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La vittoria del governo Regionale a Roma: oltre 2 miliardi e diritti finalmente riconosciuti alla Sicilia

Nello Musumeci e Giovanni Tria : L'accordo è fatto.

Questa volta chi va in giro – e ve ne sono ad alto livello in Sicilia – dicendo che il governo Musumeci è “nullafacente” e che è ostaggio delle opposizioni, data la risicata (1 seggio) maggioranza all’Ars, deve ammettere di aver ricevuto una secca smentita.

Tanto più che l’accordo è avvenuto tra il governo regionale di centrodestra e il governo nazionale di un dicastero a guida 5 Stelle.  Finalmente la Sicilia, dopo anni di immobilismo – questa la secca notizia – ha stretto un accordo storico con lo Stato che le restituirà la dignità perduta. Un risultato di cui si parlava da sempre, con riferimento a diritti che provengono dallo Statuto Regionale e che non erano mai stati rispettati da Roma Capitale… Adesso l’accordo costituisce un precedente che renderà un atteso servizio senza termine al buon funzionamento della politica isolana.

Il vicepresidente Gaetano Armao ha svolto un ruolo decisivo.

Il vicepresidente Gaetano Armao ha svolto un ruolo decisivo.

Dopo settimane di tavoli tra MEF e Regione Siciliana, con la partecipazione del Sottosegretario Alessio Villarosa (M5S), si è giunti, dunque, all’atteso accordo tra Stato e Regione che è stato firmato, come annunciato dallo stesso Nello Musumeci. Il presidente è stato particolarmente assistito nell’occasione da uno dei suoi due “vice”, oltre che assessore ad Economia e finanza, Gaetano Armao. L’accordo sembrava propiziarsi, già, con la cordiale visita del Ministro per il Sud, Barbara Lezzi a Palazzo d’Orleans nei mesi scorsi…

La bella Barbara Lezzi, ministro per il Sud è stata ospite di Musumeci a Palazzo d'Orleans.

La bella Barbara Lezzi, ministro per il Sud è stata ospite di Musumeci a Palazzo d’Orleans.

Ma la strada è stata lunga. Alla fine l’auspicato accordo – che è sembrato a molti un segno di improvvisa schiarita nel panorama isolano –  è giunto con una stretta di mano fra Nello Musumeci e il ministro Giovanni Tria.

L’accordo riguarda strettamente la Finanza pubblica dalla quale dipende – sia chiaro – tutto il resto… Dopo lunghi mesi di trattative, successive all’incontro a Roma tra il governatore Nello Musumeci e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, e i numerosi Tavoli coordinati dall’assessore Gaetano Armao, finalmente è arrivato il via libera. E’ un’intesa che per l’Isola, tra maggiori entrate, minori spese e spalmatura di oneri, vale, a regime, oltre due miliardi di euro.

In particolare, il contributo della Regione al risanamento della finanza pubblica scende e si stabilizza dagli attuali 1,3 miliardi di euro a un miliardo l’anno, con un risparmio, quindi, di – 900 milioni per 3 anni. Altri 540 milioni di euro arriveranno, nei prossimi 7 anni per le spese di manutenzione straordinaria di strade e scuole per le ex Province.

Anche per quanto concerne l’incasso del gettito dell’imposta di bollo (che vale circa 360 milioni di euro per tre anni) e la possibilità di spalmare in 30 anni, anziché 3, il disavanzo che il governo Musumeci ha ereditato dalle precedenti gestioni (un’apposita norma è stata inserita nel maxi-emendamento alla Legge di stabilità in votazione al Senato).

Di contro, la Regione si è impegnata a riqualificare la propria spesa per (più) investimenti con un aumento del due per cento all’anno fino al 2025.

L’accordo si articola in 4 punti fondamentali

Una riduzione del contributo a carico della Regione per circa 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2019, 300 Milioni di euro in più di spazi che la regione potrà utilizzare.

Un impegno tra le parti di aggiornare ed approvare entro il 30 settembre 2019 le norme di attuazione in materia finanziaria dello Statuto Siciliano (un risultato storico per una regione come la Sicilia).

L’individuazione definitiva delle modalità di attribuzione del gettito di imposta di bollo.

La possibilità alla Regione Siciliana di garantire, trasferendole finalmente, alcune funzioni amministrative, forme di fiscalità agevolata per la finanza locale a cittadini Ue, Extra Ue e per le imprese.

Entro il 31 gennaio 2019, Regione e MEF, definiranno concretamente le modalità di attribuzione dell’Iva per la Regione, così da offrire alla Sicilia un possibile maggior gettito, aumentandone la compartecipazione con l’obiettivo dei 10/10;

L’impegno del Governo per trovare le soluzioni per il sostegno delle Città Metropolitane e dei liberi consorzi siciliani è stato evidente.

Al fine di garantire lo stesso trattamento rispetto alle Province e città metropolitane del restante territorio nazionale, in particolare per la manutenzione straordinaria di scuole e strade, con il trasferimento e la possibilità di impegno immediato di 540 milioni di euro in 7 anni, oltre allo sblocco dei 70 milioni già impegnati.

L’aumento progressivo, da parte della Regione, della spesa per investimenti con un incremento del 2 per cento per ciascun anno rispetto all’anno precedente…

“Ci tengo a ringraziare la Giunta regionale – ha detto Villarosa –con particolare riferimento all’assessore Armao, per l’impegno profuso in queste settimane ai tavoli ministeriali”.

Ha spiegato così il contenuto di quello che è stato definito il “patto giallo-blu” tra governo regionale di centrodestra e governo nazionale a guida 5 Stelle. Una collaborazione già avviata durante la visita del Ministro Toninelli per quanto concerne lo stato delle infrastrutture siciliane e la nuova rete ospedaliera.

Germano Scargiali

 

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