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Donald Trump: quanti nemici in …alto loco!

Trump e Putin ritratti dal vignettista Dane Granlund nella loro volontà di pacificazione: due grandi uomini che potrebbero risolvere il problema della pace nel mondo. Un sogno accarezzato ancor prima della "grande guerra" mondiale anche Hiroito, imperatore del Giappone.

L’America cresce, il Pil riparte veloce, la disoccupazione torna ai bassi livelli dei favolosi anni’60, quelli del boom. Ma bisogna aggredire Donald Trump, bisogna parlarne male, i media insistono, nel mondo molta gente si convince: Trump è il peggio che si potesse avere al timone degli Stati Uniti. E del mondo.

Gli Usa – che nella sostanza Obama gli consegnò a pezzi – soffrono, in realtà, di una crisi epocale. Il Mediterraneo e tutto il vecchio continente stanno crescendo a discapito di quello che è stato finora “il Nuovo mondo” e della politica oceanica. In nord Africa e in Medioriente gli Usa hanno sbagliato tutto: hanno contribuito alla morte di Gheddafi – un grande errore – e sono stati umiliati in Siria dai russi e da Assad.

Donald Trump ha in mano una situazione rovente. Lui, però, non si perde certo d’animo, riesce a promuovere la pace fra le due coree, tende la mano alla Cina ed  alla stessa Russia. Sa che con il Mediterraneo dovrà, prima o poi, fare i conti e inizia a trattare, in qualche modo, da subito.

Donald e Melania ambasciatori di pace: è una colpa?

Donald e Melania Trump ambasciatori di pace: forse è una colpa…

Ma tutto questo non basta: un’opposizione insistente mette in dubbio l’approvazione del bilancio.

E’più che ovvio, se non lo fosse stato sin dall’inizio,anche per le sue stesse dichiarazioni, che i nemici di Trump si trovano fra i nemici dello sviluppo:quelle forze che, per incerti motivi – da noi nei nostri articoli spesso ipotizzati – vogliono da decenni fermare il progresso e il benessere generalizzato.

Sotto l’ombrello del “nuovo ordine mondiale” si trovano in realtà le forze che mirano ad un mondo di sottomessi da tenere sotto controllo, in cui una classe di manager faccia tutto con l’aiuto- certamente – di una rete di “sotto manager” e la società civile torni a livelli di forte bisogno e sudditanza:  viva per questo di clientelismo e assistenza.

Siamo alla “religione di Soros” e di altri “Paperoni”, che certo sono contro Donald Trump e la sua logica, contro la sua grande capacità di trattativa. E’ ovvio che controllino il grosso della carta stampata e dei media, strumenti fondamentali per portare avanti i loro disegni. Siamo, però, convinti che l’indole del mondo, con la sua molteplicità di esseri umani e di idee, nonostante tanta tendenza alla massificazione, reagirà e sconfiggerà tali “messeri”. E’ la libertà che fa parte della natura stessa e la natura a 360 gradi può perdere qualche battaglia, ma non le guerre.

Germano Scargiali

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