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Tram senza soldi fermi da capodanno ma Palermo ne progetta altri

Di incidenti del tram sono piene le cronache, a Palermo e altrove . A causa delle ruote d'acciaio, il tram, così come il terno, non può frenare come dovrebbe: ha una "frenata lunga"...

Quella del Tram a Palermo è diventata una telenovela. Il tram incassa poco, viaggia spesso vuoto, costa molto per mandarlo avanti, eppure …se ne progettano, come sappiamo, anche nuove linee

Mentre sui social piovono dinieghi ed anche insulti e volgarità, conseguenti all’assurdità di aver rubato tanto spazio al traffico, soprattutto nella nevralgica via L. Da Vinci, rara arteria mare –monti”, destinata ad unire quelle che sono diventate due Palermo, una presso il mare ed una verso i mondi.  Per non parlare di tutti i rioni al di sopra della circonvallazione, sostanzialmente “tagliarti fuori” del tessuto cittadino.

A consolazione di chi lo odia e con grande scoramento di chi lo sostiene, specie nello “stretto” entourage del sindaco Orlando, dal primo gennaio il tram a Palermo risulta debba fermarsi: l’annuncio è in una lettera inviata nelle scorse settimane dal presidente del consiglio di amministrazione Michele Cimino al sindaco Leoluca Orlando.

La gara per l’affidamento della manutenzione (il contratto per il tram attualmente in vigore scade il 31 dicembre) è andata deserta. Ma, soprattutto, la “beata Bombardier“, la ditta che si occupa della manutenzione, vanta un credito di 9 milioni di euro e ha già annunciato con una letteraccia che fermerà gli operai. Senza il “global service”, il servizio di manutenzione h24, i treni non possono essere messi avanti. Le 4 linee — dalla stazione centrale a Brancaccio e dalla stazione Notarbartolo a Borgo Nuovo, al Cep e in corso Calatafimi — dovrebbero subire lo stop dal giorno di Capodanno. E’ comunque un dispiacere per tutti, perché comprova una perdita amara e inconfutabile con un danno di immagine incalcolabile.Lo afferma per primo Michele Cimino. Ma sì, l’ex parlamentare regionale (Forza Italia) e assessore regionale, ma adesso esponente, al Comune, del gruppo che fa capo all’eterno Totò Cardinale da Mussomeli, alleato con il sindaco Leoluca Orlando e con Rifondazione comunista! Un bel salto ideologico, vero? Ma il cambio di casacca non gli frutta poco: vi basta l’attuale presidenza dl consiglio d’amministrazione dell’Amat? In passivo sì, ma non per lui…

“Occorre subito – affermava Cimino qualche settimana fa – una soluzione per il mantenimento del sistema tram”.

Servono fondi, insomma. Perché è all’associazione temporanea di imprese formata da Bombardier ed Eds che Amat dovrebbe chiedere di proseguire in proroga finché venga bandita una nuova gara. Ma i grossi debiti non sono certamente un incentivo per la partecipazione dei privati a questa gara. Quella nuova scade il 17 gennaio 2020. Per pagare Bombardier, Cimino ha chiesto aiuto alla Regione che deve al Comune 3 milioni… Ma c’è anche da rispondere al “grido di dolore” dell’Amat…

La Ztl si è risolta in una “delusione”: secondo le previsioni della vigilia, la zona a traffico limitato avrebbe dovuto “fruttare” 30 milioni di euro, che dovevano servire a coprire i costi del tram. Invece gli incassi sono appena poco più di 10 milioni con relative grane per l’azienda che incassa ben poco. Adesso il Comune ha aumentato il corrispettivo del contratto di servizio, ma non basta. Una soluzione? Aumentare il “pass”: da 80 euro a 120, come s’era detto in partenza… Altre mani in tasca dei palermitani, a molti dei quali il tram sta sullo stomaco e a molti sembra paradossale e grottesco che si faccia ecologia solo con chi non paga il pass…

“Il piano di risanamento – ha scritto Michele Cimino in una lettera – passa anche attraverso l’assunzione dei nuovi conducenti che ci permetteranno di aumentare le corse”. Subito dopo annuncia, però, che i nuovi autisti nella migliore delle ipotesi, entreranno in servizio almeno in autunno 2020…

A danneggiare il servizio tram ha contribuito anche l’aver dovuto cedere, per opportunità d’emergenza, 10 autisti ai bus, riducendone la frequenza alle fermate e aumentando i tempi di attesa…

Giunge adesso come un fulmine a ciel sereno l’incubo di uno stop vero e proprio. Giusto mentre al Comune il morale è basso, perché rischia di perdere i finanziamenti europei per le nuove linee, di circa 300 milioni, perché mancano i progetti esecutivi. Ma Roma starebbe studiando una proroga…

Ma c’è persino – come accennavamo all’inizio – chi “spera” in nuove linee. Il comune è passato da tempo all’azione sul terreno burocratico: “che maghi alla Bombardier! Li fornirà sempre questa iperattiva fabbrica francese? Ed anche su questo “filone” la telenovela continua

Che bello il tram in via Roma, quando ...non c'erano le automobili.

Che bello il tram in via Roma, quando …non c’erano le automobili.

Sembrano trovare riscontro le anticipazioni circa il “serio rischio di una esclusione della città di Palermo dai finanziamenti per le nuove linee tranviarie. Quelle destinate a collegare Bonagia, Mondello assieme a ulteriori opere viarie…

L’anno scorso (2018) il Comune di Palermo ha infatti partecipato ad un bando del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – bando Mit 2018 – che metteva a disposizione appositi finanziamenti destinati ai Comuni, per finanziare progetti di ampliamento delle infrastrutture relative alla mobilità in genere. Persino parcheggi: fantasmi o miraggi a Palermo! Ma sotto il Monte Pellegrino si preferiscono i tram.Il motivo è che “grandi spazi ne consentono la collocazione all’interno della rete viaria”. O no?

Sono intervenute delle difficoltà burocratiche (tanto per cambiare), relative ai progetti presentati da alcuni comuni, quali Roma, Genova, Palermo e Brescia. Un Decreto del Mit concede ora una “finestra” dove poter trasmettere apposite integrazioni in sanatoria entro il 30/04/2020, per poi procedere al finanziamento.

Dunque, i progetti di queste città verrebbero finanziati nel corso del 2020. Fa sensazione una funivia progettata a Roma. Almeno non sarà un tram per via del corso! Staremo comunque a vedere: ieri il presidente dell’Assemblea siciliana ha definito l’Italia – davanti ai giornalisti convenuti per gli “auguri” in sala stampa – come “ormai insistente“, perché priva di un vero apparato amministrativo…

Risulta che prosegua, ciononostante, per Palermo l’iter burocratico relativo ai progetti delle altre linee tram previste su via Libertà e via Roma: tram ovunque. Come nell’anteguerra. Tutti contenti? No, soltanto il “partito” della decrescita felice. Si approvvigioneranno, in tram, delle sementi per coltivare l’orticello di guerra?

Concludiamo con un minimo di storia e filosofia”, visto che i fili “per lo mezzo” ci sono…

In Sicilia i passati Governi, nazionale e regionale (di centrosinistra) hanno svuotato le casse della Regione siciliana lasciando un ‘buco’ di 2,1 miliardi di euro.

Il risultato è che, in Sicilia, ci saranno altri tagli nella sanità pubblica, nei trasporti, nella gestione dei boschi, nei Consorzi di bonifica, nella spesa sociale (cioè tagli alle categorie più deboli) e via continuando…

E, mentre si tagliano i servizi essenziali, che cosa fa il Governo nazionale di PD, Movimento 5 Stelle, Italia Vera di Renzi e Libero e Uguali? Finanzia nuove linee di Tram al Comune di Palermo! Questa è la storia. Ma al sindaco e al suo stretto entourage i tram piacciono, sono una vera passione: spigateci voi la filosofia!

Scaramacai

 

 

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