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SPECIALE 69ma #BERLINALE #1 – 7/17 FEBBRAIO 2019: (DAY 1)

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(da Berlino Luigi Noera con la gentile collaborazione di Marina Pavido- Le foto sono pubblicate per gentile concessione della Berlinale)

Una favola mancata inaugura l’ultima edizione a guida Dieter Kosslick

Dopo il Red carpet affollatissimo per l’attesa della Presidente della Giuria Internazionale Giuliette Binoche, un emozionato come mai  Direttore artistico Dieter Kosslick ha presentato la sua ultima edizione con il film inaugurale The Kindness of Strangers della regista danese Lone Scherfig.

Per noi ha seguito la proiezione l’instancabile Marina Pavido che così descrive il film:

La vicenda prende il via con una disperata Clara (Zoe Kazan), la quale decide di scappare di casa insieme ai due figlioletti, per sfuggire al marito violento. Contemporaneamente vediamo la giovane Alice (Andrea Riseborough) lavorare sia come infermiera che come volontaria nel gruppi di sostegno, senza mai dedicare del tempo a sé stessa o alla sua vita privata. Marc (Tahar Rahim), dal canto suo, lavora come gestore nel ristorante russo Winter Palace. Anche la sua esistenza è alquanto solitaria, salvo per quanto riguarda la sua amicizia con John Peter (Jay Baruchel), un giovane e timido avvocato. Infine, Jeff è un giovane simpatico e imbranato che, proprio a causa della sua sbadataggine, ha perso vari lavori e non può più permettersi di pagare l’affitto. Le esistenze di tutti loro saranno, così, destinate a incrociarsi, per poi cambiare radicalmente.

Tanti drammi, dunque, per altrettanti (telefonati) lieti fine. Tutto troppo prevedibile? Può darsi. Ma, d’altronde, è anche vero che questo ultimo lavoro della Scherfig non vuole mai presentarsi diverso da com’è e, fin dall’inizio, il suo intento nel volerci regalare un lieto fine è più che mai chiaro. Tanto chiaro quanto leggermente naïf. Proprio come la giovane Clara, la quale, malgrado la drammatica situazione famigliare, cerca sempre di tenere alto il morale dei suoi figli facendo loro credere di essere in vacanza.

Marchio di fabbrica della regista danese è un costante uso di camera a spalla (con frequenti primi e primissimi piani dei personaggi e inquadrature che sembrano sbirciare gli stessi da dietro mura, tende o porte). Ciò che,tuttavia, salta subito all’attenzione è il commento musicale, sempre presente – e a tratti anche piuttosto invadente – che, seppur perfettamente in linea con ciò che la regista ha voluto mettere in scena, altro non fa che rendere il tutto eccessivamente manierista.

Detto questo questo The Kindness of Strangers, di fatto, sa bene intrattenere lo spettatore. D’altronde, una regista come Lone Scherfig sa il fatto suo. E molto probabilmente sa anche perfettamente come un gustoso melodramma che tanto sta a ricordare una favola natalizia come il presente può funzionare (quasi) sempre.

Da domani il programma prende il via per dieci intensi giorni dei quali vi terremo informati.

L’avvio non è proprio esaltante ma domani avremo di che parlare per il film di Ozon.

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