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Conte e i suoi racconti

A volte si guardavano già in cagnesco... Foto Fabio Cimaglia da LaPresse
11-06-2019 Roma
Politica
Palazzo Chigi. Conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri n. 61A volte si guardavano già in cagnesco... Foto Fabio Cimaglia da LaPresse 11-06-2019 Roma Politica Palazzo Chigi. Conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri n. 61

Giuseppe Conte dimostra di non essere quel signore che era sembrato agli italiani. Risponde all’opposizione – identificata nel “cattivo” Matteo Salvini con la stessa aggressività dell’opposizione. Conte non ha visto i filmati dei migliori personaggi della repubblica che, almeno formalmente, mantenevano il tono compassato di chi deve governare seriamente. Quello che si conviene ad un vero “capo politico”. Non vogliamo riferirci ai grandi De Nicola ed Einaudi. Erano, rispetto a quelli che seguirono, dei giganti che contribuirono a dare la stura al miracolo della ricostruzione. Dopo 10 anni, l’Italia accettò persino di organizzare l’Olimpiade di Roma, la “Grande Olimpiade”, prima edizione veramente moderna dei Giochi, fra quelli della nostra era: costruì il primo Villaggio olimpico, uno stadio di calcio ai vertici della monumentalità (allora) e della capienza, due palazzi dello sport, un altro stadio, il Flaminio e tanto altro ancora… Gli azzurri, selezionati da un popolo di spontanei agonisti, vinsero un mare di medaglie.  Prima ancora la lira – tanto avventatamente sostituita dopo anni dall’euro – era stata indicata come la moneta più stabile “del mondo”. Nel 1960, a Roma, vi giuro che la Guerra non era, quasi,neppure un ricordo… Poi, l’Italia “inventò” il boom che “contagiò” a tutto il mondo che allora contasse…

Oggi lo stesso Stato di allora ha tremato di fronte al ripetersi di quell’Olimpiade con vacui concetti pusillanimi: timori di chi oggi torna al governo. Un bel tandem, non c’è che dire. Portatore delle sole”idee” che ci affossano da 70 anni|! 

Vogliamo, invece, appena parlare dei “capi politici” che seguirono: Segni, Andreotti ed altri, come Forlani, che fu capo del governo. Parliamo di Nenni, La Malfa meritava la Presidenza e venne bloccato, invece, dagli anni degli attentati, che diedero la stura ad una visibile degenerazione: i presidenti dei colpi di stato, quelli che seguirono… Ma quei politici, per lo più, non erano così volgari, così stupidi fino ad essere “da cortile“, come questo capo del governo in incipit. Le aspre polemiche bisogna lasciarle all’opposizione. Chi governa deve mantenere la compostezza di chi si è assunto un’alta responsabilità, già col giuramento alla Patria.

Quando - fino a ieri - cantavano: "Matteo è un bravo ragazzo..."

Quando – fino a ieri – cantavano: “Matteo è un bravo ragazzo…

Non basta. Conte parla di rispetto della Costituzione, in un paese in cui il governo di turno  da qualche anno ha già “inventato” l’Imu, un’imposta stabile sul patrimonio in contrasto con 2 differenti articoli della Costituzione, fra cui l’art.1  (…contribuire secondo il proprio reddito). Quindi incostituzionale. E questo governo parla di “altre” possibili patrimoniali. Incostituzionali anch’esse. Perché risanare una Nazione equivale, secondo “loro”, a …far pagare le tasse, non a rivitalizzare l’economia. E’ questo, anche, il madornale errore dell’UE che impone, in tempi di recessione “il rigore“, anziché misure per la crescita. E quanto danno ha fatto l’Imu all’edilizia, colonna portante dell’industria nazionale: l’Italia è il paese delle piastrelle e della rubinetteria, un settore che, se perde il mercato nazionale, non può più affrontare con la tradizionale disinvoltura il prezioso mercato estero.

Un governo con gli ex comunisti è il peggiore che si possa pensare in questo momento. Essi conservano – sul delicato tema lavoro – l’idea che un occupato consumi un reddito e non produca ricchezza. Già: vagli a spiegare che in una realtà fisiologica un lavoratore o un impiegato all’opera producono più di quanto consumino…

Vecchi errori che rivedremo. Gli evasori sarebbero i titolari di piccole botteghe (gommisti, elettrauto) operai in proprio (fontanieri, elettricisti) e “beccare loro” sarà la fortuna del paese Italia. Poveri Cristi… Ma pensiamo a quanto sia difficile iniziare in Italia un’attività in proprio (auto occupazione) sia che si tratti di un artigiano, sia che si tratti di un libero professionista.

Lavorare in proprio è quasi vietato e, con lo scempio della tassazione anticipata, è matematico che chi inizi fallisca al primo anno! Per mille motivi, l’evasione è nel sistema: spesso è un must per chi vuole “sopravvivere”.

Tutto questo tornerà, continuerà. Proseguiranno gli errori della Repubblica, non i suoi aspetti positivi.

Tornando alla volgarità di Giuseppe Conte, essa è chiaramente dovuta a quel che nel linguaggio comune si definisce come “carbone bagnato“. Una parlamentare dalla parte del governo afferma dai banchi che “…finalmente in parlamento è tornata la democrazia”. Come mai non è caduto il cielo, di fronte a tanta tracotanza? Insomma, non c’è proprio dove arrivare. E’anche un’idiozia… Se volevamo toccare il fondo della morale e dell’intelligenza politica, ecco, ci siamo.

In un momento così difficile, questo governo, che va incontro comunque ad un’immancabile serie di “magre“, sarà capace del peggio. Gentiloni, il destituito ex capo del governo, inopinatamente mandato in Europa a nome dell’Italia, afferma che non si fa politica “borbottando” contro l’Europa. E chi mai borbotta”? Qui si deve avere il coraggio di dire dei no.

E l’Italia, ad un’Europa da cui si fugge (vedi la privilegiata Inghilterra) ha le carte in regola per farlo. L’Italia è indispensabile all’UE: con i suoi primati in Europa e nel mondo, in fatto di produzione, mostrare da parte sua una tendenza centrifuga sarebbe una minaccia di morte. L’Ue ha già una gran paura dell’eventuale fuga di nazioni insignificanti, di cui non ricordiamo neppure il nome, come quelle che “si è tirate dentro” in questi anni nel suo farneticante sogno d’onnipotenza. Figuriamoci per l’Italia, sua seconda (di poco dietro i tedeschi) nazione manifatturiera. La Germania, frattanto nel solco della tradizione “vince le battaglie e perde le guerre”. Vuole dominare anche a discapito degli altri e si trova a navigare su una nave (Europa) che fa acqua. La Germania è in piena crisi, stare attaccato a lei potrebbe significare l’affondamento…

L’Italia sarà rappresentata in UE dagli storici “yesman” nazionali, sulla linea di una grama tradizione iniziata con la Conferenza di Parigi (1919) seguita alla Vittoria della I Guerra mondiale. E’ l’Italia esterofila che si presenta “in punta di piedi”, contenta di essere invitata a parlare e di partecipare. Un’Italia che si presenta col “complesso d’inferiorità”. Mentre oggi fa paura alla Francia ed alla stessa Germania. E’ l’Italia che dice sì a qualunque iniziativa internazionale, specie se proviene dai vincitori dell’ultima guerra…

Oggi, la realtà mondiale è cambiata radicalmente. L’Occidente che conoscevamo non esiste già più. E’ sostanzialmente privo di veri interessi comuni e comuni prospettive che lo distinguano dall’Oriente. La Nato è rinnegata dallo stesso Trump (persona che ragiona – e ne raccoglie i frutti – al contrario di quanto affermano i media). L’Onu è un gigantesco carrozzone, un megagalattico ente inutile.

Chi non è capace di prenderne atto, chi oscilla fra i rimpianti del socialismo reale ed il sogno di una modernità che non conosce, che non capisce, non dovrebbe governare un grande paese.

Germano Scargiali 

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Nota. La triste storia di Bibbiano ha scoperto la polvere sotto il tappeto di una società governata da anni sotto la bandiera di un sedicente laicismo. Non abbiamo voluto dire socialismo. Perché non viene compreso neppure lo spirito di questo: l’ignoranza è tale a 360 gradi… Non si conosce il significato del laicismo, che non è una sorta di “religione contraria”, ma lo spirito libero con cui si affrontano le verità scientifiche a prescindere dal proprio “credo”. Di fronte alle scienze umane bisogna “procedere con i piedi di piombo”. In esse la ferrea logica vacilla. Ci sono poche certezze. Subentrano lo studio della storia e della sociologia, l’attenzione per la cultura -tradizionalmente e modernamente intesa – l’adeguata considerazione dei sentimenti religiosi…  (G.S.)

Nota 2. Una sconcertante supposizione suggeritaci a “livello stradale” porta a ritenere che Giuseppe Conte, che ha tutti i crismi di self made man, venuto addirittura “dal nulla, da una modestissima famiglia pugliese, sia un personaggio “costruito in laboratorio”. A sostenerne gli studi fu un Cardinale pugliese, che lo mantenne in massima parte a proprie spese in una scuola religiosa. Nulla di meglio per i cattolici ferventi, a meno che non si rifletta sulle “due anime” dell’attuale Chiesa romana. Né mancano le accese polemiche che confermino tale realtà… Conte, in sostanza, avrebbe saputo da tempo che – presto o tardi – sarebbe stato chiamato a ricoprire ruoli chiave, dove esplicare, sotto un’ala protettiva di stile para massonico (non ne mancano nella chiesa) compiti di “straordinaria amministrazione”. Insomma, il personaggio andrebbe ad inquadrarsi nella logica che l’ex magistrato d’attacco Carlo Palermo (vedi nostro articolo sulla sua conferenza a Cefalù), dipinge di prima mano con pennelli da maestro…

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