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E’ da idioti rinunziare alla Torino Lione

Containers sugli enormi piazzali di un moderno porto. Attendono d'essere caricati. Ovvio che il "gommato" non riuscirebbe a smaltirli, né sarebbe opportuno, né salubre. Come, dunque, trasportarli giornalmente via terra?

Tav, sì, no, ni, so… Non è difficile capire che, se – in ogni modo – si vuol “fare” l’Europa e, dopo di questa – mutuando D’Azeglio – fare gli europei, ogni via di comunicazione che faciliti gli spostamenti sarà utile, sarà un vantaggio. Seppure i costi fossero certi, come valutare quelli che chiamano benefici? Si pose il problema di “tutti i benefici” Camillo Cavour quando decise la costruzione della linea del Frejus? Era allora un’opera immane, a colpi di piccone dorso di mulo! Ma Cavour era uomo di stato: privo di interessi personali, ricco di lungimiranza.Dove son finiti gli statisti d’una volta? I Talleyrand, i Metternich? Occorre, comunque essere uomini, magari soltanto veri uomini, veri perché “normali”, anche senza la u maiuscola… 

Qui ci troviamo di fronte ad ometti, convinti di un futuro fatto di “orticelli di guerra” sotto casa, un mondo futuro che non verrà mai, perché è inconcepibile, dato il progresso tecnologico esponenziale in corso. Significativa l’espressione “…i 5Stelle manterranno la coerenza con la loro linea “. Pura ideologia. Ma basata su quale certezza? Stanno facendo rimpiangere il PD…

“Che bisogno ci sarà, nel corso della imminente decrescita felice, di correre da un capo all’altro da sud a nord e da est a ovest?” Già, perché di questo programma la Tav Torino – Lione è un segmento, un tratto breve, ma importante, che valica le Alpi, storico confine naturale e ostacolo al mutamento dei tempi scattato in modo sorprendente con l’avvento dei motori e con la industrializzazione.

Oggi la “civiltà valligiana” ha ceduto il posto, con il progresso, ad una realtà internazionalizzata, che viene ancor prima della globalizzazione. Non dimentichiamo che, fino ai nostri nonni o bisnonni, appena due o tre generazioni fa, si nasceva e si moriva dopo aver vissuto nella stessa”valle”. Nel frattempo, i più arditi hanno occupato territori e continenti, percorrendoli regolarmente in lungo e in largo. O no? Miriadi di tonnellate di merci – a parte i passeggeri – si muovono da un capo all’altro del pianeta con il sistema dei trasporti intermodali, i container, i pallets (pallettizzazione che uniforma il 90% delle merci trasportate).

Il pallet è l'unità di carico ideale per stivare ogni merce di piccolo taglio dentro un container. Così i trasporti intermodali (Mare, treno, gommato) risolvono l'articolato problema dei trasporti con il sistema della intermodalità.

Il pallet è l’unità di carico ideale per stivare ogni merce di piccolo taglio dentro un container. Così i trasporti intermodali (Mare, treno, gommato) risolvono l’articolato problema dei trasporti con il sistema della intermodalità. L’UE sta mettendo “in rete” i trasporti con il programma TEN-t  (Trans Europe network transport) che prevede una serie di corridoi viari verticali e orizzontali di cui fa parte il segmento Torino Lione. Il Corridoio Uno è il Berlino-Palermo.

Oggi il container parla dall’interno con il computer del porto,comunicando quale sia il contenuto e quale sia la destinazione. In migliaia alla settimana, a volte al giorno, passano da nave a treno e poi al gommato (ultimo tratto – di solito solo cittadino – perché indispensabile). Il treno, quindi, a dispetto delle campagne denigratorie di chi parla di aerei (dalle piccole pance), sono universalmente ritenuti indispensabili. E chi non li ha, si attrezza (America, Asia).

Qual’è l’interesse dell’Italia e degli italiani, se non  viaggiare con merci e passeggeri facendo arco al Mediterraneo, dall’Algarve si Balcani, per poi “spiccare il volo” verso mete ancora più orientali? Si tenga conto che il paese con il maggior reddito pro capite al mondo (statistica del pollo) è oggi il Kazakistan

Se la Torino Lione non sarà fatta, la stessa linea transiterà da ovest ad est dalla Svizzera o della Baviera. Queste sì che hanno interesse al prevalere ideologico dei 5Stelle! Poi disputeranno fra loro la possibilità di realizzare ciò che “quegli idioti degli italiani” hanno rifiutato…

Si tenga conto che Trump sta cerando di fare baluardo alla “via della seta” diffidando Italia e Cina a non “fare comunella”. Rea nell’aria: doveva avvenire. Trump cerca di combattere disperatamente la sua battaglia. Ha,però, storicamente, partita persa. L’avrà subito se gli europei,italiani intesta, non saranno miopi! Far l’occhiolino (come minimo) alla Cina e rinunziare alla Torino – Lione? Assurdo! E’ stato detto: “sarebbero i cinesi i primi ad imporcela assieme al ponte sullo stretto”. Ambedue le opere fanno parte di quella che è riduttivo chiamare  “la via della seta“. Si tratta della via delle indie, la ex via delle spezie, percorsa nei due sensi da merci, ricchezza, essere umani, lungo le rotte delle antiche carovaniere…

La classe politica se ne accorge da un paio d’anni, ma Palermoparla lo rileva dal 2000 circa sulla scia dei primi columnist illuminati. Dove attinge conoscenza e cultura la “gente di strada”? Crede veramente in un mondo che punta i piedi e in una storia che procede al contrario, contro il progresso e il miglioramento delle condizioni di vita? Elementi che hanno caratterizzato lo scorrere di migliaia di anni, ricevendo un sorprendete recente impulso?

Il pilone di un ponte già costruito per giungere al fatidico "traforo",oggi agevole grazie alla "talpa meccanica".

Il pilone di un ponte già costruito per giungere al fatidico “traforo”, oggi realizzato con la “talpa meccanica”. Interrompere l’opera è pura follia…

Già, perché l’Italia, civile, attrezzata e proiettata nel Mediterraneo, è un “mega porto” di arrivo, ideale per le rotte delle antiche “carovaniere”, le cui rotte rinascono da est ed anche da sud per rilanciare il (vecchio?) Mediterraneo e si presentano dal mare con il gigantismo navale. Ma anche da terra le merci viaggiano per migliaia di chilometri.

Dai porti bisogna – dunque – correre lungo la terraferma, dove il mare non arriva o dove non conviene viaggiare lenti su mari ristretti e troppo battuti (Ligure, Adriatico) oltre che inquinati dalle stesse navi… Occorre essere “più veloci della luce”, se possibile, prima che le merci continuino ad essere scaricate, in modo antieconomico, mentre aumentano le tonnellate, a Rotterdam, Amsterdam e a Francoforte… 

Non dimentichiamo che, fino ai nostri nonni o bisnonni, appena due o tre generazioni or sono, s nasceva, si viveva e si moriva nella stessa “valle”. Da allora uomini arditi hanno battuto i continenti, i territori, finendo per percorrerli regolarmente in lungo e in largo, senza bisogno di essere degli esploratori…

Strade intasate nei giorni di traffico, ovviabile col potenziamento delle ferrovie e l'alta velocità.

Rotabili intasate: code ai caselli nei giorni e momenti di traffico, problema da ridurre col potenziamento delle ferrovie e l’alta velocità.

Chi non crede nei Treni ad alta velocità e relative linee è poco informato, per non dire ignorante, poco lungimirante per non dire stupido, poco coraggioso per non dire vigliacco. Certamente è un ipocondriaco convinto di un probabile (?) rallentamento del progresso. Il futuro non riserverà a figli e nipoti nulla di tutto questo.

Il progresso potrà cambiar mira, indirizzo, finalità, ma sarà intenso,sorprendente ed esponenziale più di quanto non lo sia stato negli ultimi due secoli. Sarà uno spettacolo… Motivo? Gode già di tutti gli spunti e i fermenti in corso, acquisiti, scontati: le conquiste già all’attivo sono punti di partenza avanzatissimi per intraprendere e percorrere nuove strade infinite…

Germano Scargiali

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Nota. I porti ‘Core’ della Sicilia, ‘gratificati’ con tale titolo dall’UE, sono Palermo ed Augusta. Potrebbero essere due terminali europei, cui si potrebbe aggiungere un terzo nuovo porto, lontano, come è Augusta, da aree troppo antropizzate. Lo stesso non dicasi di Palermo, che resta importante come porto turistico – passeggeri e per il suo Cantiere navale, specializzato anche in riparazioni, modifiche e grandi piattaforme. Augusta potrebbe essere un porto container ai massimi livelli europei.

Nota 2. Anche molti deisì tav” sono poco informati sulla consistenza e la realtà dei trasporti moderni. Non sanno rispondere adeguatamente alle fandonie dei no Tav… 

I trasporti oggi sono “tutto” come supporto allo sviluppo, alla crescita ed al benessere. Se lo sono già adesso, in modo crescente lo saranno in futuro. I trasporti sono anche fonte di lavoro e di reddito fra i più pregiati. Importante è lo spostarsi – oltre che dei prodotti finiti –  dei “semilavorati” che servono a produrre il bene finale. I semilavorati, ormai, viaggiano attraverso il mare e il territorio ed è importante che giungano presto, con certezza e senza danni.

E’ in gran parte tramontata l’idea che qualcuno produca “tutti i cereali”, altri producano frutta, altri ancora vino od ortaggi, altri – infine – macchine e manufatti. Gli scambi, però, sono importanti e febbrili. Assieme alle merci, a dispetto del web,si spostano gli uomini d’affari, per concludere le principali transazioni. Molte “ditte” diventano multinazionali e i vari settori dialogano intensamente, si spostano con il personale, inviano nei due sensi semilavorati e prodotti finiti sui rispettivi mercati…

(G.Scargiali)

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