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Tav oggi la marcia dei “pro” a Torino: “sì alle opere”

Tracciato dell Tav (Treni ad alta velocità) Torino Lione: 4 ore in meno anche per la Milano Parigi. Passaggio di merci e passeggeri dall'Occidente europeo all'Est del mondo attraverso l'Italia. A Milano il crocicchio fra la Berlino Cape Town e la Lisbona Pechino.

Tav? Certo che sì! Un pensiero certamente progressista,ma “di destra”. E’ triste che prevalga il colore politico – nella migliore delle ipotesi il…credo – e non un giudizio di merito. Ma questa volta con Forza Italia e Lega marcia anche il PD di Renzi, sempre più sulla via di Damasco nel prendere le distanze dalla sclerosi ideologica marxista. Già, la teoria del bicchiere mezzo vuoto travestita di progressismo…

 In un momento in cui  qualcuno afferma in Tv (e lo lasciano parlare) che il futuro significherà risparmiare acqua e cibo, oltre che energia – ignorando i progressi esponenziali della tecnologia che, giornalmente, supera i confini di ciò che il giorno prima era ritenuto “possibile” in tutti i settori, può verificarsi – come in effetti avviene – che “alberghino i “no tav” e i “no tap“: sono i “no a tutto“, ma anche, spesso, al suo contrario: no al Ponte, ai termovalorizzatori, al rigassificatore, ai pozzi di petrolio ai trafori, ma persino alla geotermia e alle autostrade. Viaggeremo tutti a piedi come, per voto, fanno i santi come Biagio Conte?

“Operibus credite”, credete alle opere. Così recita una massima incisa sul lato della Cattedrale di Palermo prospiciente il corso Vittorio Emanuele.

Ma per capire la stupidità delle più frequenti argomentazioni basti pensare che Torino e Lione sono già altrettanto collegate con l’ Italia e la Francia e questa con la Mitteleuropa. Delle due è la Francia la meno interessata alla tratta. Eppure partecipa. Anche perché pensa all’est… Già, perché questa linea continua ad est, attraversando Milano, verso la parte del mondo in maggiore sviluppo da cui non sappiamo neppure quanto ancora ci attende. E gli italiani – che possono fornire letteralmente di tutto e necessitano sempre di materie prime  – sono fortemente interessati a questo sviluppo, come lo sono a quello dell’Africa. Ovvio o no? 

La talpa, in loco per realizzare il tratto in galleria.Il Frejus venne scavato a ...colpi di piccone dopo l'Unità.

Lavori di definizione: operai in galleria che unisce Italia e Francia è stata già scavata ed è stato consegnato anche il tratto di Avigliana con relativi ponti. Le opere pubbliche sono più opportune nei momenti di ristagno economico e crisi dei posti di lavoro.

La nuova galleria che unisce Italia e Francia passa sotto il Moncenisio sostituendo llo storico Frejus, ormai irrimediabilmente obsoleto anche se secondo i No Tav che"parlano" di gommato e navi...

Il nuovo traforo passa sotto il Moncenisio sostituendo lo storico Frejus, ormai irrimediabilmente obsoleto anche se secondo i No Tav che”parlano” di gommato e navi…

Non si accorgono quelli del”no” di fare il gioco di una morale parallela: la religione alla George Soros, che ha appena chiesto a Junker anche l’intervento della Troika in Italia: troppo libera dagli schemi, questa Italia sovranista e populista… Già: dove arriveranno – di questo passo – questi scavezzacolli? Non si accorgono Soros e Junker che hanno fatto diventare salviniani e 5 Stelle anche chi non lo era? Ma non se lo sognava nemmeno…

Non ci aspetta, dunque, povera razza umana,un futuro di nuovi miracoli, ma quello di un nuovo medioevo. Mangeremo le cicorielle di cui il Manzoni dice che …la fame aveva insegnato che anche gli uomini potevan vivere?

Ma Camillo Cavour a che cosa pensava, nell’anno in cui progettò quella Torino – Lione che funziona tutt’oggi? Forse il grande statista e uomo politico non guardava al futuro? Non aveva una visione più ampia, aperta a ciò che il futuro avrebbe riservato?  -Eppure neanche lui poteva immaginare quello che la tecnica avrebbe realizzato nei successivi 150 anni!

La talpa, in loco per realizzare il tratto in galleria.Il Frejus venne scavato a ...colpi di piccone dopo l'Unità.

La talpa, in loco per realizzare il tratto in galleria. Il Frejus venne scavato a …colpi di piccone dopo l’Unità.

E noi lo sappiamo? E’ veramente pensabile un mondo senza sviluppo? Al contrario, lo sviluppo e insito nell’economia e nella storia. Che cosa avverrà già in questo secolo? Lo possiamo appena immaginare, con la velocità di calcolo consentita dai computer, con l’apporto dell’elettronica a 60 gradi e del web? E’ come se il cervello umano avesse acquisito le dimensioni immaginate da quella della nostra anima o della nostra morale da Alexis Carrel. L’uomo non è più “il suo cervello” ma quel cervello più una miriade di mezzi che lo amplificano.

Coltiverà l’orticello sotto casa con gli ortaggi, la frutta, il latte quasi regalati nei mercati e negli hard discount? Con il grano – del pane quotidiano – a pochi centesimi al chilo? Oggi non si paga tanto  la merce (è sovrabbondante) ma il servizio, la distribuzione, la pubblicità,il tempo di stazionamento negli scaffali….

E l’energia? Ce ne vuole tanta, tantissima e il doppio di quanta ne abbiamo preventivato. Siamo alla vigilia dell’arrivo di fonti oggi sconosciute o solo progettate: nucleare per fusione in testa. Costi-benefici? Ma come si fa a calcolare i benefici? Già oggi si è notato che le autostrade non hanno esautorato né i treni, né le navi. E gli aerei non bastano di certo certo, né sono a adatti per sopperire a tutto il traffico. ovvio che il futuro farà uso contemporaneo di navi, treni, aerei e gommato…

I trasporti, infine, sono nevralgici per la buona salute del mondo moderno. Occorre trasportare sempre tonnellate dimeri per favorire gli scambi in un mondo che chiede di tutto e di più, che è abituato a consumare per necessità e per piacere, scegliendo su un’ampia gamma di prodotti, ma sopperendo anzitutto alle necessità giornaliere. E pienamente.

Oggi, 12 gennaio 2019, tutte le persone coscienti e consapevoli marcino idealmente con i”sì Tav” che portano avanti uno dei (pochi) progetti europei che hanno un valore sacrosanto. E’ il progetto TEN-T: Trans Eurpean Network Transport, di cui la Torino Lione è parte ineliminabile. E’ un tratto del Corridoio N.5 Lisbona-Kiev che poi continuerà fino a Pechino. Niente hai detto!  Come la Berlino Palermo è il Corridoio N.1 che poi continuerà fino a Cape Town (in Africa stanno lavorando)… Trattasi della messa in rette di tutti i servizi di cui i trasporti sono la voce principale. Nel suo insieme è la maggior opera di pace in programma nel mondo. E ci mancherebbe che gli stati europei, con la volontà e la necessità di tenersi più uniti, non la portassero avanti, come qualcuno pur dice mentendo.

L’esistenza del Corridoio 5 è salita agli “onori” (o disonori?) della cronaca in un secondo tempo. Inizialmente i no tav si chiedevano: “Ma che ci vanno a fare i torinesi a Lione e viceversa? Tutta ‘sta necessità?” Ricordiamocelo: roba da…

Scaramacai

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