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“Viva Donald Trump” parola degli iraniani

Qassem Soleimani e Donald Trump che lo ha eliminato con un atto di guerra al di fuori da ogni regola o convenzione militare. Atti del genere appartengono ai "grandi capi", come Napoleone e Alessandro. La lealtà è l'ultima cosa: non è uno sport... La caratteristica è "colpire senza alcun avviso" in modo esemplare, senza discuterne. Solo dal giorno dopo si apre il problema e soprattutto si inizia a sapere se la "mossa" è stata congrua e opportuna. A parlare è solo il tempo...

Grande affermazione politica di Donald Trump nello scenario iraniano. Dovremmo affermare che Trump la spunta ancora una volta: l’avevamo detto l’avevamo previsto. Anche stavolta, per quanto tracotante, ha azzeccato la mossa…

A pochi giorni dall’uccisione di Soleimani a Teheran e nelle altre città dell’antica Persia si marcia al grido:” il nostro nemico non è l’America,mail governo iraniano…

Avevamo accennato, descrivendo l’operato di Trump e il nostro punto di vista – a lui favorevole – che gli iraniani erano i primi a soffrire e lamentarsi contro il regime dittatoriale degli Ayatollah.

Le proteste lungo le strade dell’Iran sono rivolte contro l’errore commesso nell’abbattere con un drone l’aereo di linea che trasportava, fra l’altro, a bordo molti iraniani…

C’è un risvolto che ci consente un fin troppo agevole sarcasmo. Poco prima che giungesse conferma di quanto abbiamo appena descritto, un commentatore di sinistra su Rai 3 aveva animatamente dissertato sul “…delitto commesso da Trump contro un eroe – Soleimani – della lotta contro l’Isis, definendolo come “l’uomo che aveva restituito interi territori alla cristianità, un uomo da ringraziare…”

Soleimani era, invece, il rappresentante più determinato di un potere nemico degli Usa, dell’Occidente e persino del suo stesso popolo…

Non possono esserci più dubbi che “la sinistra” in tutto il mondo – o almeno in Occidente – sia sostenuta dalle oligarchie finanziarie e dai notabilati grandi, medi e piccoli, che l’hanno scelta sin degli anni ’70, perché la prediligono,la “usano” e, ovviamente, la finanziano. Essi sono i nemici che Trump deve fronteggiare in patria…

Donald Trump, così come i “temuti” sovranisti, rivendicano – più che opportunamente – la supremazia del potere politico, unico rappresentante del popolo, nei confronti di ogni altro potere e di organizzazioni come le accolite di stampo  massonico e la mafia.

Trump, tutt’altro che uno smidollato o un perverso, è uno dei più illuminati e abili uomini politici del dopoguerra.

Gesse

 

Nota

In Italia (ma anche in Spagna e Grecia, ma forse anche in GB) ipotentati” e i notabilati cui ci riferiamo sopra cercano di mantenere – di fronte alla difficoltà di instaurare uno stabile governo a loro gradito – una condizione di ingovernabilità pratica. Il governo Conte – esattamente come loro desiderano – non governa. O …sgoverna. 

Di fronte all’avanzata di un governo stabile e sovranista – che appunto rivendichi il proprio potere in nome del popolo sovrano – il nuovo espediente per “rompere il mazzo” della politica italiana sono adesso le sardine, come in anni recenti sono stati “i grillini“. Da un animale all’altro, insomma… Il passo è breve, lo scopo esattamente lo stesso…

Si noti il parallelismo con Spagna (Podemos) e Grecia (Syriza). Con quei “movimenti” di piazza creati (ed evidentemente finanziati) nel momento in cui governi di sinistra stavano per essere certamente “soverchiati” dal centrodestra, prontamente accusato di populismo e sovranismo

(G. S.)

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