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Musumeci in America per individuare possibilità di sviluppo

Nello Musumeci con il maestro scultore Arturo Di Modica, uno dei tanti siciliani distintisi in Usa, autore del "Toro di Wall street" (Fonte immagine Pinxa news)Nello Musumeci con il maestro scultore Arturo Di Modica, uno dei tanti siciliani distintisi in Usa, autore del "Toro di Wall street" (Fonte immagine Pinxa news)

Il governatore Nello Musumeci varca l’Oceano per rappresentare la disponibilità della Sicilia verso uno sviluppo che nasca anche da investimenti dell’America del Nord: Usa e Canada.

“Da parte del mio governo – ha affermato con fiducia il presidente della Regione – c’è la volontà di far cambiare passo per accelerare la crescita sotto tutti i punti di vista della nostra terra. Il fatto che il New York Times, dopo il Forbes, abbia inserito la Sicilia tra le destinazioni da visitare nel 2020, è di buon auspicio”. Nella sede americana dell’Ice (Istituto italiano per il commercio estero,ndr), alla presenza del direttore Antonino La Spina e del console generale Francesco Genuardi, sono state illustrati a decine di aziende americane i benefici e le potenzialità delle Zes.

“Gli Stati Uniti – prosegue Musumeci – rappresentano uno dei mercati più importanti del mondo da svariati punti di vista. Da un lato, in fatto di esportazioni, ma anche, e di questo ci stiamo occupando, come bacino per attrarre investimenti.Ma anche un esempio di innovazione nel business con riferimento alle start-up innovative. Le recenti tensioni protezionistiche, che hanno portato gli Stati uniti d’America ad aumentare i dazi nei confronti di alcuni prodotti e di alcuni paesi, inducono ancora di più a spingere verso questo mercato, supportando le imprese anche con speciali azioni istituzionali da parte della nostra amministrazione”.

La mission principale del  viaggio di Musumeci è la presentazione delle nuove opportunità di investimento in Sicilia, grazie anche alle Zone economiche speciali di prossima attivazione nell’Isola e la promozione di potenziali occasioni di sviluppo, in termini di investimenti, collaborazioni con scambi di carattere commerciale e, perché no, culturale.

“La cultura paga – ha precisato Musumeci – e noi ne siamo ricchi. Frattanto la percezione all’estero della nostra Isola è notevolmente migliorata, senza più pregiudizi e luoghi comuni, a beneficio del nostro patrimonio culturale, delle bellezze paesaggistiche e del nostro stile di vita. Su tale particolare aspetto il nostro governo lavora con impegno costante, al fine di valorizzare al meglio il legame antico con la comunità siculo – americana… Tra Sicilia e Stati Uniti esiste un antico e solido rapporto di amicizia che da sempre si fonda sull’alta presenza oltreoceano di italoamericani di origine siciliana, che oggi sono gli ambasciatori della nostra terra e delle relative tipicità… ”

Un bilancio positivo, è stato detto, ha coronato  questa visita ufficiale negli Stati Uniti del presidente della Regione Siciliana.

Un’agenda fitta di appuntamenti quella che ha visto il governatore  impegnato per tre giorni in incontri con imprenditori e comunità siculo-americane a BrooklynManhattanLong Island e nel New Jersey, dove è stato accolto dal governatore dello Stato Phil Murphy.

Una Calorosa manifestazione – si legge in una nota – è stata organizzata per Musumeci dagli aderenti alla Federazione Siciliani del Nord America, con alcune delegazioni provenienti anche dal Massachusetts, dal Connecticut e dal Texas.

Musumeci ha pure partecipato alle celebrazioni della Giornata della memoria, nella sede del consolato italiano di New York, ospite del console generale Francesco Genuardi, in ricordo degli ebrei italiani deportati nei campi di sterminio. Un momento di raccoglimento anche a Ground zero, per ricordare le migliaia di vittime degli attentati dell’undici settembre del 2001 alle Torri gemelle.

In questa missione statunitense, il presidente Musumeci era accompagnato dall’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano e dal direttore dell’Irfis Giulio Guagliano.

“Le più recenti statistiche – ha detto fra l’altro il governatore della Sicilia – provano come dal 2018 ad oggi l’export dalla Sicilia verso gli Stati Uniti sia in  crescita e premia soprattutto il settore agroalimentare. Un ambito che, grazie anche a molti molti produttori locali, che hanno saputo promuovere i loro prodotti, ha fatto da volano anche per il turismo enogastronomico e culturale. Gli americani associano l’Italia allo stile di vita sano e mediterraneo e ai prodotti del fashion e design di lusso. Per la Regione Siciliana è importante sottolineare il ruolo che essa ricopre all’interno del prodotto agroalimentare nazionale. Sempre più sono riconoscibili i vini siciliani, anche per le azioni promozionali degli stessi produttori, l’olio extravergine di oliva, i prodotti biologici ed altro ancora… L’apertura delle cantine all’enoturismo, i tanti siti Unesco della nostra Isola, l’alta percentuale di italo-americani di origine siciliana fanno sì che sia migliorata la percezione della Sicilia e del prodotto regionale, tanto che diverse testate giornalistiche hanno già indicato la Sicilia come una terra bellissima da visitare…”

(Articolo a cura di Gemano Scargiali)

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