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Etna: quanta energia sprecata

L'Etna in eruzione emette - fra l'altro - una quantità di CO2 in pochi giorni tale da surclassare quella di tutte le canne fumarie e gli scappamenti automobilistici del mondo.

Si parla dell’Etna, il minaccioso e affascinante vulcano che – quando non esplode – fa la Sicilia ancor più bella e misteriosa… E vien fuori la ricorrente considerazione della sua grande energia. La parola emerge dalle cronache, dalla paura, e si ripete. Non mi pare – però – si osservi come “non esista un solo progetto di centrale geotermica sul Mongibello“. Così lo chiamano vezzeggiandolo i catanesi, anzi, gli etnei. Perché, come a Stromboli, chi vive su un vulcano lo ama, anche… Si pensi che la vecchia lava è esattamente la …sua terra natìa. 

E dire che l’ENEL – cioè l’Italia, vera potenza nei grandi appalti – ha costruito in Nevada (Enel Green Power in Usa) la più avanzata centrale geotermica ed una delle più grandi del mondo!

Renzi e signora scendono in Nevada dall'aereo presidenziale per l'inaugurazione della centrale geotermica costruita da ingegneri e maestranze italiane.

Renzi e signora scendono in Nevada dall’aereo presidenziale per l’inaugurazione della centrale geotermica costruita da ingegneri e maestranze italiane. “Nemo profeta in patria“.

In compenso si parla di solare e pale eoliche, il che equivale ad una finzione e ad un trastullarsi. Perché la quantità di energia prodotta, rispetto al fabbisogno, è minima oltre che intempestiva (solo col sole e col vento,mentre necessita h24 e soprattutto col buio della sera e del mattino, quando cala anche il vento).

Anzi, giocare la carta del vento e del sole è la maggior garanzia della necessità di sopravvivenza dell’uso di olio combustibile, metano e carbone… C’è un chiaro interesse, che riguarda sia il privato che il pubblico a sfruttare queste fonti ormai tradizionali, già strutturate sul territorio per quanto riguarda sia il – dispendioso, pericoloso, inquinante – trasporto, sia, soprattutto, la distribuzione, l’applicazione del fisco…

Una centrale geotermica che sfruttasse il calore dell’Etna sarebbe realizzabile in pochi anni con la tecnologia moderna, di cui anche l’Italia è padrona. Ma, evidentemente, come si rinunciò al nucleare (l’Italia è stata la sola a prendere sul serio il risultato del referendum, votato, fra l’altro, sull’onda opinionista del dramma di Chernobyl), così non si vogliono adottare misure risolutive per l’energia. Per esempio è stata misteriosamente dismessa la grande centrale a metano di Venezia – nuovissima – che doveva servire d’esempio a tutto il mondo… Tecnico “onesto” vi dirà che l’energia elettrica dal metano è “cosa semplice”. E le emissioni sono …vapor d’acqua. Ma – come spesso scriviamo – molti problemi rendono …finché esistono.

Germano Scargiali

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Nota

Naturalmente non mancano coloro che – per ideologia – dicono no al “geotermico” negando l’evidenza (inquinerebbe anch’esso e non sarebbe rinnovabile all’infinito). Ma, si sa, sono”quelli della decrescita felice, del no al ponte, alla tav, al tap (metanodotto)… Quindi, anche gli americani che sono ricorsi alla geotermia o sono stupidi o avrebbero sbagliato calcoli e progetti…

Geotermia Enel in Italia. E' chiaro anche dalla foto che venga fuori solo il vapore che muove le turbine dei generatori.Il resto delle emissioni appartengono ai ritmi di madre natura e non subiscono variazioni.

Geotermia Enel in Italia. E’ chiaro anche dalla foto che venga fuori solo il vapore che muove le turbine dei generatori.Il resto delle emissioni appartengono ai ritmi di madre natura e non subiscono variazioni. L’Italia,povera di carbone e petrolio, assetata di energia per alimentare l’industria è stata la prima,nella storia, ad “aguzzare l’ingegno” sfruttando il calore naturale del suo vulcanesimo: vantaggi  da qualcosa che, peraltro verso, genera anche danni e paure…

La geotermia applicata alla produzione di energia elettrica è nata proprio in Italia, a Larderello e, sempre in Toscana, operano anche altre centrali. L’idea nacque al tempo delle sanzioni, del ricorso all’idroelettrico, in tempi …da dimenticare. Piccole cose rispetto a ciò che si potrebbe fare con l’attuale tecnologia l’Etna. Ma le stesse centrali toscane hanno…il loro contestatori. Ci mancherebbe!

In realtà la centrale geotermica “italiana” del Nevada dispone anche di pannelli solari, che sfruttano sia i raggi, sia il calore del sole. Un modo per darle un tocco di “buonismo” in più. Un’aggiunta minima ala produzione geotermica, ma comunque all’insegna dell rinnovabili. Negli spazi del Nevada tanti pannelli al sole…. Tranne a doverli, poi, smaltire rottamati fra 30 anni fra i rifiuti speciali…

Ma dobbiamo avere consapevolezza – ha precisato su Facebook Matteo Renzi, commentando l’inaugurazione dell’impianto americano – che un mondo che vada avanti solo a rinnovabili per il momento è solo un sogno. Un po’ di realismo – un po’di conti alla mano in fatto di megawatt – non è difficile e non guasta… (G.S.)

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