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Dalle certezze di Greta alla ritrattazione di Dyson, Hansen e McKitick

Coltivazione di pomodorini in Sicilia. I veri problemi oggi sono l'abbondanza e persino la troppa salute. Il vero scandalo è che tutto ciò non giunga a tutti nel mondo evoluto e, soprattutto, nel terzo mondo. Dove ciò che manca manca è unicamente la tecnologia. La cordata di "coloro che vi hanno interesse" parla di carenze e pericoli in un modo certamente fuorviante: sono espedienti per speculare ed anche allontanare l'attenzione dai "fatti veri e vicini", indagandoli e risolvendoli. Fra le tante menzogne, la carenza di acqua e di risorse naturali nel mondo, ma soprattutto in Africa e nelle ex colonie, abbandonate al sottosviluppo... Ma le responsabilità sono dei governi, non certo dei cittadini nel complesso a tantomeno degli individui... Troppo facile è disintegrare le colpe distribuendole ad una ipotetica "popolazione" perversa. Ma ...in tanti ci provano. E tanti "ci cascano".

La piccola Greta ripropone, con le sue sicurezze, il problema mai sopito del riscaldamento globale.

Tutto vero? La campagna mediatica in proposito è quasi “ossessionante”, almeno quanto la certezza che l’attuale – supposto –  aumento della temperatura e le variazioni del clima siano dovute all’azione umana: Già: l’umanità, unica forza “cattiva” del creato!

Ma, forse, non ne fa – anch’essa – parte? E perché la natura o Dio avrebbero compiuto quel plafond della creazione di attribuire alla razza umana la conoscenza, l’intelligenza e la ragione, se questa – poi – avrebbe solo potuto o rischiato di danneggiare il tutto?

Certo, il grande Platone e il piccolo Rousseau gongolano – se ci stanno guardando – di questa visione, ovviamente strana. Per Platone la perfezione era a portata di mano e solo la stupidità dell’uomo gli impediva di “acchiapparla”. Per Rousseau lo stato naturale era il migliore, guastato da tutta quella che noi chiameremmo – secondo lui erroneamente – ‘la civiltà’.

Lo stesso fatto che esista una campagna mediatica “a tappeto” a favore del surriscaldamento dovrebbe metterci in guardia. Così come quella a favore delle rinnovabili “da sole e vento”. Perché la voce dei media si uniforma da anni alla grande stampa americana che è in mano al potere finanziario, quello che tiene più al “controllo” che non allo sviluppo del mondo.

Dunque, la voce mediatica del cosiddetto”giornale unico“, come lo chiama M. Travaglio, sarebbe divenuta improvvisamente sana e paladina dell’umanità, come dovrebbe essere e alcuni giornalisti – certamente – sono? Sarebbe un miracolo

Né chi schiera spontaneamente con tali campagne si insospettisce delle continue incriminazioni a proposito delle pale eoliche: il business è da grandi numeri come ama la malavita organizzata… Né si fa il il conto delle controindicazioni. Ad esempio dei danni al paesaggio, ma soprattutto del problema della “dismissione” dell’esistente e dello smaltimento delle apparecchiature, una volta esaurite o obsolete.

Nessuno vede che i megawatt delle rinnovabili hanno uno zero in meno rispetto a quelli delle più piccole termiche.

Diciamo questo perché nella cordata di chi ha interesse (ed è business) un parte importante è svolta da chi sostiene le rinnovabili “sole-aria”. Una campagna viene fatta di recente anche contro l’energia geotermica. Il motivo è che – come grazie all’Etna in Sicilia – essa risolverebbe il problema. Così come quello dei rifiuti urbani ed industriali si risolve con i termovalorizzatori. Ma ciò, eliminando il problema,farebbe a pezzi anche gli interessi in gioco.

Tutto ciò ancor prima dei 50 anni al massimo da attenere perché la”non inquinante” fusione nucleare annienti il problema dell’energia e, con esso, tutti gli altri!  A questo punto sì che l’umanità sarebbe platonicamente balorda a non fruirne!

Ma certo l’idea di Platone (da qui il suo fascino) aveva comunque “un piede”: almeno una parte dell’umanità è stupida se oggi, ad un passo dall’avere nel cortile la gallina dalle uova d’oro,accetta che si semini il pessimismo e lo sconforto…

Come si vede, basta addentrarsi un po’ nel “vero” problema e, comunque, le contraddizioni fioccano…

C’è chi dice che contro i 500 scienziati di Kioto, 5000 la pensino al contrario. Sono presenti scienziati che sostengono che la temperatura non sia aumentata negli ultimi anni, ma addirittura diminuita

Invano c’è oggi chi pubblica ovunque diagrammi del passato e dei mutamenti climatici avvenuti anche in tempi recenti (piccole glaciazioni,piccole tropicalizzazioni).

Proprio in questo momento, il solito “esperto” – che ben conosciamo e che ‘ci campa’ da anni ormai –  sta affermando in televisione che “…ormai nessuno scienziato dubita” che sia in atto un aumento della temperatura: E non è vero: Antonino Zichichi non è un caso unico. Ma a lui e agli altri viene tappata la bocca. Anche su Google, dove non si trovano quasi più i pareri per decenni un tempo da parte dei cosiddetti (con spregio) negazionisti.

Ma, anche se fosse vero, occorrerebbe dimostrare che sono le cosiddette “emissioni” le responsabili di tutto. Anche perché la scienza ci dice che è il riscaldamento a produrre l’aumento di CO2 e non il contrario. Sarebbe, affermano alcuni scienziati come dire che l’effetto venga prima della causa.

Faccia ciascuno le proprie ricerche. Ma ogni giorno che passa è sempre più difficile. Solo che la tesi delle “emissioni” responsabili del tutto viene sostenuta non scientificamente,ma con sarcasmo, acrimonia, atteggiamento apodittico. Ed anche questo deve farci mettere in guardia…

Quando era possibile leggere il pensiero di Antonio Zichichi e non una serie di insulti contro di lui, si sarebbe letto che non esiste una sola prova scientifica che il riscaldamento sia in atto, non esiste una sola prova scientifica che le emissioni possano mai essere sufficienti a causarlo, non esiste una sola prova scientifica che, diminuendole (se fosse realmente possibile a livello globale), si innescherebbe un processo contrario a quello che “si suppone” sia in corso.

E Zichichi è stato ad un passo dal Nobel, che gli è stato sottratto per (molto) probabili motivi politici. Il premio istituito dall’inventore della dinamite, del resto, non sempre è stato assegnato in modo lineare e comprensibile…

Cinque milioni di anni fa, la temperatura media era di circa 5 gradi più alta di oggi, durante l’ultima era glaciale, era invece 5 gradi più fredda. La causa di queste naturali fluttuazioni climatiche è attribuita soprattutto all’attività solare o addirittura le eruzioni vulcaniche. Questo, almeno, è scientificamente certo!

Quanto a Greta, si vede che ha genitori finanziatori-organizzatori,un regista, un ufficio comunicazione. Con il suo aspetto strano dovuto al male che, purtroppo, la affligge, questa strana ragazza svolge, con una gran vis comica, il suo ruolo da oracolo. Ricorda molto le bambine che dicono di aver visto la Madonna come quelle di Fatima e di Lourdes. Però, non è vero.

G. Scargiali

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Ora il discorso si fa concreto.

Dr Ross McKitick

James Hansen unol dei padri del riscaldamento globale è stato fra i primi a ritrattare. Un pentimento

James Hansen uno dei padri del riscaldamento globale è stato fra i primi a ritrattare. Un pentimento più deciso di quello del Dr Spocke sull’educazione ‘alla Rousseau’.  Simile storia per  Dr Ross McKritick (in alto) che ha svelato l’invenzione di Al Gore che è all’origine di tutto…

Ecco evoluzioni e ritrattazioni sul tema, di cui Tv e carta stampata non parlano…

Qualcosa su google ancora si trova. Ma per quanto tempo? Sparirà tutto ciò come il resto?

Senza risalire alle ere geologiche e relativi periodi, ai tempi dell’Impero romano , sia nel Medioevo le temperature medie sono state leggermente più alte che in altri periodi, permettendo la colonizzazione della Groellandia (in danese Terravede) e la coltivazione estesa di viti nell’Europa del Nord. Entrambi questi periodi sono stati seguiti da periodi di raffreddamento climatico: a Londra, sul Tamigi l’acqua gelava tanto da permetterne il passaggio a cavallo e lo svolgimento di mercati natalizi sulla sua superficie ghiacciata. In tale ottica si colloca la cosiddetta controversia dell’hockey stick in merito alla comparazione tra il riscaldamento attuale e l’ optimum climatico medievale.

Tutte queste tesi sono state raccolte in un documentario della CBC. Il matematico e fisico teorico Freeman Dyson, hanno scritto Michaels e Maue nel Wall Street Journal, che fin dagli anno 70 teorizzava la necessità di attuare il sequestro del carbonio piantando nuovi alberi in grandissime aree, nel 2007 ha invece rivalutato la questione del riscaldamento globale affermando che «…l’allarmismo sul riscaldamento globale è fortemente esagerato» dopo aver calcolato che «…il problema dell’anidride carbonica nell’atmosfera è un problema di gestione del terreno, non un problema meteorologico».

Ciò che è cronaca è cronaca.

Secondo lo scienziato gli errori commessi sarebbero legati al fatto che nessun modello matematico atmosferico o oceanico è in grado di predire il modo in cui dovrebbe essere gestita la Terra. Infine sottolinea che dovrebbero avere maggiore priorità altri problemi globali.

In particolare alcuni scienziati sostengono che il sistema Terra avrebbe in sé sufficienti elementi stabilizzatori che tendono a reagire alle variazioni di temperatura in modo da mantenere quest’ultima costante già nel medio termine. Un caso di questo genere è quello dell'”Ipotesi Iris”, di Richard Lindzen, del Massachusetts Istitute of  Technology, la quale propone che mentre l’atmosfera tropicale si riscalda, i cirri nuvolosi diminuiscono, consentendo al calore della radiazione infrarossa di uscire dall’atmosfera verso lo spazio.

Lo stesso Lindzen tratta criticamente punto per punto i dati e le teorie sulle origini e conseguenze del fenomeno del riscaldamento globale di origine antropica.

Ma il titolo di “padre della teoria del surriscaldamento” è “diviso” ad altri scienziati che …hanno ritrattato.

Fra questi James Hansen e Ross McKitick. Ne nasce una sorta di denuncia – confessione: La vexata quaestio del clima sarebbe nata per accostare la campagna elettorale americana di Al Gore!

Al Gore ha preso i “dati della previsione più drastica”, presentandolicome futuro “riscaldamento globale” ora è multi-milionario.

Al Gore ha preso i “dati delle previsioni più drastici”, presentandoli in campagna elettorale come futuro “riscaldamento globale”. Non è diventato presidente, ma ora è multi-milionario. Da lì l’attuale diaspora sul tempo sostenuta (anche rozzamente) da coloro che vi hanno interesse…

Da lì si sarebbe inanellata la “catena di tutti coloro che vi hanno interesse“, un fenomeno oggi ben frequente…

La terribile previsione climatica che è stata presa dal modello dei dati di Hansen “sovrastima significativamente il riscaldamento” osservato nel mondo reale dagli anni ’80, secondo la nuova analisi.

Il Dr Ross McKitrick, noto come “padre del riscaldamento globale”, afferma che i dati del mondo reale non mostrano alcun riscaldamento globale.

Dai rapporti del Western Journal: l’economista Ross McKitrick e lo scienziato climatico John Christy hanno rilevato che le tendenze del riscaldamento osservate corrispondono all’estremità inferiore di ciò che Hansen ha fornito al Congresso durante un’audizione sul riscaldamento globale organizzata dall’allora deputato Al Gore.

“I modellisti del clima – hanno scritto i due  – obietteranno che questa spiegazione non si adatti alle teorie sui cambiamenti climatici. Ma quelle erano le teorie usate da Hansen e non si adattano ai dati.

“La linea di fondo è che la scienza del clima, come codificata nei modelli, è lungi dall’essere risolta.”

Patrick Michaels e Ryan Maue, scienziati del Cato Institute, hanno scritto: “…le temperature della superficie si stanno comportando come se avessimo superato 18 anni fa le emissioni di anidride carbonica responsabili dell’effetto serra potenziato”. …Ma non l’abbiamo fatto – come hanno scritto anche Michaels e Maue sul Wall Street Journal – e non è solo Hansen in errore”.

La regola è che i contenuti trasmessi dai media, che intervengono sugli scienziati del clima, avevano sempre sostenuto che le previsioni di Hansen – pubblicate nel 1988 – erano praticamente corrette. Erano le fondamenta di tutta l’articolata costruzione

Le terribili previsioni di Hansen per il riscaldamento globale,infatti, hanno compiuto 30 anni nel 2019 e avevano innescato una copertura mediatica fulminante a supporto della loro correttezza…

Il cosiddetto “padrino” del riscaldamento globale ha persino dichiarato all’Associated Press “Non voglio avere ragione in questo senso”.

Alcuni scienziati hanno spostato i paletti e hanno proposto “altri argomenti” che hanno un solo denominatore comune: nessuna base scientifica. Per essere ancora più chiari, tutto ciò che riguarda le variazioni climatiche “non è scienza”.

(Testi raccolti coordinati e commentati da Germano Scargiali)

Lettori: 801 in 19 ore (giorno di Pasqua 2019)

     ”            2293  al 26/04/2019

Precisazione

Ribadiamo ciò che abbiamo sempre detto: il surriscaldamento è una balla: si capisce anche da “come” e “da chi” viene sostento. Lo stesso vale per le fonti rinnovabili, che sono la garanzia perché si continui ad usare il petrolio e il gas. Le fonti “rinnovabili”, da sole e vento, per la loro precarietà non potranno mai essere definite Né risultare “sostitutive” delle fonti tradizionali.

…Si tratta delle più grandi truffe degli ultimi 100 anni.

Se si volesse veramente risolvere il problema dell’energia si farebbe largo all’idrogeno. Ma questa è una delle varie soluzioni che penalizzerebbero realmente il petrolio, che – con un’organizzazione di vendita già in atto – rende sia alla filiera dei petrolieri, sia ai governi (imposte). Allo stato attuale può dirsi che il mondo non ha solo bisogno del petrolio, ma”dipende” dal petrolio. E si vuole che ciò duri il più possibile nel tempo.

L’energia è tutto: si trasforma in cibo e acqua, oltre che in luce, calore e il suo contrario. Sempre più in autotrazione (treni, trasporto pubblico etc). Si può dire che di energia più ce n’è meglio è. No si individua un limite… Ogni obiezione( ce ne sono) è frutto di ignoranza, stupidità o mala fede.

La speranza è che quando si giungerà (si parla di soli 50 anni) alla fusione nucleare, priva di radiazioni ed emissioni, il mondo sarà così “serio e ragionevole” da non rinunciare a questa chance senza precedenti della storia.

(G.S.)

 

1 Comment on "Dalle certezze di Greta alla ritrattazione di Dyson, Hansen e McKitick"

  1. salvatore scargiali | 24 Aprile 2019 at 7:07 | Rispondi

    ok

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