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Pace in terra agli uomini di buona volontà: il bene e il male

La simbolica lotta fra Gesù e il diavolo. Con la sua tracotanza Lo tentò nel deserto sotto forma di bella fanciulla. La tentazione si basava sul fatto che Gesù fosse un vero uomo. Lo era, ma aveva ben altra missione da compiere. Nella lotta contro il Male Dio chiama come Sua alleata l'umanità. E' un'evidenza confermata di continuo nelle sacre scritture. Questa battaglia, per difficile che sia, rappresenta anch'essa un dono, un grande onore per coloro che la combattono: gli uomini - appunto - di buona volontà... Per inciso. la grandezza e la bellezza della missione di Gesù fino all'eroica sofferenza sulla Croce, è esaltata dal fatto che Gesù compisse il tutto da vero uomo.

Se ne parla, vi si gira attorno da sempre, ma oggi di più: perché esiste il male nel mondo? Nella mattina del Natale qualcosa ci porta ancora alla tastiera per precisare ciò che – a parer nostro – è necessario chiarire a proposito della “fede” vista, anche, attraverso la lente della storia.

Di recente, Papa Francesco è sfuggito all’argomento, per “non imbarcarsi” certamente in un discorso troppo difficile nei confronti di un ragazzino che gli chiedeva: “Perché anche i bambini muoiono?” Ma intendeva dire visibilmente anche che soffrono e muoiono senza colpa. Il Papa ha risposto a caldo con un “francamente non lo so nemmeno io”. E chi, allora? Chi, dunque, dovrebbe saperlo?

Non può affermarsi -anzitutto – che il mondo proceda verso il peggio e che oggi l’umanità sia peggiorata per qualità morali. Ci sono “cascati” i papi recenti… Il mondo è in degrado? No di certo! Significherebbe dire che l’umanità oggi sia meno civile di ieri. E’ evidentissimo come anche le leggi in vigore, continuamente rinnovate e tutte le istituzioni non facciano che …cercare il meglio per la società e per  l’individuo. Che ci siano ancora pienamente riuscite non si può certo affermare, ma qualcosa di buono,col tempo avviene di sicuro. E’ evidente, evidentissimo… . Dire che assistiamo ad una degenerazione è fuori dalla realtà.Si dice il contrario a fin di bene? Non crediamo faccia bene: la qualità della società e dell’individuo, pur con qualche pausa, è in evidente miglioramento anche nel breve termine. Alti e bassi sono, invece, inevitabili, data anche l’immaterialità della lotta, l’inafferrabilità dei controlli…

Il Male è presente oggi “fra noi” come in passato, ma è certamente “circoscritto” in spazi ristretti rispetto ai tempi che precedettero. Senza eccezioni…

Tutta la storia è una lotta dell’uomo, tesa a circoscrivere il Male in ogni sua manifestazione. Come scriviamo spesso, il male è stato individuato in alcune sue manifestazioni particolari: il peccato certamente, ma anche l’errore o ignoranza – sul piano umano – la malattia e la catastrofe come eventi esterni alla volontà dell’uomo…

Contro ognuna di queste manifestazioni del male, l’umanità ha creato – anche se la indicassimo come estranea al Divino –  interi sistemi organizzati tesi a limitarla o sconfiggerla. Possiamo elencare – oltre alla morale e alla religione – cultura, medicina, sistemi di sicurezza… L’umanità ha studiato da anni i mezzi e anche le forme di organizzazione per rendere la vita migliore, più sicura e più comoda. In tutto questo rientra la ricerca della pace e della collaborazione fra gli uomini, della mutua assistenza, della carità…

Tutto questo è Civiltà. Non c’è dubbio che questa proceda verso migliori traguardi: In questa “lotta contro il Male” Dio è evidentemente alleato con l’umanità e chiede la sua collaborazione.

In questo senso Dio apprezza gli uomini e le donne di “buona volontà”. Non ama incondizionatamente l’umanità. La ama certamente – e a fondo – nel suo insieme e le ha donato la conoscenza, l’intelligenza e la coscienza. Doni di incommensurabile valore. Ma la vuole a fianco a Sé nella lotta contro il Male. Questo è probabilmente, secondo un’apprezzabile teoria teologica, “quel margine di miglioramento di sé che si propone con la creazione”.

La prova teologico filosofica si questa asserzione è semplice: Gesù non viene a risolvere tutti i mali del Mondo, e non ci promette un mondo perfetto: viene a spiegare all’Umanità come fare a risolverli, sul piano individuale e, per conseguenza, su quello generale, a rendere – così – il mondo perfettibile.

Gesù non dona la vista a “tutti i ciechi”, ma a quelli che si distinguono per la loro fede. Interviene su …un caso per volta, perché la realtà (cosmo) in cui siamo “calati” è molteplice e variegato per natura, perché la missione dell’umanità non può che essere – a questo punto – se non quella di gestire tale varietà. L’unità è “il traguardo”, ma verso un tempo indeterminabile. Appartiene, finora, solo a Dio e probabilmente al Paradiso.

Dio ha affidato un compito all’umanità, chiede ad essa una collaborazione contro il male. Balza evidente dalla realtà cosmologica e dalle sacre scritture. Per questo Dio apprezza “gli uomini di buona volontà” e dona loro la propria assistenza in terra. Non si riferisce genericamente agli individui “perché li ama“. Ama fondamentalmente tutta l’umanità, ma predilige chi ne segue il mandato fondamentale: la sconfitta del Male. Tutte le sacre scritture e la nostra tradizione sono pieni dell’aspirazione di Dio a questa meta, che dev’essere anche degli uomini. La storia procede visibilmente in tal senso. Non mostra nel lungo termine, ma neppure nel medio, peggioramenti.

Germano Scargiali

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Nota. Come abbiamo scritto altre volte non deve stupire o limitare la fede il fatto che il male esista al di fuori di Dio. Le sacre scritture parlano chiaro anch’esse: il fatto che Adamo – o prima di lui Satana -lo scelse implica che il male esistesse. Lo ripetiamo ancora una volta: secondo un’apprezzabile teoria teologica, Dio – l’Eterno – avrebbe creato il mondo per migliorare ulteriormente se stesso. Il “non lasciare nulla di intentato” il “non omettere” come il “far di più” sono insiti anche nell’insegnamento biblico ed evangelico. Quindi lo sono anche nell’indole intima del Creatore. Con tale presupposto – del resto – l’intera struttura logica del Cristianesimo assume una perfetta coerenza. Credere che il Male esista al di fuori di Dio non significa limitarne l’onnipotenza. La fede è piena di misteri e di qualche paradosso, ma supera sia gli uni che gli altri. Le sette sataniche si schierano con il Male, fidandosi – addirittura – della sua potenza. La fede, invece, deve farci credere fermamente – e le scritture lo confermano – che Dio uscirà vittorioso dal confronto contro il Male, nel suo progetto salvifico, così come è simboleggiato dalla stessa risurrezione di  Gesù: il male – anche nelle sue più violente manifestazioni – può essere sconfitto e lo sarà.  (G.S.)

1 Comment on "Pace in terra agli uomini di buona volontà: il bene e il male"

  1. salvatore scargiali | 6 Gennaio 2019 at 8:20 | Rispondi

    ok

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