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La pantomima del nuovo governo

Di Maio e Salvini, dall'odio all'amore il passo può essere breve ed anche sul programma ci si può intendere: tanto è già pronto...

Più che mai si vede come la politica sia manovrata da un potere esterno: 5Stelle e Lega, dopo aver raccolto ‘i voti del non voto’ oltre a quelli convogliati da chi li sostiene ‘dall’alto’, non hanno espresso né personaggi degni di ricoprire una carica da capo del governo, di occupare i ministeri oggi realmente importanti: economia ed esteri. Ecco che ‘allineati e coperti’ i più votati alle ultime elezioni acconsentono ‘docili’ di ricorrere ai tecnici, personaggi terzi, in grado di svolgere una vera azione di governo. Quella per la quale non sono certamente preparati…

Berlusconi si è dimostrato l'ago della della politica italiana, Renzi tornerà a guidare il PD. Sono soprattutto gli ex comunisti a dover cambiare...

Berlusconi si è dimostrato l’ago della politica italiana. Da tutta la storia – mentre gli giungono le assoluzioni – esce benissimo. Renzi tornerà a guidare il PD: sono soprattutto gli ex comunisti a dover ‘cambiare’. Questo, con 3 giovani e l’inossidabile cavaliere, è comunque il poker che abbiamo. Solo il potente Silvio è in grado di ‘parlare’ con i poteri fortissimi ed essere ascoltato, oltre che visibilmente avversato, in qualche modo… Riesce a stare, in qualche modo, nel ruolo della controparte…

Eccoli, insomma, diventati – rarissimo in Italia – docili e schivi nei confronti delle “amate” cariche governative. Insomma, allineati e coperti: non è nel costume e i motivi li conosciamo…  Diciamolo, restare in una carica per un po’ di mesi, meglio ancora, qualche anno può significare “mettersi a posto” per la vita. Altro che stipendi e benefit…

Più che mai (ripetiamo l’espressione di apertura) emerge come l’Italia sia, però, anche  ‘una cosa seria‘, almeno ad un certo livello: per altri versi che non siano quelli politici. Non è quel paese di Pancio Villa in cui i politici, ignoranti e corrotti, pensano solo ad aumentarsi stipendi, rimborsi e pensioni… Occorre pure chi regga il timone…

L’Italia, però, piange miseria, si crogiola sul mito europeo del debito incolmabile, sbandiera la propria ‘francescana’ povertà. Questo è …il must: dare la sensazione del grande stato di bisogno dello Stato cui la nazione ha il dovere civico di far fronte. Già, perché Stato e Nazione in qualche modo coinciderebbero: nulla di più errato tecnicamente, nessuna maggior impostura…

Lo ripetiamo ogni tanto: come si legge in qualunque libro d’università Stato e Nazione sono persone giuridiche pubbliche differenti, hanno differenti finalità, solo alcune parallele, nessuna coincidente. Ciò che più differisce (specie riguardo i singoli cives) è il cassetto della cassa: lo stato ha il suo ed ha poco, anzi nulla, che vedere con quello dei privati. Lo stato, rispetto ai privatyi è “la persona”che si trova nella più alta posizione creditoria – debitoria rispetto alla Nazione ed ai cittadini itesi come addendi della relativa realtà economico finanziaria. Sull’ambiguità con cui – specie dal punto di vista socialista – si parla del tema discendono da parte dello stato approfittamenti e si coprono veri furti a danno dei singoli…

Occorre, infine, leggere fra le righe, ascoltare le notizie date velocemente, ascoltare al volo ciò che fanno i non pochi ‘marchionne‘ nazionali per sapere quanto valga in concreto l’economia italiana. Occorre che succedano i noti ‘guai’ a Taranto per sapere che quell’acciaieria è la massima industria siderurgica d’Europa. Che dell’UE è la massima produttrice d’estruso di alluminio: quello che D. Trump teme di non poter più avere se fa le sanzioni… Occorre leggere tra le righe per sapere che in Nevada l’Enel ha realizzato la massima e più moderna centrale geotermica del mondo. L’Italia produce di tutto anche senza parlare di Italian Style e turismo: ha 5 città fra le 10 più fotografate del mondo… Energia geotermica? Ma – per converso – la Sicilia non ha un solo progetto per realizzarne una nell’Etna. Il relativo apporto risolverebbe il fabbisogno siciliano e calabrese d’energia, senza impiantare una sola pala eolica, né un solo pannello solare…

Occorre far sapere che l’Italia sia povera, convincendo tutti: dovremo – o dovremmo – fare, di conseguenza, decenni di sacrifici dopo i decenni di gozzoviglie passati, in cui – 30 anni fa – ci siamo (o ci saremmo) mangiati tutti i polli di oggi, abbiamo (o avremmo) allevato troppe vacche che bevono, mangiano e pisciano in modo anti ecologico, abbiamo marciato sulle automobili che oggi dobbiamo cercare di non permetterci più. Perché dobbiamo andare in bici per non bucare di più il buco nell’ozono, bloccare i cambiamenti climatici, sopperire a tutti i nostri gravissimi peccati, fra i quali quello di non aver creduto a Marx, espiandoli finalmente… Già, perché Marx e i suoi seguaci avevano “tutte le ragioni” per togliere tutto dalle mani private e dare tutto allo stato, alla sua amministrazione, alla sua burocrazia… E’ così o la storia ha recentemente dimostrato il contrario? Certo che lo ha dimostrato! Allora ci si può “accontentare” dei sub “ideali” spezzettati dei qualunquisti pentastellati che, invece di “sparare una enorme m.ta” ne sparano tante di piccoline. Meglio di niente…

Sergio Mattarella, il palermitano, si dimostra comunque il miglior presidente dopo Einaudi. E' colto, presentabile e ...non fa ridere.

Sergio Mattarella, il palermitano, si dimostra comunque il miglior presidente dopo Einaudi (cui comunque nessuno si può paragonare). E’ colto, presentabile e …non fa ridere. Non ha nostalgia dello scopone o, addirittura, della briscoletta all’osteria. Non “spara” iperbolici consigli e propositi su una morale che gli italiani sanno con certezza essere …quel bene che si brama e non si ottiene.  E’, insomma, quel che si dice una persona seria. E non è poco. Anzi, ce n’eravamo dimenticati. Perché mai, tuttavia, non ha concesso al centrodestra che, per la regola della vigilia, aveva vinto le elezioni, di tentare in concreto la carta del nuovo governo? Primo comandamento: Tutti tranne il Berlusca! Ma chi è questo dio delle nuove tavole?  E ce può cambiare, come e quando vuole, le carte in tavola? E non è forse vero che noi “crediamo” perché dietro il tutto – cioè quel che si vede e si muove –  c’è certamente un qualcuno o …qualcosa?

Così è necessario anche imporre più tasse e realizzare l’obiettivo che si persegue platealmente in tutto l’Occidente: rallentare la crescita e lo sviluppo, impantanarli in ogni modo! Il motivo, lo spieghiamo spesso, è di assicurarsi il mantenimento del controllo, sia sul mercato, sia sulla produzione a livello mondializzato. E’ un obiettivo assolutamente folle, da romanzo di Jean Fleming – probabilmente fallirà – ma non c’è una spiegazione alternativa…

A questo punto il maggior timore è che, con apparenti concessioni alla destra (Lega) su punti che erano – in realtà – scontati (nonostante i …discorsi da caffè), si vogliano far passare i provvedimenti capestro che l’ideologia di sinistra ha lasciato senza casa e che sono stati presi in prestito dai grillini: idiozie e imbrogli demagogici, giustizialismo di tipo “forcaiolo”, cultura al contrario (anticultura) cioè legata a principi che hanno la scientificità tecnica della fantasia di chi li pensa. “Cose” di cui in Italia e in tutto l’occidente – ma un po’ meno – son piene, ormai, le fosse. Tutto è a danno della classe media, della possibilità che la borghesia più sana cresca, crei sviluppo vero e nuovo benessere materiale e morale: è ciò che un certo potere, come dicevamo prima, visibilmente non vuole. Lo constatiamo, per quanto sembri una pazzia. Perché se fosse lo Stato a frenare la crescita sarebbe platealmente autolesionista: che cosa gli gioverebbe governare una nazione più povera? Nei programmi discorsi senza senso, né logica: “no al redditometro ed agli studi di settore, ma no anche alle sanatorie fiscali”. Questo in un’Italia strozzata da un fisco assassino e da imposte la cui prima illegalità sta nell’averle introdotte da parte del governo…

Fra parentesi, occorre notare che sia “carino” come i media si prestino al gioco: recitano la cronaca e la critica della politica “che si vede”, facendo finta di ignorare come si tratti di una mera pantomima. Il fatto è che essi stessi ne fanno parte: obbediscono, come “giornale unico” a disposizioni superiori. La main stream mediatica conosce pochissime e rare alternative. Perché e come si adeguano?  Lo fanno o perché sono direttamente interessati e coinvolti, ovvero per essere “in” e far credere che facciano parte del gioco. Perché esserne fuori può significare non esistere neppure, non essere letteralmente nessuno…

Un accenno alla Tav e alle grandi opere pubbliche. Ebbene, così come la classe politica si professi indipendente, altrettanto fa con le decisioni su opere di rilievo come Tav, Brennero, Ponte sullo Stretto… Tali opere “vanno fatte” perché lo vogliono l’Europa e il mondo…

Ma ve lo immaginate se la possibilità di attraversare agevolmente l’Italia e andare verso l’estrema propaggine europea in direzione del Mediterraneo, fosse veramente affidato alle ‘teste’ di Di Maio e Salvini? Ma anche di tanti altri politici da mezzo litro e una gazzosa che abbiamo avuto persino alla presidenza della Repubblica (Certo non è il caso di Mattarella, che – almeno – rispetto ai recenti predecessori …non fa ridere).

Gentiloni è fra i pochi che , nel mancare, sarà una perdita. Sarebbe un buon ministro degli Esteri.

Gentiloni è forse il solo che, nel mancare all’appello, sarà una perdita… Sarebbe un buon ministro degli Esteri.

La Tav fa parte dell’asse stradale Lisbona – Pechino e fa sì che passi da Milano. Facilita, inoltre, la Milano Parigi… Se a Lione hanno detto talvolta di non essere poi “così tanto” interessati è solo perché la grande linea – che ricorda l’Orient express – passerà lo stesso da lì. Ma bypasserebbe, poi, l’Italia con grave danno, attraversando la Baviera, per la quale è stata una grande sconfitta che non vi passasse. Si ritiene che il Black block siano fomentati (e finanziati) dalla Baviera…

Lo stesso dicasi del Ponte: è in costruzione da anni, pezzo su pezzo,  un asse stradale dal Nord Europa a Cape Town. Essa passa dal Ponte, da Palermo e da Mazara del Vallo. Per questo il ‘Corridoio N.1’ del programma viario UE privilegia per una volta Palermo (Berlino . Palermo). Già si vede la strada, occorrerà affiancarvi una ferrovia. Il ponte “si farà” e non sarà una marcia cittadina ad impedirlo, né un sindaco in canottiera…

Ma ripeteremo fino alla noia: il puparo applica in modo ferreo la massima “io vi creo e io vi distruggo”. Ai nuovi arrivati una paterna esortazione:  Gaudete, igitur, juvenes dum sitis…

Germano Scargiali

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Ancora sul tema della “politica che si vede”.

 

Se è vero ciò che diciamo (non certo da oggi) e che i fatti di questi giorni ne sono una conferma lampante, si possono azzardare altre conclusioni abbastanza ‘osé’. La prima è che – dato il livello e la volubilità della politica e della democrazia – la funzione di volano delle organizzazioni di stampo massonico non è del tutto un male. E’ un po’ vero ciò che esse fondamentalmente sostengono: se lasciassimo fare a questi quattro ‘scalzacani’ chi sa che cosa combinerebbero. Quando la politica – con personaggi dello stampo di Hitler e Mussolini – ha voluto ‘comandare’, la prima cosa che ha fatto è di mettere fuori legge la massoneria, vietandola e chiudendo materialmente le logge. Nel caso della Germania, deportando i capi massoni nei campi di concentramento assieme agli ebrei. Ma gli ebrei sono una colonna portante della massoneria… Oggi ci troviamo di fronte ad organizzazioni di livello internazionale, fra le quali non si sa più quale abbia più potere. Esse influenzano visibilmente il comportamento e le scelte di tutte le altre organizzazioni ‘minori’, le accolite e i grandi club, che non hanno certo il nome specifico di massoneria, ma tanto le somigliano…

Se le scelte di stampo massonico fanno da volano alla politica che si vede, o addirittura la determinano, non si può ignorare la presenza e l’azione dei potentati che fanno capo all’alta finanza americana e dominano il sistema bancario mondiale… Troppo facilmente – forse – si ritiene che tali interessi siano nascosti dentro l’impalcatura genericamente massonica…

Per puro ‘inciso’, fu la volontà massonica che determinò l’unità d’Italia, ma prima ancora la liberazione delle colonie del Nord America dall’Inghilterra, facendo sì che questa consentisse il nascere degli Stati Uniti, che si erano rivoltati: George Washington concluse con Londra un patto massonico che ha funzionato nelle due guerre e, visibilmente, dura ancora ben saldo…

Qui le cose, ovviamente, si complicano. Perché alla pseudo saggezza della volontà massonica si sovrappone (vincente) l’interesse della finanza… Oggi in lotta, anzi in guerra, non tanto con la politica, quanto con la classe degli imprenditori: quelli che,  a far soldi con altri soldi o comunque in esclusiva posizione leonina di monopolio (assoluto o di cartello), prediligono la ricerca del tradizionale utile d’azienda, che passa attraverso il formarsi di un ‘profitto’ abbastanza leale… Per inciso, vediamo da anni che a demonizzare tale ‘culto’ è da una parte l’ideologia marxista e dall’altra quella dell’alta finanza. Qui quest’ultima è talmente egocentrica da degenerare nell’egoismo e nell’autolesionismo. Perché c’è da chiedersi che cosa farebbe la finanza senza l’economia reale…

Comunque, tutto ciò che possiamo dire sul potere politico è che esso sia – incluso Donald Trump – visibilmente nella morsa di forze esterne. Più il potere è gestito con modi autonomi e con indipendenza da tali condizionamenti, più si accanisce la main stream mediatica e, a volte, la magistratura stessa: è il caso di Putin, Trump, Erdogan, Assad, Berlusconi, Blaire, Aznar, Rajoy e persino di Al Sisi. Tutti “cattivi dittatori” oltre la prova contraria… Questo riguarda soltanto “i capi” occidentali. Quelli orientali vengono visti, invece, come qualcosa di esotico – pupazzi – quasi non fossero di carne e di ossa, ma meri pupazzi pieni di stoppa o delle caricature… In tutto ciò c’è anche razzismo- e su tale malsano sentimento fa leva – ma è chiarissimo che l’interesse “vero e immediato” di paesi come l’Italia sarebbe di buttarsi ad est senza esitazioni di sorta. A partire da Putin fino a spingersi verso la Cina e “il vecchio” Giappone.

Ma c’è un punto ‘inspiegabile’ in tutta questa storia. Come mai i disegni internazionali della massoneria, che fa capo all’America e all’Atlantico – che noi accusiamo senza esitazioni di rallentare da decenni (dal tempo del boom) lo sviluppo – sta lavorando a due splendide iniziative di sviluppo e di pace come i due assi stradali Oslo – Cape Town e Lisbona – Pechino e relativi corridoi intermedi? Essi giovano al Neo Risorgimento del Mediterraneo e dell’Eurafrasia… Proprio ciò cui la massoneria atlantica ha meno interesse. Anzi ce l’ha come il fumo negli occhi… Ed è il minimo che le si possa imputare ci sono adeguate ragioni: tutta questa realtà sta crescendo e sussistono tutte le condizioni per le quali la sconfitta dell’Atlantico sia già in peno corso senza rimedi “per loro”. Il meglio che possano fare è di trattare, venire a patti, mostrare il volto buono. Ma i grandi poteri occulti amano troppo i tradizionali poteri e non hanno la larghezza di vedute di un Trump, che si sforza di tendere la mano a Russia, Cina e Corea, incontrando riconoscibili ostruzionismi ‘interni’.

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Aggiornamento

Non riteniamo possibile che nemmeno il potere più occulto e oscurantista possa consentire ad “un Di Maio qualsiasi” di portare avanti i programmi di cui parla… Facciamo l’esempio della chiusura dell’acciaieria di Taranto. Ma prima ancora la Torino Lione non è un’opera “voluttuaria”, un capriccio, una sorta di ippodromo o di autodromo, ma un tratto ferroviario moderno come lo fu a suo tempo il traforo del montebianco o quello del Sempione: non è un volere l’alta velocità come tale e basta….

Allo stesso modo l’acciaieria non è un insieme di macchinari, altoforno più operai da nutrire in caso di chiusura.

Quanto sia puerile l’impostazione del problema lo comprova il fatto che è noto come le ferrovie siano tornate ad essere il cuore dei trasporti e la Tav  sarebbe una parte essenziale della Milano – Parigi, consentendo  un transito rapido attraverso le Alpi fra due pianure in cui i treni corrono già veloci…

Ma il patrimonio di quella che chiamano tout court Ilva non è tanto costituito dai macchinari, né dagli addetti, bensì dall’avviamento commerciale, dalle commesse, dai clienti, dalle forniture avviate. Occorrerebbe, quindi, chiedersi a chi andranno le “commesse” nazionali ed estere che finora l’acciaieria aveva “evase”: sono fior di soldoni, non sono noccioline…

I programmi dei 5Stelle sono fuori dal tempo e dalla realtà. L’aspetto peggiore non è il reddito di cittadinanza, la formula e relativa copertura, cui si dovrebbe provvedere per tempo per non suscitare inutili aspettative, anche gli altri provvedimenti sono tali che – almeno a noi – sembra impossibile che vengano presi sul serio: ualcuno glielo impedirà. C’è qualcosa di “serio” in giro e di ancora più serio

(G.S.)

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