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Notre Dame in fiamme ammonisce l’Europa

Parigi colpita al cuore: Notre Dame brucia...

Notre Dame de Paris, il simbolo cristiano della Ville Lumiere, brucia.  Va in fiamme la grande signora dei parigini, uno degli storici monumenti della cristianità in Europa, del fervente cattolicesimo dei parigini e del loro amore per la Madonna.

Scultura in marmo della Madonna in Notre Dame.

Scultura in marmo della Madonna in Notre Dame identificata nella tradizione come Nostra Signora di Parigi (XIV secolo): Notre Dame de Paris. L’illuminazione da posizione invisibile simula che la luce provenga dalle famose vetrate gotiche della cui colorazione s’ignora la tecnica.

“Il est midi, je voi l’eglise overte, il faut entrer. Mere de Jesus Christ je ne vien pas prier – Je n’ai rien à offrir et rien à demander. –  Je vien seulement, Mere, pur vous regarder”, sono le parole di Paul Claudel nella celebre composizione poetica La Vierge a midy: Claudel, davanti alla chiesa aperta, sente il bisogno non di pregare la Vergine ma gli basta guardarla. Chi sa se questo sentimento lo abbia provato proprio davanti a Notre Dame…

E la Madonna viene venerata anche nel mondo musulmano. Ciò, alla vigilia di Pasqua, sottolinea come si tratti di un atto assolutamente ignobile. Senza attenuanti. Sempre che sotto ci sia L’Isis o qualcosa del genere.

In pratica la cattedrale parigina ha visto cambiare il mondo, mentre schiere di cristiani pregavano fra altari e navate, dove figura anche la meravigliosa pala di Guido Reni, nello stile gotico del suo complesso e con le varianti barocche aggiunte all’interno. Siamo in uno dei maggiori templi della cristianità. In una città simbolo del progresso umano, un simbolo – anch’essa – della fede cristiana.

Questi grandi templi testimoni della continuità della fede, ma anche la rappresentazione del lavoro e dell’ispirazione dei grandi artisti ed architetti che hanno inteso magnificarla con la loro opera.

Entrando nelle chiese storiche vien da pensare alla profonda ispirazione di quegli artisti. La fede cristiana è presente con estrema frequenza nell’arte e non solo perché la committenza era ecclesiastica. Spesso era nobiliare, ma la partecipazione dell’artista è fuor di discussione. In ogni caso da duemila anni l’ispirazione cristiana è autentica e sostanziale per l’arte e all’architettura che – come abbiamo scritto di recente – rappresentano anche il sofferto oscillare dell’anima dei tempi che cambiano…

La famosa facciata di Notre Dame, com'era. Meta di fedeli e di turisti.

La famosa facciata di Notre Dame. Meta di fedeli e di turisti. Fu costruita a fine Medio Evo e testimonia le capacità costruttive della troppo deprecata “età di mezzo”.  Non è stata molto danneggiata da quest’incendio…

E’ in un momento come questo che rifulge l’importanza di un tempio al Signore come Notre Dame. La cattedrale parigina ricorre nella letteratura – romanzi e componimenti poetici – ma anche nelle rappresentazioni pittoriche e fotografiche di Parigi da quasi un millennio: il più importante della storia.

L’incendio doloso di Notre Dame è un delitto di una gravità inaudita. Esso parla della rozzezza di chi l’ha commesso. Ma anche della stupidità. Crediamo poco agli incendi casuali e resta il fatto che, fra i fondamentalisti, qualcuno ha festeggiato…

Carracci Ludovico da Siena salva la Città di Carpi

Carracci : Ludovico da Siena salva la Città di Carpi

La matrice sembrerebbe, del resto, la medesima di quella che spingeva i fondamentalisti ad abbattere i templi delle antiche civiltà, tutti – come Notre Dame – patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. Bruciano a Parigi le pagine di Victor Hugo, del suo “Notre Dame de Paris” ed anche le note e i versi di una canzone di Edit Piaf…

In più l’incendio di Notre Dame è una ennesima offesa al cristianesimo cattolico, la religione per eccellenza del mondo, quella secondo la cui tradizione si contano gli anni del calendario… Quella – anche – contro la quale si scagliano in prevalenza le invettive degli atei, degli iconoclasti, degli apostati…

Infine – dal punto di vista politico – è un’aggressione alla Francia, ma anche a tutta l’Europa. E’ stata subito paragonata (e lo ha fatto Trump) all’attacco alle torri gemelle. Date le forme moderne che assume la guerra, si dovrebbe iniziare a pensare alla presenza di uno “stato di guerra“.

Non si accusi chi la pensa così di essere guerrafondaio e sovranista. Qui si tratta, come in altri casi, di intraprendere un’altrettanto moderna guerra difensiva. Per l’esattezza, più moderna, più avanzata e più civile. Ma che sia consapevole e, pur dando la precedenza alla diplomazia ove possibile, sia ovviamente vittoriosa: si occupi della difesa del grande patrimonio che l’Europa detiene in fatto di storia, civiltà, cultura, tradizioni e – appunto – religione.

Che questi nemici comuni uniscano intorno a una bandiera – che finora si vede poco e niente – i popoli del continente più piccolo, ma anche più progredito del mondo!

Germano Scargiali

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Aggiornamento

E nel mondo musulmano c’è chi festeggia, mentre qualcuno ricorda – per converso –  che anche la Rivoluzione francese (momenti di degenerazione) aveva pensato a distruggere la chiesa…

Festeggiare pubblicamente, però, è troppo. Chi scrive queste righe, già in tempi non sospetti e anche ad esso viene criticato per l’amicizia dimostrata nei confronti degli islamici: uno ad uno e nel loro insieme… Ma il troppo è troppo.

La mano incendiaria non è mai eroica. Non ci vuol molto ad appiccare un fuoco e chi lo ha fatto nel tempo è stato solo e sempre esecrato.

Frattanto si sa che la struttura è salva (mezzi moderni) mentre si sa anche che ritardi ed errori si siano comunque verificati nello spegnimento Si sa, infine, come il governo di Macron – che ne esce malissimo – avesse lesinato sull’ammodernamento degli impianti di sicurezza. Altri affermano che Macron ne goda sul piano elettorale. Mah!

Ci vorranno comunque almeno dieci anni perché una persona possa entrare nuovamente in Notre Dame. Anche se la promessa del premier è di 5 anni…

Emmanuel Macron dichiara subito, infatti, come il Nerone di Petrolini davanti all’incendio di Roma: “la rifaremo più bella e più grande che pria…” Sarà…

Un “sapiente” giornalista italiano ribatte e fa del sarcasmo (immancabile) su Trump che si dispiace che i francesi non dispongano a sufficienza dei Canadair: “…evidentemente – afferma – Trump non sa che i Candair scaraventano tonnellate di acqua  a cento Km l’ora. Se voleva distruggere Notre Dame…”.

Peccato che sia lui a non sapere come arrivi a terra acqua quasi polverizzata e che non sia stato mai sotto la”pioggia” dei Canadair…

In queste occasioni, del resto, ciascuno spara la sua “m.ta” e, forse, è il momento di distinguere da che parte stia un minimo di cultura e ragione…

Aggiornamento 2

Se Macron promette che farà Notre Dame più bella di prima,Vittorio Sgarbi è d’accordo. Non sono state danneggiate né la facciate né la complessiva struttura dell’edificio. I tesori d’arte sono stati tirati fuori e salvati tutti tempestivamente: “nessuna vittima”. espressione,  per fortuna, riguarda anche le persone.

Secondo Sgarbi, inoltre, i tesori non erano così “tanti e inestimabili” come si è detto. Non siamo d’accordo con lui e ci meravigliamo di questa sua affermazione…

Sembra anche l’incendio non sia doloso ma un semplice infortunio, favorito forse dal cantiere aperto. La verità, più che mai, la sa – però – il cielo…

 

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