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Mattarella i suoi “obblighi” e il Nazareno sotto mentite spoglie

Sergio Mattarella di fronte ai suoi amletici dubbi... La sua vita travagliata, la sua grande cultura e una origine "marcata" da un "made in Sicily" che i siciliani - essi stessi in in contrasto fra loro - non possono dimenticare: tante premesse ne fanno a sorpresa il presidente più interessante fra quelli che la gente ancora ricordi. Insomma, più che mai, sicilianamente, così è se vi pare...Sergio Mattarella di fronte ai suoi amletici dubbi... La sua vita travagliata, la sua grande cultura e una origine "marcata" da un "made in Sicily" che i siciliani - essi stessi in in contrasto fra loro - non possono dimenticare: tante premesse ne fanno a sorpresa il presidente più interessante fra quelli che la gente ancora ricordi. Insomma, più che mai, sicilianamente, così è se vi pare...

Sosteniamo che Sergio Mattarella sia il migliore degli ultimi quattro o cinque presidenti della Repubblica italiana. Almeno, non fa ridere… La sua cultura, ma soprattutto i precedenti familiari lo rendono “fermo” come si dice a Palermo, rispetto ai predecessori: essi andavano dalla figura “da mezzo litro e una gazzosa”, come Saragat, Pertini, alla minchionaggine bacchettona, vedi Scalfaro, fino alla presunzione di “prenderci in giro” di Giorgio Napolitano. Eppure questi la conosceva la massima partenopea del “qua nessuno è…” Le esternazioni, i discorsi di fine anno e simili hanno fatto sorridere o ridere, anche un po’ amaramente, per il comico e il grottesco in esse contenuto…

Il presidente Mattarella no. Non cade in questi “peccati” banali e non è vittima di quei vistosi limiti. Il suo entourage – e persino i palermitani, sempre dimenticati dai tanti conterranei al…potere – hanno di che farsene un vanto, quanto meno per la correttezza formale e culturale…

Tuttavia, Mattarella deve “dare soddisfazione” a quei poteri “più nascosti”  che reggono le fila della …politica nazionale – figlia pappagallesca di quella internazionale – creando e demolendo questo o quel personaggio, questo o quel provvedimento…

Adesso il presidente in carica ha fatto il possibile – ha dovuto dimostrare di averle …tentate tutte – per “evitare che Berlusconi, direttamente o indirettamente, tornasse o torni a guidare l’Italia. In realtà il “Cavaliere” ha governato sempre poco – almeno sul piano interno – incontrando i lacci e lacciuoli di cui “quei poteri” sanno servirsi a proprio “uso e consumo” per bloccare, ritardare, vanificare tutto ciò in cui non potessero lucrare “molto e subito” in condizioni leonine…

Tuttavia, bastò a suo tempo a Berlusconi ciò che faceva sul terreno internazionale – amicizia con Gheddafi e Putin, minacciate alleanze con tali Belzebù, mosse che toccavano il settore bancario, quello del petrolio e del metano, il nucleare …campi minati – molto di più di quel che sarebbe bastato per far saltare in aria una corazzata… Già, per affondare il capitano con tutta la nave. Eppure Berlusconi tuttora galleggia fra l’incomprensione dei tanti. Ma i tanti capiscono ben poco. Anzi un bel nulla…

Qual è il più grande nemico di quei, famosi, poteri? Non c’è dubbio che sia lo sviluppo: lo si vede platealmente da anni…

Quei poteri amano quei tali problemi che rendono finché esistono: carenza di energia , di acqua, di tutto, smaltimento rifiuti, ma anche credito… Già: causa che pende, causa che rende, dicono gli avvocati, mentre certi medici maledissero l’arrivo della penicillina… Dunque, perché non tirarla per le lunghe con la carenza d’energia, la penuria d’acqua, i mutamenti climatici, la crescita compatibile (ma con che cosa in un mondo in cui la tecnologia cresce in modo esponenziale, l’acqua è 3/4 della superficie del pianeta in cui viviamo, senza considerarne la profondità, gran parte delle terre emerse sono assolutamente disabitate e sono tutte coltivabili con i moderni mezzi, mentre in una serra di mt.50 x 50 in batteria si può nutrire di vegetali una città). Scusate le divagazioni…

Tornando a Sergio Mattarella – e alla logica, comunque interessante, della sua vita – è stretto nella morsa fra due teste calde come lo stesso Berlusconi e Matteo Renzi: vogliono far funzionare il patto del Nazareno anche senza dargli questo nome…

Sembra ci stiano riuscendo, liberando l’Italia dal rischio di mandare in macchina un’ennesima edizione dell’Italietta. Liberare la Penisola, cioè, dalla calamità indubbia di avere i grillini al governo fosse anche per un sol giorno.

Scaramacai

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Tornando, per un attino, alla perniciosa “filosofia” dei poteri fortissimi, l’ultima invenzione è l’economia circolare: un ennesimo sistema per creare l’impasse dell’economia reale. Questa ha assoluto bisogno dei consumi. Oggi, anzi, di un rilancio dei consumi. Specialmente adesso che deve innescarsi quella che già uno dei ridicoli “presidenti della repubblica” degli ultimi decenni chiamava “la ripartenza”. No: era Prodi! Ah, ah, ah…

Che cosa ci può di meglio che dire alla gente , oggi, di non consumare, di riciclare il pane, l’acqua, la carta, la plastica e tutto il resto, onde evitare che in un remoto futuro i nostri pronipoti non abbiano più né da mangiare, né da bere, né un mare dove andare in ferie? Tanto più che il Pianeta sarà “caldissimo”, l’erba si seccherà e l’acqua, non potendo uscire fuori dalla stratosfera, sarà tutta in evaporazione a causa della temperatura?

Loro“, però, nel frattempo continueranno a “venderci” energia, cerali, acqua, medicine e – soprattutto – denaro in regime di monopolio e a prezzi cartello!

Non credete ai 50 “scienziati” di Kioto e Parigi, ma ai 500 che dicono il contrario, ma vengono messi a tacere e presi a sberleffi come Zichichi: quei 500 dicono “minchiate” ad uso e consumo di chi li paga e la danno a creder ai nostalgici dell’ipocondria otto – novecentesca, ai malthusiani e marxisti di ritorno, A quelli che con Falan (1800) credono ancora che presto vivremo in grattacieli (falansteri) coltivando, noi stessi, gli orticelli tutt’intorno…

Pensate che, lo vogliano o no, fra poco l’umanità avrà tanta energia con la fusione nucleare da rendere inutile lo stesso studio approfondito della geotermica e la realizzazione di quella centrale nell’Etna (o nel Kilimangiaro etc) che da sola darebbe elettricità a tutta la nazione. Vedi caso, però, non ne esiste nemmeno il progetto. Si preferisce cospargere le creste delle colline di pale eoliche e le valli di pannelli inquinanti (valli a buttare fra 5 anni…). Già! Le rinnovabili! Ah, ah, ah: sono quelle le rinnovabili?

Se non si sa o si capisce che dietro tutto ciò che vediamo accadere in politica e raccontare dal …giornale unico “c’è” tutto questo – anche e soprattutto questo – ci si trova come viaggiando per mare senza bussola in una notte di “nuvolo”…

Scaramacai

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