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La Lazio a Riad strapazza la Juventus 3 – 1

Gioa in campo laziale con la Juve nel sacco.

La Lazio di Simone Inzaghi e Ciro Immobile ha la ricetta segreta anti Juventus. Dopo la vittoria in campionato, che interrompe la “monotona” serie positiva bianconera, si ripete in bellezza sul difficile campo saudita di Riad. Per i tifosi “laziali”, sostenitori della storica “Lazietta“, capace però di vivere più attimi di gloria nel massimo campionato, la gioia è alle stelle. E’ “montata” nei momenti del doppio vantaggio, prima 1 – 0 e poi 2 -1 e culminata presso lo scadere col trionfo finale del 3 – 1, preannunziato da un bellissimo gol in contropiede, annullato per out side (che c’era).

I bianco celesti hanno prevalso in campo per l’intero, fatidico, arco dei 90′. Dopo il gol di Luis Alberto, in pieno primo tempo avevano già “incamerato” il diritto di …raccontare d’esser andati in vantaggio per primi.A scaldare l’incontro, il pareggio della Juve arriva prima del riposo.Tutto da Rifare? Certo, ma la Lazio ci riesce. La Juventus reagisce come prevedibile, ma non convince più di tanto, impegnando non più di un paio di volte la porta difesa da Stracoscia. Ma si sbilancia inevitabilmente. La lazio, però, “ricama” un secondo gol simile al primo (poco a che fare con un contropiede) ed è di nuovo in vantaggio. Il finale le riserva il meritato trionfo. Tifosi romani e meridionali in genere esplodono e si spellano le mani anche davanti ai televisori… Grande scorno, invece, per i tanti juventini senza latitudine… Il contenuto etnografico di questi momenti tracima e soverchia quello sportivo.

La Lazio, dunque, batte 3-1 la Juventus a Riad e vince la Supercoppa Italiana.

Le reti di Luis Alberto, Senad Lulic e Danilo Cataldi, con un grande immobile in campo, ben sostituito sul finire da Parolo, hanno permesso alla Lazio di stendere la Juventus, in gol con l’immancabile Dybala, e di conquistare la quinta Supercoppa Italiana della sua storia. Abulico, nella Juve il gioco del grande Ronaldo. Sembrava spesso che la partita non fosse la sua…

La Lazio, non fa che replicare (niente hai detto…) la vittoria ottenuta 15 giorni fa in campionato, batte ancora la Juventus di Maurizio Sarri e si porta a casa la Supercoppa Italiana 2019 disputata a Riad, la quinta della sua storia come l’Inter.

La partita è stata tirata, equilibrata e con occasioni da rete da ambo le parti, ma la Lazio ha avuto più a lungo le redini del gioco e alla fine è stata la squadra romana a concluder con un sonoro, incontestabile 3-1, un vero trionfo, grazie ai gol di Luis Alberto nel primo tempo, di Senad Lulic e Danilo Cataldi, nella ripresa.  Vana la rete di Paulo Dybala, siglata a fine primo tempo. Grande cornice di pubblico al King Saud University Stadium di Riad in Arabia Saudita, sold out con i suoi 23.000 spettatori, e con il pubblico che si è ampiamente divertito vedendo la prima della classe in Serie A, insieme con l’Inter di Antonio Conte, contro la terza forza del campionato.

Ecco le squadre far contenti  i presenti sugli spalti, pur senza strafare, scambiandosi i colpi in maniera equilibrata per la conquista di questo primo trofeo stagionale. Maurizio Sarri, preso anche in giro al suo arrivo dagli stessi sauditi per i troppi gol subiti dai bianconeri nelle ultime giornate,”fallisce” dunque la conquista del suo primo titolo sulla panchina di una Juventus non al massimo della forma. Chi se la gode al suo posto è Simone Inzaghi, che mette in vetrina il trofeo numero tre da quando siede sulla panchina laziale, quella che lo ha consacrato fra i più grandi allenatori del momento nel calcio italiano.

Germano Scargiali

 

Nota

Chi scrive ha seguito il calcio di piccolo, medio e alto livello  sul Corriere dello Sport e sul Giornale di Sicilia. Ciò nei suoi anni dai 20 ai 30…

Ebbene, parlando per una volta in prima persona, non sono il solo a sostenere che, per quanto protagonisti siano i soldi nel gioco del pallone, questo rimane sempre uno sport. Le considerazioni sono molte: il business è comunque compensato da aspetti salienti che sopravvivono in comune con lo sport puro.

Anche ciò che è sorprendente. Come può – ad esempio – una squadra costata la metà, se non il 25% di un’altra, sconfiggerla due volte di seguito nel corso di poche settimane? Eppure succede. E’ quel che è successo alla Lazio. Intendiamoci, non perché “il pallone è tondo”:  non abbiamo usato nel commento di sopra l’espressione “la Lazio ha dominato l’incontro” per senso della misura, che è una dote fondamentale da osservare scrivendo sui giornali, fino ad esagerare, aggiungendo una dose in più di “pudore”.

La Lazio ha dominato la partita, il risultato di 3 – 1 non mente: miracoli, appunto, dello sport.  (G.S.)

 

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