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Montante e le incriminazioni degli “intoccabili”: erano dei moralisti…

Antonello Montante in una foto si qualche anno fa. E' stato un "ragazzo prodigio" fra altri della realtà siciliana. Da quando si era trasformato da giovane fabbricante di biciclette in esperto d'impresa e para-politico di successo e...moralizzatore. Tale è stato considerato a lungo dall'ufficialità. Perché ...nessuno si accorgeva di niente. "Che purezza chi gli stava attorno!"
Passavano tutti attraverso il fuoco senza scottarsi… Un’incriminazione gravissima, quella di Antonello Montante, la quale non può non far riflettere e molto. Continuando con la doppia negazione, questa volta non si può non ripensare alla condanna di un altro “mostro sacro” degli ambienti che ruotano fra Confindustria e Camere di Commercio: Roberto Helg, la cui pena è stata da poco ridotta dalla Corte d’appello che lo ha condannato a condannato a 3 anni e 8 mesi. Una bazzecola – un omaggio all’età avanzata – per chi aveva per una vita millantato eccelse doti morali e, invece, agiva al contrario…  Diciamolo, diciamolo…

Insomma, più che mai: “Dio ci guardi dai moralisti!” Già, facevano il buono e il cattivo tempo, passavano di carica in carica e la gente diceva concorde: “…non si muove foglia che lui non voglia”.

Montante con Ivan Lo Bello di cui è stato il delfino ed è il successore dal 2012. Era sembrato altrettanto inamovibile...

Montante con Ivan Lo Bello (in una foto più recente di quella d’apertura). Ne è stato il delfino ed è il successore dal 2012. Era sembrato altrettanto inamovibile… I miti cadono, uno dopo l’altro…

Vicepresidente – al contempo – di Gesap e Confindustria, nonché presidente della Camera di Commercio, Helg è stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri mentre intascava una mazzetta da € 100 mila (centomila euro) dall’imprenditore Santi Palazzolo per il rinnovo della concessione all’aeroporto intestato – sembra quasi un torto – a Falcone e Borsellino. In pratica – per evitare equivoci – Helg venne sorpreso agli inizi del 2015, mentre prendeva una busta contenente 30 mila euro e un assegno da 70 mila euro. Soldi che sarebbero valsi al pasticcere imprenditore al fine di mantenere, alle stesse condizioni del passato, il suo “spazio” nello scalo aereo: servizi bar pasticceria rosticceria… Santi Palazzolo, però, è di quelli che denunciano e aveva incastrato un personaggio considerato “inamovibile” tanto da detenere cariche, forse non incompatibili, ma da tenere “onorevolmente” separate le une dalle altre…

Roberto Helg, altro campione della moralità e dell'antimafia in Sicilia.

Roberto Helg, altro ex campione della moralità e dell’antimafia in Sicilia. Lo fu per molti anni, ma “nessuno sapeva” della triste realtà….

Di oggi, 14 maggio 2018, la notizia recente proveniente dalla Capitale… L’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante, un altro “paladino antimafia” nel pieno esercizio, anche lui, ma della carica di presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta e – contemporaneamente – presidente di Retimpresa Servizi di Confindustria Nazionale…

Antonello Montante è stato arrestato dalla polizia di Caltanissetta con l’accusa di associazione a delinquere e corruzione. Insieme a tale personaggio, già sfiorato dalla giustizia, ma di quelli chiamati “Signor Nonmidimetto” sono state arrestate altre cinque persone accusate, a vario titolo, di essersi associate allo scopo di commettere più delitti contro la pubblica amministrazione e di accesso abusivo a sistema informatico, nonché di corruzione.

Dentro”, ma tutti ai domiciliari, ci sarebbero anche tre agenti di polizia. Secondo l’accusa avrebbero fatto parte di una rete di spionaggio al servizio di Montante. A un sesto indagato è stato notificato un provvedimento di interdizione, bio è la sospensione per un anno dal lavoro.

Montante è stato uno degli esponenti di punta della svolta antimafia di Confindustria, con il ricoprire anche la carica di responsabile nazionale per la “legalità”.

La Procura di Caltanissetta gli contesta adesso di aver creato una rete illegale per spiare l’inchiesta che era scattata nei suoi confronti tre anni fa, dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti di mafia.

Fu il 22 gennaio del 2016 quando Montante ricevette un avviso di garanzia per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa (che paradosso questo reato “inventato” dal nostro legislatore, serve solo ad intorbidare le acque… Ndr). I quell’accusa si parlava di legami d’affari e rapporti di amicizia con Vincenzo Arnone, il boss di Serradifalco, figlio di Paolino Arnone, storico padrino della provincia di Caltanissetta, suicida in carcere (1992). Vincenzo Arnone figura persino fra i testimoni di nozze di Montante.

E’ stato scritto in queste ore che, a caccia di riscontri, gli investigatori della squadra mobile nissena avrebbero acquisito prove, perquisendo le abitazioni e le aziende di Montante. E’ stata anche scoperta una stanza segreta nella sua villa di Serradifalco, …piena di dossier su magistrati, politici ed esponenti della società civile. Tutto servirebbe a poter studiare da “dietro le quinte” l’ormai famosa inchiesta che era scattata nei suoi confronti ormai da 3 anni…  Secondo la magistratura quei file non sono che il frutto di una massiccia attività illegale di spionaggio da parte di questo grosso papavero della Confindustria.

La difesa di Montante è da copione. Dicono tutti così e, talvolta, non a torto, occorre riconoscerlo: “i pentiti sono anche loro dei mafiosi. Io stesso ho contribuito a colpirli duramente a mezzo delle mie denunce”.

Ma noi diciamo di più: qualsivoglia dichiarazione di un pentito non dovrebbe “mai” esser adoperata come strumento di prova, ma solo come indizio ed aiuto alle indagini. Tale semplice regola, da cui – invece – si era partiti, solo eccezionalmente viene osservata e seguita…

Per quanto continuiamo a sostenere come debba attendersi la sentenza definitiva prima di esprimere qualunque commento – ma di vale caso in caso – resta ormai chiaro che Camere di Commercio e Confindustria ne escano, ormai, con le ossa rotte…

Alcune domande sorgono, quindi, spontanee: Qual è e dove è la vera mafia (in palermitano… la “vero” mafia)?  Questi incriminati di cui accennavamo e i condannati sono o meno Massoni o di altre accolite di stampo similare?

Ultima chicca: Montante era uno dei grandi elettori di Rosario Crocetta a Presidente della Regione e del suo giro facevano parte i due assessori Marco Venturi e Linda Vancheri

Ma ecco tutti i nomi coinvolti nell’inchiesta: Antonio Montante, Gianfranco Ardizzone, Maurizio Bernava, Andrea Calì, Salvatore Calì, Andrea Cavacece, Angelo Cuva, Giuseppe D’Agata, Marco De Angelis, Diego Di Simone Perricone, Arturo Esposito ex direttore del servizio segreto civile, Alessandro Ferrara, Salvatore Graceffa, Andrea Grassi, Carlo La Rotonda, Salvatore Mauro, Vincenzo Mistretta, Ettore Orfanello, Massimo Michele Romano, Letterio Romeo, Mario Sanfilippo, Renato Schifani, ex presidente del Senato.

Il Senatore Beppe Lumia, il più potente rappresentante del PD in Sicilia. Sul terreno politico - quello visibile - è stato lui lo "sponsor" di Rosario Crocetta. Anni di autentica rovina per la Sicilia...

Il Senatore Beppe Lumia, il più potente rappresentante del PD in Sicilia. Sul terreno politico – quello visibile – è stato lui lo “sponsor” di Rosario Crocetta e …Nelly Scilabra. Anni di autentica rovina per la Sicilia…

L’aspetto saliente è, però, il coinvolgimento pieno – cioè con un ruolo non secondario, né accessorio, né formale – del Senatore Beppe Lumia, uno dei più potenti esponenti del PD in Italia e il maggiore in Sicilia. Antonello Montante può definirsi, infatti, un personaggio notoriamente “in quota Lumia“, come si dice in gergo. Così come lo sono due “assessoresse” di Crocetta: Linda Vancheri e, per motivi ben noti a tutti quelli del palazzo, la bella Nelly Scilabra. Se la legislatura di Crocetta è stata la peggiore della storia dell’Autonomia regionale sul piano operativo, deve aggiungersi come sia stata, stando a queste ultime rivelazioni – anche la più corrotta. Scusate se è poco.

Scaramacai

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AGGIORNAMENTO 1

Va notato che Il Tg 1 di questa sera, 14 maggio 2018, non ha fatto alcun cenno del coinvolgimento del senatore Lumia, di cui parlano – però – ampiamente i notiziari online. Né della Vancheri, né della Scilabra, Ha enumerato solo l’ex Vicepresidente della Repubblica Renato Schifani che, se fosse colpevole, avrebbe solo rivelato alla stampa  particolari degli atti del processo contro Montante. Non sarebbe, cioè, coinvolto nei reiterati fatti criminosi veri e propri… Solo il Tg2 ha, subito dopo, accostato – come abbiamo fatto noi sin da stamane – il  caso Montante al caso Helg, proprio per le attinenze nel mondo di Confindustria, Confommercio e Camere di commercio… Tutti, per l’ufficialità, “dottori dichiarati” dell’antimafia e della moralità pubblica (legalità): ciò che dietro le quinte mettevano sotto i piedi. Solo il Tg ha precisato che Schifani abbi reagito, dichiarandosi estraneo ai fatti attribuitigli e definendoli visibilmente fuori dalla realtà…

Un implacabile accusatore di Montante, Lumia, Crocetta, Scilabra & C è certamente il magistrato Giuseppe Arnione, che ha messo nero su bianco in lunghe missive (presenti su internet) inviate ai personaggi più influenti le proprie rimostranze e le proprie accuse. Ma noi diciamo che uno degli aspetti peggiori è come molti di questi personaggi vengono regolarmente “riciclati” in qualche modo e come tanti incriminati e condannati di oggi lo saranno…

Leggete anche in “Politica Sicilia” la nostra pubblicazione della lettera allarmata del magistrato Giuseppe Arnone a Michele Emiliano…

AGGIORNAMENTO 2

Per il magistrato palermitano Silvana Saguto è, più che mai, il tempo delle iene.

Per il magistrato palermitano Silvana Saguto è, più che mai, il tempo delle iene (il fotomontaggio appartiene alla nota trasmissione). Durissima con i “sequestrati”, molto indulgente con se stessa, faceva e disfaceva abbastanza in chiaro quello che voleva… Poco se ne parla…

La difesa di Montante è “non ho mai tradito le istituzioni”. Nella realtà è un ammiccare a tali istituzioni che – come sosteniamo neppure troppo fra le righe e più apertamente adesso – da “spaccati” inediti come quello di gRoberto Helg, della Saguto  e di Montante escono quanto meno “con le ossa rotte”. In realtà l’ammiccare di Antonello Montante è il classico: “muoia Sansone con tutti i Filistei“. Saranno i Filistei, dunque, capaci di salvare il nostro eroe? (S.)

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