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La dura lettera della Signora Zamparini

Laura Giordani e Maurizio Zamparini una coppia innamorata ed esemplare.

La moglie di Maurizio  Zamparini non poteva tenerselo più dentro: dopo il ricorso e la class action arriva anche il suo sfogo su una persecuzione che è ormai evidente.

Mio marito, la città di Palermo e la sua gente non meritano tutto questo”:è il Corriere dello Sport a sintetizzare in un titolo il contenuto della dura lettera della Signora Laura Giordani Zamparini al presidente Figc Gabriele Gravina.

Nella sua rubrica Post è stata, infatti, pubblicata la lunga lettera a firma Laura Giordani Zamparini, moglie dell’ex patron rosanero, indirizzata al presidente Figc Gravina e per conoscenza al sindaco Orlando ed al presidente della Lega B Mauro Balata.

La signora Zamparini si rivolge direttamente al presidente Figc Gravina, sottolineando negli anni la correttezza sportiva del marito e i torti ingiustamente subiti fino al deferimento di questi mesi.

Questi i passaggi fondamentali:

“Egregio presidente …Vedo con profondo rammarico quello che la procura federale, che lei nella sua veste sovrintende, ha procurato nei confronti del Palermo calcio e della persona di mio marito con un deferimento ad arte …a tre giornate dal termine campionato che vedeva lottare il Palermo per la serie A ..È seguito un processo con un verdetto preconfezionato assurdo e illegale per reati che non ci sono. Le ricordo che il signor Zamparini ha combattuto per anni per garantire la giustizia sportiva e una giusta distribuzione delle risorse, combattimento che purtroppo ha perso.. Siamo accusati di riciclaggio e autoriciclaggio, accuse inventate e già smontate dai giudici di vario grado. La società ha subito una istanza di fallimento da parte della procura di Palermo, istanza rigettata nei fatti e documenti, comprese le fatture che la sua procura federale addebita come non regolari. …Oggi mio marito si trova in una situazione assurda, per fatti addebitati non dolosi di alcunché, agli arresti cautelari per reati da dimostrare, come stabilirà un giusto processo.

Riterremo lei e la FIGC responsabili per gli enormi danni procurati alla nostra famiglia, per il club e per tutta la città di Palermo. Siete anche responsabili poiché ogni atto societario passa giustamente al controllo dei vs organi federali e delle società di certificazione, che mai hanno alla presidenza segnalato alcunché di anomalo per la cessione del Marchio, permettendo così al CDA di approvare i bilanci controllati: mai vi è stato alcunché nascosto. La sua procura si è dimenticata nel deferimento che l’importo contestato quale plusvalenza fittizia, 20 milioni, è stato regolarmente saldato alla società Palermo calcio e il marchio riportato in sua proprietà.

Il Palermo ha sempre pagato tutto e tutti con regolarità: unico contenzioso con i procuratori dei giocatori nei confronti dei quali mio marito si è sempre sentito sotto ricatto. Ci sono stati due esposti da lui presentati alla procura di Palermo per estorsione contro due agenti stranieri per le cessioni di Pastore e Dybala: senza esito.

Mio marito per quanto donato con passione al calcio per oltre trenta anni, non merita questo vostro atteggiamento, come non lo merita la gente meravigliosa di Palermo… gente bella alla quale tanto abbiamo dato e che tanto ci ha dato.

Laura Giordani Zamparini

PS Un sentito ringraziamento a tutti gli ex colleghi presidenti di mio marito per il loro “Fair Play”.

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Sempre no al Palermo, sempre sì alla controparte o a chi l’accusa. Non può essere sfuggito a nessuno “l’andazzo” che ha caratterizzato l’epilogo di tutte le contese del Palermo di Zamparini – se ricordiamo bene nessuna esclusa – in tutti questi anni…

Non c’è che dire, una bella accoppiata, quella fra il Palermo – che non ricordiamo mai aiutato più di tanto dagli organi della Figc – e Maurizio Zamparini, già in polemica con l’establishment in genere e quello calcistico in particolare.

Zamparini e signora lodano i palermitani e non ne distinguono signorilmente quella parte che, contagiata dalla crisi di rigetto nazionale per il capitale e il profitto, gli hanno gettato la croce addosso anche in questa città, cui essi hanno tributato tante lodi, indicandola come “patria” d’adozione e difendendola da quelle accuse che da più lati le provengono…

Due cose sono certe: che Zamparini non fa parte di quei personaggi che cadono in piedi anche dopo i più grandi svarioni, che vengono scoperti con le mani nel sacco e ciò che subiscono è, semmai, un “promoveatur”.  Ne vediamo tanti, vicini e lontani, in Italia e all’estero… Chi sa guardare oltre le apparenze e leggere fra le righe – di più se lo conosce di persona – sa bene che Zamparini è un signore e ben poco lo sono i suoi “nemici”

(Germano Scargiali)

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