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Quel vecchio quadro anti “gretini”: acqua alta a San Marco

In piazza San Marco navigano le gondole. L'acqua è alta, molto alta. Sulla basilica sventolano le bandiere austro ungariche. Napoleone aveva assegnato la Serenissima agli austriaci, ma Venezia - un tempo potentissima - continuava a brillare di luce propria...

Si fa presto, di questi tempi, a dire “è la prima volta” quando si parla di fenomeni climatici. C’era una volta il buco nell’ozono, c’era una volta l’effetto serra c’era una volta il surriscaldamento del pianeta. Favole: il buco dell’ozono si rimpicciolisce (ovvio, spontaneamente), l’effetto serra non arriva (manco per niente) e, di fronte a certi freddi e nevicate, il surriscaldamento ha cambiato nome: ora si chiama “mutamenti climatici”.

Al Castello Sforzesco, un quadro del tardo Rinascimento mostra un vallone ligure presso il mare nel corso di un’alluvione. Quando le “emissioni” erano ovviamente zero.

Ah, badiamo: all’inizio erano “emissioni di gas serra“, direttamente. Ora l’imputato,il nemico più subdolo, si chiama CO2. E’ciò che emettono gli amati alberi di notte. Ma veramente, nel pianeta dei vulcani, nel pianeta dell’acqua (ricopre oltre i 3/4 della superficie), queste benedette emissioni, limitate a quella piccola parte delle terre emerse (meno di 1/4 della superficie inclusi deserti e terre polari) realmente antropizzate, possono”fare la differenza”. 

Nel racconto biblico la presunzione umana portò a credere che, costruendo una torre (Babele), si potesse raggiungere il cielo. I primi astronauti sovietici, allontanatisi dalla terra poche decine di chilometri (perché così era) dissero sarcasticamente di “non aver visto gli angeli“.

La presunzione, la mania di grandezza di parte della razza umana non conosce limiti. E’ pari solo alla stolidanza dei molti che si oppone alla perspicacia dei pochi. Se poi tale mania si coniuga con l’ancestrale sentimento della paura, può portare a dimenticare che cosa sia la scienza, che cosa siano i numeri, l’addizione e la sottrazione:  che differenza di dimensioni vi sia fra il nostro corpo e il creato. Vivendo in città, la maggior parte di noi non hanno una lontana idea “fisica”  delle reali dimensioni della Terra stessa, di un mare come il Mediterraneo, l’antico “mare oceano” che misura appena l’1% delle superfici acquee del pianeta. Rispetto al nostro corpo è già infinito. A un miglio alla costa non sognatevi di sentire i rumori della città. Mentre sappiamo che già dove navigano i satelliti artificiali (sempre a poche decine di Km in verticale) il solo segno della presenza umana che si noti è la Grande Muraglia…

Ma torniamo in pinacoteca, anzi a Sotheby’s.

Il dipinto riprodotto in alto è opera dell’artista veneziano Vincenzo Chilone (1758-1839). Raffigura, come spiega la didascalia del sito della casa d’aste londinese, Piazza San Marco inondata.

Da alcuni elementi del quadro (le bandiere austriache e un edificio in seguito abbattuto) si può datare la scena al 9 dicembre 1825 quando le gazzette del tempo registrano forte acqua alta. Secondo gli esperti di Sotheby’s, le gondole addobbate dimostrano che gli allagamenti erano, anche, occasione di divertimento. Frase eccessiva. Ma è un fatto che i fenomeni di questi giorni non sono unici nella storia. Né trattasi neppure lontanamente della prima volta…

Ma chi suona la grancassa dei mutamenti climatici – per far contenti i tanti interessati e gli ambientalisti ideologici – ha anche stavolta la risposta pronta: ” questi fenomeni diverranno sempre più frequenti”. La loro scienza farsesca offende l’intelligenza di tutti noi. Perché in tanti non se ne accorgono? Questi sono i veri pericoli di oggi e di domani con cui si scontra la società…

I mutamenti climatici sono la più grande truffa degli ultimi due secoli, portata avanti coralmente – in tempi di globalizzazione – da chiunque vi abbia interesse, cui si aggregano i tanti creduloni – troppi – pronti a impaurirsi “di ciò che vedono” nel mondo dal tempo della Rivoluzione industriale: automazione, aerei  reazione, fertilizzanti etc.

“Ma quando Prometeo rubò il fuoco agli dei non avrà fatto – forse – realmente un grande errore?”

Scaramacai

 

Nota. Non si è più parlato dei 500 scienziati che poche settimane fa hanno inviato all’Onu una lettera contro firmata da tutti che afferma che i mutamenti climatici -nei termini in cui sene parla -sono solo un’invenzione. Una fandonia. La menzogna principale delle piazze, che credono nelle esibizioni della clownesca Greta Thumberg,  è affermare che i governi sarebbero i nemici dei provvedimenti a favore del clima. E’vero il contrario, che vogliono proprio essere “trascinati dalla piazza” a prendere provvedimenti costosi i cui “positivi effetti” nessuno potrà mai controllare

 

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