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Mandato a Fico per non fare un fico?

Donato Toma sarà il nuovo presidente in Molise: Forza Italia batte da soa i 5Stelle.

Un momento da nemesi: nel Molise che torna a destra, dov’era sempre stato prima dell’ultimo purgatorio. Forza Italia rivince. Mentre il Napoli, che aveva fatto un patto con San Gennaro, batte l’odiata Juvenus, sia pure 1-0, ma dominando il campo, nelle valli del Sud si ricomincia a cantare il Peana: “Per fortuna che Silvio c’è“, a dispetto della vergognosa sentenza di Palermo (Di Matteo è ora emargiato dagli stessi colleghi)  e l’ingobile “nuovo” film di Sortrentino (che schifo!) sulla vita (riprovevole) di …Berlusconi vivo, con la tempestiva scelta del momento in  cui – prestiosssimo – tornerà candiabile.

Ma il destino è crudele anche con i “cattivi”. Già, nn poteva capitare una regione “migliore: Più della Scilia, il Molise, Regno delle Due Sicilie, ha il cuore a destra, rimpiange – come tanti di noi – persino i Borboni, che hanno lasciato un turrito “maniero” sul mare a difesa della bella Termoli (una perla per l’industria del turismo in cominga – ad alto reddito per la città – come molti ignorano nell’Italia che ha tutto, che ha troppo in materia). Il Molise è anche, al momento, la capitale della vela italiana, avendo “fornito” l’attuale presidente Federale Francesco Ettorre. Il sentimento diffuso è, però, quello di aver subito un annoso abbandono da parte della non lontana Roma, da cui in autostrada si usa andare e venire – purtuttavia – quasi con atteggiamento da pendolari… La città capitolina è “mata tanto”, ma fuori dai palazzi del governo…

Lo negano ma la perfomance molisana di Foza Italia influirà su Roma. Già, Caput Mundi, lo è e lo sarà per sempre, ma soprattutto Caput Italiae, della tormentata Italia repubblicana che ha tutto e il conrario di tutto, fra primati positivi e negativi, degni della sua soruia caleidoscopica.

E il caleioscopio gira. Mischia i colori in modo imptvedibile, infestibile per chio non ha fnatsia, ne ha poco. E la sinistra storica, ma soprattutto i “pentatellati”, ne hanno fra poca e pochissima. E fa ridere come siano quelli che in un passato non lontano reclamavano “la fantasia al potere”. Ma quale fantasia? Perchè questa è anche cultura, antropologica, ma anche tetteraria, libresca, clasica escientifica. E la cultura è come l’educazione, coime il coraggioo di Don Abbondio: chi nion ce l’ha, non se la può dare.

Il resto lo vedremo, è la stioria che ci attende. Che peccato dover morire! Che la morte faccia parte della vita… Perché – dopo la caduta del Muro di Berlino – ci sarà ancora tanto, ma tanto da divetirtsi…

Scaramacai

Ah: e Fico? Non farà un fico!

E LA MENZOGNA E’ ABILISSIMA A TRAVERSTIRSI DA VERITà COME IL MALE A VESTIRSI DEI PANNI DEL BENE. MA ALLA FINE LA VERITA’ E IL BENE SONO PIU’ FORTI: EMERGONO E VINCONO LA PARTITA. E’ STORIA!

In qali gironi dell’inferno finiranno, infine, Marx e Feuerbach?

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