Nell’Isola i giovani “tornano ai campi”   Sembra quasi l’avverarsi d’un sogno, in una regione i cui abitanti vivono per il 70% lungi le coste…  Adesso la Sicilia occupa il primo posto tra le regioni d’Italia per numero di giovani under 35 titolari di aziende agricole. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera (nella foto).

“Cominciano a concretizzarsi in maniera particolarmente evidente – ha dichiarato l’assessore – gli effetti del lavoro che abbiamo svolto in questi due anni. Una fondamentale inversione di tendenza, in diversi comparti della nostra agricoltura, ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare e continueremo a farlo con la stessa energia, passione e impegno del primo giorno”.

Il primato alla Sicilia per numero di imprese agricole condotte dai giovani è stato appena confermato a livello nazionale. Sono ben 6.673 aziende attive. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti su dati Infocamere, al terzo trimestre 2019.

“Possiamo ritenerci soddisfatti – asserisce Bandiera – perché cominciano a concretizzarsi, in maniera particolarmente evidente, gli effetti del lavoro che il Governo Musumeci ha svolto in questi due anni. Basti pensare che soltanto a dicembre abbiamo insediato circa mille giovani in agricoltura, che hanno avviato per la prima volta un’azienda, e che altri 700 sono oggetto di insediamento nelle prossime settimane”.

“Assieme al dato Svimez, che ci dice che l’occupazione in agricoltura, in Sicilia, è cresciuta del +5,9%, il dato sui giovani, ci conferma – prosegue l’Assessore – che la Sicilia è una regione che, sempre di più, presenta un modello di sviluppo che ha tra i suoi pilastri principali agricoltura e agroalimentare”.

“Nonostante una crisi, ereditata, che è strutturale e pluridecennale, della nostra agricoltura – precisa poi Edy Bandiera – sempre più giovani siciliani, di certo affiancati dalle proprie famiglie, hanno ben compreso che sviluppo ed occupazione, passano per il far leva sulle reali e concrete potenzialità dell’Isola e che quindi l’agricoltura e la valorizzazione del territorio rurale sono certamente un punto di forza e di eccellenza”.

“Siamo al fianco – continua Bandiera – dei nostri giovani e delle aziende siciliane, che continueremo a tutelare e sostenere, sia attraverso azioni di controllo sulle produzioni agricole ed agroalimentari in ingresso nell’isola, sia attraverso risorse liberate da destinare agli investimenti, sempre più le aziende agricole, mettendole nelle condizioni di innovarsi e quindi cogliere e vincere le sfide che il mercato globale ci sottopone. Siamo, in termini di superficie coltivata, la regione più biologica d’Italia, fattore questo che ci induce a lavorare sempre di più anche sui marchi di qualità, per realizzare quella valorizzazione delle nostre produzioni che fa sì che il consumatore sia ben disposto a pagare un prezzo più alto perché riconosce la qualità del prodotto, con la conseguenza che l’attività agricola siciliana possa, sempre più, divenire remunerativa e quindi sostenibile e vantaggiosa economicamente”.

“In questi due anni in Sicilia – conclude Edy Bandiera – ha preso forma concreta una importante inversione di tendenza su diversi fronti e in vari comparti dell’agricoltura siciliana, ma sappiamo che c’è ancora tanto da fare e che continueremo a farlo con la stessa energia, passione e impegno del primo giorno del primo giorno”.

(Da un comunicato a firma Alessia Davì elaborato e impaginato da Germano Scargiali)