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Il Palermo non fallisce: onore a Zamparini persino dal Comune…

Il Palermo 2017-18 schiera anche il "locale" La Gumina, ottimo attaccante cresciuto nel "vivaio" della gestione Zamparini. Le squadre giovanili rosa hanno ottenuto i massimi allori nazionali. Il Palermo schiera attaccanti di livello nazionali spesso impegnati con le rispettive rappresentative nei nelle più importati partite. L'ultima rivelazione è il brasiliano Coronado e i punti fermi sono stati i confermati Nestorovsy e Chaicovsky, ma anche "Capitan Rispoli"...

Il Comune di Palermo si accorge quanto il Palermo di Zamparini e le sue sorti giovino all’immagine della città. Adesso, un comunicato esprime la gioia dell’amministrazione – per voce di alcuni consiglieri – in seguito alla decisione del tribunale di non dichiarare il fallimento della società come è avvenuto, invece, per molte altre nel corso degli ultimi anni e come avvenne una volta – tanti anni fa – per la stessa società rosanero.

Maurizio Zamparini nei giorni degli applausi che periodicamente fanno ritorno sugli spalti della Favorita.

Maurizio Zamparini nei giorni degli applausi che periodicamente fanno ritorno sugli spalti della Favorita.

Aveva ragione Zamparini, ovviamente, quando diceva che erano timori infondati e che, in un modo o nell’altro, avrebbe dimostrato che i dati che condannavano il bilancio erano fasulli, ma che, in ogni caso, avrebbe supplito “di tasca”. Come sia andata non importa molto, quanto che sia finita bene all’indomani del 4 – 0 al Carpi e nel corso di un campionato ai vertici, che ha visto i rosa chiudere la prima volta con il titolo di campioni d’inverno. E’ serie cadetta, ma il Palermo vi gioca da assoluto primattore, è la squadra da battere per eccellenza, la vincente per antonomasia…

Nuovi giocatori “validi” si susseguono per rimpiazzare quelli “venduti” con grandi sottolineature di chi non comprende che una squadra di una città con così pochi spettatori sugli spalti, che adesso hanno toccato polemicamente, i minimi storici, a dispetto della presenza in campo di giocatori come Nestorovsky, deve sostenersi comparando e vendendo…

Maurizio Zamparini è, del resto, il patron del Palermo, lo ha portato in varie circostanze ad inattesi successi, qualcuno senza precedenti, ha fatto divertire gli sportivi veri, ha condotto la squadra verso traguardi di rispetto che escono al di fuori degli spalti degli stadi sportivi. Proprio come – solo adesso – riconoscono quegli stessi consiglieri comunali che hanno calato la testa al no del Sindaco alla realizzazione del nuovo stadio. Che Zamparini possa “fare ciò che vuole” è il minimo che gli si possa riconoscere per riconoscenza oltre che per diritto. Ha fatto di Palermo la sua seconda patria, ama la città al punto di esser rimasto e non essersene andato sbattendo la porta come molti palermitani meritavano di certo. Difende <Palermo e i palermitani, nonostante tutto… Mille volte lo hanno dato per partente, lì pronto con la valigia. Invece – come noi avevamo previsto – ha tenuto duro, perché è un uomo di carattere, capace di tanta fortuna nella vita e nello sport, pur con qualche suo difetto, le arrabbiature con gli allenatori, la sua frenesia nel sostituirli: talvolta, però, ci ha azzeccato.

Lo Stadio allo Zen, al posto del semi distrutto velodromo – mai utilizzato per non darlo in gestione ai “poareti” del ciclismo locale – per ubicazione, concezione, grandezza, allargamento a sport minori ed apertura ai ragazzi del San Filippo Neri, sarebbe stato provvidenziale. Ma il “sindaco per tutte le stagioni” non ha voluto, anticipando i no della Raggi a Roma: no alle Olimpiadi, No al nuovo stadio… Come si vede non sono decisioni. E’ l’obbedienza pappagallesca ad uno spartito idiota da parte degli ideologi della decrescita felice e dei relativi esegeti, epigoni e seguaci…

Non c’è di peggio: meritano tutti uno sberleffo!

Scaramacai

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