sulla loro partecipazione al completo non si sa molto se non che a Seul, tra i 7 delegati nordcoreani arrivati in avanscoperta, c’era anche la signora Hyon Song-wol, famosa cantante pop, leader del gruppo delle Moranbong ed esponente del Comitato centrale del partito dei Lavoratori di Pyongyang. Una donna di un certo peso politico visto che si racconta essere stata in passato legata da sentimenti al giovane leader Kim Jong-un.

Tra gli atleti del ghiaccio ci saranno 8 sciatori e pattinatori di velocità. La storia che forse ha più colpito finora l’opinione pubblica è stata quella di Ryom Tae Ok, 18 anni, e Kim Ju Sik, 25 anni, i due pattinatori a figura nordcoreani che alla fine del 2017 si sono qualificati per queste le Olimpiadi. Insieme a quella degli altri elementi, la loro presenza a febbraio è considerata il frutto dello sforzo diplomatico delle due Coree oltre che il risultato di anni di allenamento della coppia, che compete ai Giochi 2018 per la prima volta.

Da un comunicato congiunto delle due Coree, che scioglie anche il nodo su come la delegazione e gli atleti di Pyongyang raggiungeranno il Sud, si evince che ha prevalso la “rotta occidentale via terra”, ovvero quella che passa dalla zona industriale di Kaesong, ora fermo e in enclave del Nord. È così che il folto gruppo (di cui faranno parte anche presumibilmente spie e agenti della sicurezza per evitare defezioni e fughe) raggiungerà le altre squadre.

Sussistono dei precedenti indimenticati. Di sicuro l’ammissione da parte del Cio e la voluta partecipazione della Corea del Nord alle gare di febbraio è un passo importante. Ma non va scordato quando nel 1988 il Nord boicottò i Giochi di Seul: alcuni agenti di Pyonyang sistemarono una bomba su un aereo di linea sudcoreano facendolo esplodere e uccidendo più di cento persone… Acqua passata, si spera, sulla quale si stende un velo di formale, quanto opportuno, silenzio.

Una foto delle atlete italiane in partenza per la Corea.

Una foto degli azzurri con quattro belle atlete in partenza dall’Italia per la Corea.

L’Italia sarà presente con ben 129 atleti fra uomini e donne, più un team nutrito di tecnici e allenatori, decisi a figurare da primattori, sulla scia dei recenti risultati e dei precedenti storici della “valanga azzurra”.

(Testo raccolto e commentato da Germano Scargiali)

Nota. In aggiornamento a quest’articolo annotiamo che qualcuno, nella stessa Corea, ha detto che “…lo sport non dovrebbe essere mischiato con la politica“. La massima, non nuova, è certamente più che opportuna quando si tratti di salvare lo sport da contaminazioni non sportive, ma quando è lo sport che viene in aiuto nei confronti della politica e della vita… Ovviamente, la mamma del cretino è sempre incinta a 360 gradi nel mondo. Purtroppo…

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