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Giallorossi al governo in Babilonia

Si prepara l'inciucio.

Che rischio voler sfidare la volontà popolare, cioè metterla in gioco, fare vera democrazia, in tempi in cui l’Italia è la repubblica dei golpe legalizzati e l’Europa è un paese dei campanelli in cui pochi rappresentanti delle oligarchie finanziarie decidono al posto di tutti, di un vacuo parlamento e di un consiglio pilotato!

Così capita che, dopo una giornata in cui si dava vincente il no (quasi al 70% contro poco più del 30%) viene comunicato alle ore 18 dalla “viva fonte” , con un’inspiegabile e inatteso ritardo, che ha stravinto il . Questo governo col Pd s’ha da fare, lo vuole il popolo, ogni altro calcolo è privo di senso. La matematica è un’opinione, quella della Casaleggio e associati, proprietaria del movimento 5Stelle…

Frattanto si era scatenata per tutto il giorno la polemica di Libero Quotidiano: questa votazione è una farsa… Lo pubblicano in tempo reale sui telefonini. Ma c’era stata anche la testimonianza in diretta della grillina espulsa che è riuscita a votare ugualmente. Poi, ecco il militante che si spende per il “no” in diretta a L’aria che tira, ma – vedi caso – il sistema si inceppa proprio nel momento in cui il voto doveva essere registrato, davanti agli occhi di un’attonita Myrta Merlino.

Trionfo finale: “siamo unici al mondo!” E chi ne dubitava?

Ma sì, tutto fatto, volemose bene...

Ma sì, tutto fatto, volemose bene…

Così va a farsi benedire – di fatto – il tentativo di democrazia della piattaforma maldestramente chiamata Rousseau. Non può non dedursi che si riferisca a J.J. Rousseau, l’illuminista francese che riteneva che lo stato naturale (dei primordi) rappresentasse la condizione ideale e che ciò che Foscolo definiva “nozze, tribunali ed are” avessero solo fatto danno alla natura ed alla stessa umanità. Contento lui, contenti loro…

Ci si chiede quale sia l’organo di controllo della correttezza di tutta l’operazione, di per sé strampalata, ancor più delle primarie “in tenda” del Pd. Ma anche fra i “grillini” il dissenso assume i toni dello sdegno. Un esempio fra tutti?

“L’accordo col Pd è un errore madornale”. Lo strilla Davide Barillari, consigliere grillino della Regione Lazio, che non intende fondersi con i pdini. E spera ancora in una “bella” marcia indietro, che uccida, già in nuce, questo governo giallorosso finora fantomatico. Meno di 24 ore fa c’è anche chi ha assistito ad una lite da taverna fra Conte e Di Maio. No, così non va, non è un buon modo per iniziare….

Ma questo Barillari non è il solo tra i “Carneadi” grillini a sperare che il nuovo governo imploda sul nascere: un gruppo di 5Stelle, soprattutto a livello regionale, infatti, mostra di non divertirsi più di tanto difronte alla scelta di Di Maio…

“Già l’accordo con la Lega – dicono – ci aveva messo di fronte a compromessi difficili da mandare giù. Con il Pd sarà ancora peggio”.

La paura maggiore è che a livello nazionale si ripeta ciò che è stato sperimentato proprio nel Lazio, dove un accordo col Pd si è abbinato ad un governatore senza maggioranza. E’avvenuto nel 2018 ed è stato un fallimento. Il Pd tradito tutte le promesse, portando avanti politiche opposte a quelle degli indignati grillini.

“Siamo in tanti – incalzava Barillari – che abbiamo aperto una riflessione e aspettiamo di vedere quale sarà l’esito della consultazione sulla Rousseau”.

Dopo, insomma, si deciderà …se restare o meno nel movimento. L’appello dei grillini in quota Barillari è stato per il no. In ogni caso, in base al risultato… “deciderò se tornare al mio vecchio lavoro”. Il consigliere pentastellato diventa, infine, impietoso augurandosi apertamente che …il movimento esca da quella “fase adolescenziale” in cui si trova.

Non c’è che dire, al momento la deriva è notevole. Di fronte ad un’Europa unita che nella sostanza non piace a nessuno (non c’è ormai chi non ne sia deluso), ecco un’Italia alla ricerca di un solo statista che non si vede all’orizzonte: in questa baraonda la speranza è che metta ordine da fuori un Trump o un Putin. Trump, ad esempio, pare abbia il tandem Pd – 5Stelle letteralmente “sulle balle”, per la eccessiva empatia dimostrata da ambedue le fazioni italiane per la Cina (Huawei). Andassero al governo una alla volta con altro partner transeat, ma in coppia sono per il Taicoon come il fumo negli occhi… E consideriamo che l’Italia è, fino ad oggi, un perfetto”yesman” nei confronti degli States…

Quanto alla coerenza dei grillini – De Babilonia civitate infernali – si pensi che sono andati prima al governo con l’estrema destra e adesso si tirano dentro tutto ciò che trovano a sinistra. Anche i Leu, come dire quelli che ancora piangono per la caduta del muro di Berlino. 

Per coprire le vergogne dei nostri politici, in questo istante, il meglio che si possa dire è: “so’ ragazzi!

Scaramacai

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