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La tre giorni sul Mediterraneo e relativa “dieta” a Palermo

Il Teatro Santa Cecilia, quartier generale della manifestazione, si è ben prestato allo scopo.

Per tre giorni a Palermo si è parlato di Mediterraneo, della sua salute, ma soprattutto delle sue prospettive a medio e lungo termine. Il tema, oggetto già di tante parole e – certamente – di tantissimi fatti, è più nevralgico che mai da quando l’ampliamento – con il raddoppio del canale di Suez – ha aperto le porte alle grandi navi, alle vie dell’Oriente e si è parlato in termini concreti del ripristino della via della seta, mentre per terra si cerca di rivitalizzare in modo moderno i percorsi delle antiche carovaniere, non esclusi quelli dell’Africa…

Il messaggio di questo evento palermitano sarà trasmesso a Marsiglia dove, il 24 giugno, si terrà il Vertice dei Capi di Stato Europei (vedi in fondo all’articolo).

Per quanto si sia posto l’accento sui concetti di crescita compatibile, il tema degli scambi in termini di business è tornato spesso al centro: come non cercare, del resto, una conciliazione fra il dovuto rispetto della natura – vista anche la particolare realtà mediterranea – e le esigenze del mercato? Un risultato non facile, ma ritenuto, comunque, possibile…

Al centro dell’attenzione è stata la rivitalizzazione della Dieta mediterranea, il conseguente consumo del pesce come alimento ideale e la centralità della pesca nella doppia prospettiva della sostenibilità e del perfezionamento (tecniche, attrezzature…). Il che potrebbe riassumersi nella massima: “non tanto pescare meno, quanto pescare e consumare meglio”.

Mentre scriviamo è in corso la giornata conclusiva (17 maggio 2019) con gli ultimi di una lunga serie di interventi a livello internazionale, che si sono susseguiti – per lo più in lingua inglese – in 5 sedi diverse: il Regio Teatro di Santa Cecilia, la Sala Almeyda dell’archivio storico comunale, la galleria d’Arte Moderna-Sant’Anna, palazzo delle Aquile e palazzo Comitini.

Si è trattato della “Seconda Conferenza Mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea“. L’evento internazionale è stato patrocinato da numerose istituzioni, tra le quali la Regione Siciliana, i ministeri degli Affari Esteri e della Salute, il Comune di Palermo e da istituzioni internazionali come la Fao, il Ciheam e il Forum delle Culture del Mediterraneo.

Il tema annunciato della tre giorni è stato precisato più in dettaglio come “Strategie verso sistemi alimentari più sostenibili nella regione mediterranea. La Dieta Mediterranea come leva per colmare il consumo e la produzione di cibo in modo sostenibile e sano“.

Ricordiamo che qualche osservatore, negli anni recenti, ha individuato nel successo mondiale della dieta Mediterranea un  possibile segnale dell’inizio di un Neo rinascimento di questo piccolo mare chiuso che, in un passato non certo di breve durata, vide fiorire tanta civiltà sulle sue sponde dalle quali fu anche indicato come “mare oceano”. E dire che rappresenta circa l’1 per cento della superficie liquida della Terra. Assorbe,però, il 20% di tutti i traffici marittimi. Alla crescita contribuisce in modo decisivo l’incremento dei traffici intermodali: mare – treno – gommato. Un fenomeno di cui Palermoparla si occupa da tempo con impegno (vedi motore di ricerca). Oggi i trasporti, accanto al web, sono la colonna portante dello sviluppo. Possiamo dire che le colonne siano tre – numero anche fisicamente ideale –  se vi aggiungiamo la pace.

La Sicilia era rappresentata da numerose personalità, fra cui gli assessori Edy Bandiera (Agricoltura e Pesca), Sandro Pappalardo (Turismo) e da Dario Cartabellotta, dirigente generale all’Agricoltura con la sua grande esperienza anche in materia di pesca… A fare gli onori di casa l’On.le Giampiero Cannella – presente full time durante il convegno – che si è occupato anche della comunicazione. Interesse ha destato la partecipazione di Toti Amato, presidente dei medici siciliani e vicepresidente della Conferenza degli Ordini dei medici dell’Euro mediterraneo (Comem), che è intervenuto nel corso della seconda giornata. Ha presenziato, con la sua esperienza in fatto di sanità e cultura, il vicepresidente della Regione siciliana Roberto Lagalla. Per il settore medico ha partecipato con grande attenzione ai lavori anche la cardiochirurga Nicoletta Salviato, esperta di educazione alimentare ed appassionata del pianeta mare.

Non poteva mancare una rappresentanza del Blue sea land di Mazara del Vallo, manifestazione in cui si rincontreranno molti partecipanti a questo evento e la cui VIII edizione è in programma dal 17 al 20 ottobre 2019. In testa il presidente del Distretto Cosvap Nino Carlino e il Dott. Marco Leonardo Tumbiolo, figlio del compianto ideatore della manifestazione Giovanni Tumbiolo. Il tema dell’economia in blu (Blue economy) fra i tremi della “tre giorni” è da sempre al centro dell’evento mazarese…

Si sono avvicendati a parlare circa cento relatori stranieri riuniti da tutto il bacino del Mediterraneo e particolare attenzione è stata prestata a Marocco, Tunisia, Turchia, paesi frontalieri e vessilliferi di una realtà nevralgica e in crescita. Elenchiamo gli ospiti più importanti, tranne qualche involontaria omissione di cui ci scusiamo.

Mohammed Sadiki, presidente del Ciheam (International Center for the Advanced Mediterranean Agronomic Studies), Alessandra Pesce, sottosegretario all’Agricoltura, Nasser Kamel, segretario generale dell’Unione per il Mediterraneo, Arni M. Mathiesen, vice-direttore generale delegato alla Pesca, Lluis Serra Majem, presidente dell’IfMeD (International Foundation of Mediterranea Diet), Blanca Moreno-Dodson, manager del Centro per l’Integrazione mediterranea di Marsiglia, Nabil Al-Sharif, direttore esecutivo della Fondazione “Anna Lindh”, Pierre Duquesne, delegato per il Mediterraneo del ministero degli Affari Esteri francese ed Enrico Granara, ministro plenipotenziario per le attività euromediterranee del ministero degli Affari Esteri italiano.

In una delle sessioni previste hanno partecipato allo stesso tavolo israeliani e palestinesi con i professori Ziad Abdeen, dell’Università Al Quds di Gerusalemme ed Elliot Berry della Hebrew University di Gerusalemme.

Da questo evento di Palermo partono una serie di proposte progettuali In vista del Vertice dei Capi di Stato Europei che si terrà a Marsiglia il 24 giugno. Dopodiché saranno portate all’attenzione dell’UE le istanze del Mediterraneo per un ciclo pluriennale di previsti finanziamenti.

“Tali finanziamenti – ha precisato Enrico Granara, ministro plenipotenziario per le attività euromediterranee del ministero degli Affari Esteri – non varranno solo per l’immediato perché rientrano nella nuova visione dell’Europa comunitaria rivolta al Mediterraneo”.

Germano Scargiali

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