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Politica interna ed estera: ve la diamo noi la verità!

Eurasia più Africa sono di gran lunga più estese del resto delle terre emerse e non è un caso (clima e morfologia) che la grandi civiltà siano nate in questo sterminato Territorio che occupa in gran parte l'Emisfero Boreale, il più temperato, perché meglio irradiato dal Sole: inverni più miti ed estati meno torride... La percorribilità a piedi, dal Pacifico al Marocco e al Portogallo hanno determinato il fiorire di una grande civiltà comune di singole cultura avanzate...

Comprendere “qualcosa” del momento storico e dell’intricata matassa politica interna ed estera, significa anzitutto “uscire fuori” dalla “gabbia” della corrente mediatica. Siamo tutti oppressi da un’informazione che sarebbe un miracolo se fosse solo incolta e superficiale. Quel che è peggio è che è corrotta e tendenziosa.

In altri termini, a parlare (e scrivere) sono persone che non solo capiscono poco a causa della loro ignoranza, ma che parlano con un  suggeritore dietro le spalle e scrivono sotto dettatura. Questo fanno i maggiori media, mente gli altri li copiano o per mettersi meramente al sicuro, o perché non hanno il coraggio di pensare ed esprimersi, o – peggio – per dare l’impressione di essere “nel giro giusto”.

I momenti più “tristi” sono – forse – le commemorazioni. Come quelle del periodo delle grandi stragi in Italia, delle morti violente degli uomini famosi etc. Spesso assistiamo alle rispettive famiglie che si dissociano, che rifiutano i funerali di stato e non è certo un caso…

Due o tre giudizi sul momento politico interno ed estero.

Renzi pensoso ma perplesso. Non è più il ragazzino impertinente che ...rottamava tutto.

Renzi pensoso ma perplesso. Non è più il ragazzino impertinente che …rottamava tutto. E chi lo ritrae da Pinocchio col naso lungo?

renzipinocchio-660x330Sia chiaro che, se non si fa il governo in questo momento in Italia, non è certamente colpa del solito Berlusconi. Il cavaliere le elezioni le ha perse come Renzi. Berlusconi ha perso pin seguito alle feroci campagne diffamatorie degli ultimi 30 anni. Renzi ha pagato non già i suoi errori, ma -come abbiamo già scritto – per i suoi meriti: l’aver capito de bisogna rifondare la sinistra in termini scevri dal marxismo. Questo è talmente sbagliato che il Corriere della Sera (La lettura) ha riportato, nel tentativo di salvare lo stesso Marx, una sua battuta in tarda età: “una cosa è certa ed è che io non sono marxista”. Del resto, tutti i pensatori che si inquadrano fra quelli che influenzarono Marx – ad esempio Platone, Sant’Agostino, Giovanni Scoto Eriugena – tutti tranne Hegel e Rousseau – si rimangiarono la base idealista, soprattutto in quanto ed allineata con la vetusta visione di Parmenide del loro pensiero…

Ma che cosa è chiaro? Che, se non si fa il governo, se ci sono colpe, appartengono a chi le elezioni le ha vinte…

Quanto alla più recente commemorazione, che santifica Aldo Moro pe le sue formali virtù politiche, si sappia che un compromesso storico, al tempo dell’Unione Sovietica, del dossier Mitrokin era una gran corbelleria: il solo pensarlo… Tornando a Marx: un pensiero socialista ancora marxista è assolutamente incompatibile col messaggio cristiano che come disse B. Croce (Perché non possiamo non dirci cristiani), permea tutta la civiltà dell’Occidente, ma soprattutto latina. I “cattocomunisti” sono persone che non hanno capito né il Cristianesimo, né il marxismo. Il motivo non è uno, ma sono “millanta”, per dirla con V. Gassman.

Basti riflettere che, se fosse vero che sia il Gesù dei Vangeli che il marxismo si preoccuparono dei diritti dei deboli e di stare …dalla parte di questi ultimi – cioè, se fosse vero che il sentimento di partenza è identico, ma non è così, divergono l’atteggiamento e le vie da percorrere. Il cristianesimo intende risolvere il problema sul piano intimo di ciascun singolo individuo, sviluppando la carità, la misericordia il rispetto ere umano assoluto dell’essere umano perché in ogni caso fratello ed in ogni caso, in qualche modo, creato ad immagine di Dio. Il marxismo ritiene di risolverlo con la politica: pensa che solo a mezzo di leggi cogenti  e della presenza vigile dello Stato si possa moralizzare il mondo. E’ noto come ritenga le religioni pressoché inutili, quasi un fastidio: una (inutile) sovrastruttura, se non – addirittura – l’oppio dei popoli.

Per tutte le religioni e per quella cristiano cattolica in particolare – cioè la religione del mondo per eccellenza – ciò che conta, lo ripetiamo, è l’individuo: si va in paradiso o in inferno da soli. Per il marxismo, invece, è fondamentale la coscienza sociale, collettiva. Del resto, non c’è vita dopo la morte né inferno o paradiso dove andare ed è uno stupido chi ci crede…

Né il Vecchio, né il Nuovo testamento fanno menzione del gruppo sociale, se non molto indirettamente, in modo larvato: perché è più che ovvio che in un mondo di persone che rispettano intimamente la morale, i gruppi sociali e la società intera sarà più sana. Gesù ha davanti a sé l’esempio dei Farisei e dei gli esseni che praticavano già una forma di comunismo: li condanna e non li prende neppure in considerazione…  La Religione predica, però, per prima cosa l’aiuto al “prossimo”: etimologicamente il vicino, the next, il successivo… Da Gesù ai santi, come i recenti S. Pio e Santa Teresa, si chinano davanti al bisognoso che “vedono” prima di proporsi un problema di carattere generale. E’ quella la prima mossa. Invitano poi, tutti gli altri esseri umani a fare lo stesso.

Ne deduciamo come un compromesso storico non fosse certo possibile, né pensabile, al tempo di Aldo Moro. Lanciamo l’idea che Moro volesse solo creare ai comunisti italiani una sorta di tranello politico… Un cristiano, allora, non poteva far altro. E Moro andava a messa ogni mattina…

Ma un compromesso sarebbe possibile oggi  – anche auspicabile, pur se le due “mentalità” hanno radici più profonde nella mente umana e non si cancellano – dopo l’implosione del socialismo reale di stampo marxista e la presa di coscienza di tanti “piccoli Renzi” in giro pe il mondo… Chi osteggia questo aspetto del pensiero di Matteo Renzi, è un “ometto” ancora più piccolo e meno realista.

Una carta che esalta la reale grandezza dell'Africa, ma si tratta pur sempre di una "proiezione che non rispetta le reali proporzioni. L'uomo modermo, tuttavia, non ha che eccezionalmente l'idea fisica della grandezza di mari, continenti e del Pianeta. Gli spazi in cui effettivamente vive e la velocità raggiunta dai mezzi di trasporto lo ingannano. Ciò facilita i venditori di menzogne su clima, ecologia, problemi che rendono finché esistono, cifre enormi a chi lo contrabbanda...

Una carta che esalta la reale grandezza dell’Africa, ma si tratta pur sempre di una “proiezione” che non rispetta esattamente le reali proporzioni… L’uomo modermo, tuttavia, non ha che eccezionalmente l’idea fisica della grandezza di mari, continenti e dello stesso  Pianeta. Gli spazi in cui effettivamente vive e la velocità raggiunta dai mezzi di trasporto (vedi aerei) lo ingannano. Ciò facilita i venditori di frottole su clima, ecologia, compatibilità: problemi che rendono, se affermati ed adeguatamente sfruttati, cifre enormi a chi li contrabbanda…

Andando a Donald Trump (abbiamo promesso uno occhio oltre i confini) e al suo no al nucleare dell’Iran, l’antica persia, non dimentichiamolo.  Il motivo è chiaro: Trump non vuole che sia l’Iran ad affermare il proprio predominio in quello scacchiere in cui (l’America) vuole da sempre che nessuno cresca. Né la Turchi, né la Siria, altre grandi potenze lungo la storia umana. Per questo, d’accordo con la Gran Bretagna, vi ha costruito sopra quella “gran caserma” che è Israele.

Non dimentichiamo che quello scacchiere (Mìediorientale) è sempre stato la fucina della storia umana ed è già in fase di rrande rilancio epocale. Tutta la Civiltà umana – quella vincente e affermatasi nella stoira –  viene da Iraq, Iran, Egitto, Israele, Turchia e – ovviamente – dalla dirimpettaia Grecia. Quel “pezzo di mare che sta – più o meno – fra Siria, Grecia e soprattutto Turchia (Bosforo e Dardanelli) è l’angolo più strategico del mondo. Configuriamo come un norme fior la gran parte della geologica Pangea: questo fiore preziosissimo ha tre petali: Europa, Asia e Africa. Ciascuno, per proprio conto vale un Perù… L’Europa per civiltà, cultura, conoscenze e tecnologia, l’Asia per estensione, abitanti, tecnologia e commerci (Giappone, Cina, India, Vietnam, Indocina, Taiwan, Hong Kong, Singapore), l’Africa per le materie prime, la grande estensione e, persino le riserve di acqua (fiumi e laghi più grandi del mondo proditoriamente inutilizzati). Questo “gigante” è già potenzialmente d’accordo nel voler “affondare” l’America. Questa si ostina a recitare la vecchia parte del leone. Trump, gli Usa e la Gran Bretagna, però, questa volta sono la parte debole, hanno già partita persa. Chiunque le governi.

Germano Scargiali

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La verità di Matteo Salvini

Oggi Matteo Salvini – gli si dica contro tutto quel che si vuole – ha proclamato una gran verità. Come affermiamo sempre noli, “non esiste un governo neutrale“. A definirlo così, Sergio Mattarella: il presidente dimostra in tal modo di essere asservito a quei poteri per i quali la cultura è zero, la nazione (i cives) non conta nulla, ciò che conta è il controllo e sosyanzja+. Di fatto non è assolutamente vero che le “2 ideologie” siano cosa priva di senso. Il pensiero umano, lo sappiano o no i singoli individui, è spaccato in due sul conflitto fra Parmenide ed Eraclito, che divise i due filosofi alle origini della filosofia, scienza che è costituita null’altro che dalla storia del pensiero umano…

Non c’è niente di più vero: Ponte sullo stretto, termovalorizzatori, rigassificatori, Tav, nucleare, metanodotti, energia: tutti argomenti attorno ai quali l’opinione corrente è spaccata in due.

Ovvio che chi crede con Eraclitio e Democrito che tutta la realtà sia in movimento e nulla stia fermo è per il . Chi crede nella perfezione naturale di Parmenide e Platone o nell’immobilità sostanziale della storia di cui è facile intuire la conclusione, il punto d’arrivo (così Marx era platonico attraverso Hegel), parla di cambiamento, ma in sostanza vuole solo un ritorno al passato, ad un ideale stato naturale, come quello sognato da Rousseau.

Ebbene, non abbiamo mai stentato a proclamarci della mentalità eraclitea. tutto diviene, panta rei (se volete), tutto è composto da innumerevoli numeri in movimento, come gli atomi intuiti da Democrito e poi scoperti come esistenti…

Siamo liberali, liberisti e libertari. Il cambiamento non …lo vogliamo: è in noi, lo costatiamo, non lo potremmo mai escludere, non possiamo che abbracciarlo, perché lo vediamo nella natura e nella nostra mente…

 

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