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A un dì dalla Sanremo sbagliata

Un'immagine difficilmente ripetibile. Domenico Modugno, elegante e popolare al contempo, vince cantando Volare, come passò nel vocabolario mondiale "Nel blu dipinto di blu". Sanremo dimentica anche quelle lezioni di stile. Siamo contrari a tacciare "l'oggi" di decadenza,  ma è solo questione di scelte. All'arte dei grandi artisti italiani dello spettacolo si sostituisce la volgarità e la banalità infantile di Fiorello e dello stesso Benigni. Comicità a prezzi da saldo. L'atmosfera di dozzina al posto dello stile e della capacità d'invenzione... Forse al momento non c'è da proporre qualcosa di altrettanto valido. Facciamo pure un passo indietro, "aspettando che nasca una stella", ma facciamolo almeno con dignità! ...Qualche buon cantante  e qualche autore l'abbiamo sempre.Un'immagine difficilmente ripetibile. Domenico Modugno, elegante e popolare al contempo, vince cantando Volare, come passò nel vocabolario mondiale "Nel blu dipinto di blu". Sanremo dimentica anche quelle lezioni di stile. Siamo contrari a tacciare "l'oggi" di decadenza, ma è solo questione di scelte. All'arte dei grandi artisti italiani dello spettacolo si sostituisce la volgarità e la banalità infantile di Fiorello e dello stesso Benigni. Comicità a prezzi da saldo. L'atmosfera di dozzina al posto dello stile e della capacità d'invenzione... Forse al momento non c'è da proporre qualcosa di altrettanto valido. Facciamo pure un passo indietro, "aspettando che nasca una stella", ma facciamolo almeno con dignità! ...Qualche buon cantante e qualche autore l'abbiamo sempre.

Orrore!” era l’affermazione più nota del compianto Enzo Tortora. Ci viene in mente a proposito del Festival di Sanremo, pubblicizzato con martellante continuità da settimane in Tv. Si farà il conto dell’inevitabile audience da record: come potrebbe essere diversamente?

Purtroppo, però, c’è da chiedersi chi siano i responsabili della caduta di stile che da alcuni penalizza un “appuntamento”  tanto atteso, già di per sé, in virtù dell’antica tradizione e dell’ormai storico successo.

Sanremo, già dalla vigilia, viene proposto in una piega da sagra paesana che è esemplare del peggior provincialismo nazionale. E’ una festa di periferia, destinata alle signore del quarto piano dei quartieri più popolari. Niente contro queste persone, intendiamoci…

Può sembrare sorprendente ma la sola voce a richiamare l’attenzione sul “giusto taglio” da dare all’evento è stata quella di Orietta Berti. Cantante “nazional popolare”, ma ambasciatrice della musica tradizionale italiana oltre Oceano, la Berti ha sottolineato: “Sanremo viene trasmesso in mondovisione, è un “biglietto da visita” per l’Italia che va curato come tale…”

L’Italia è il paese dello stile e dell’eleganza. Esporta Italian style, storia, arte e, perché no, signorilità in tutto il mondo: cultura ed eleganza per l’Italia …”pagano”. Deve esportarle ed usarle come propria “promotion”!

Il “tutto” non deve risolversi in un “divertissenent” da mera festa di piazza, fra schiamazzi, comicità volgare  e “mali vestiti”…

Come non accorgersi che lo smoking, pur tornato fortunatamente “d’obbligo” (grazie al buon Carlo Conti), venga “snobbato” al punto da offenderne la tradizione e lo stile? Il massimo lo raggiunse Panariello che, in smoking “caricaturato”, con il fibbione in rame del pantalone in evidenza, si sedeva a gambe larghe sugli scalini, come un “vitellone” di terz’ordine…

Che cos’è uno smoking caricaturato? Cerchiamo di spiegarlo… E’ noto che esistono smoking da palcoscenico con lustrini e simili,colori vari,quali l’azzurro e persino il celeste, il rosso e il rosa: ovviamente sono ammessi, anche se l’uso è più “americano” che europeo….

Quello che non deve  “esistere” è lo smoking con camicia nera senza cravatta di Amedeus nella sua trasmissione. Non deve “esistere” lo smoking con la giacca corta, per seguire l’orribile “moda” di certe giacche di oggi. Una “moda” che …nessun uomo con un minimo di eleganza prende neppure in considerazione. Figuriamoci “questa giacchetta” trasferita in uno smoking. Questo resta un abito da cerimonia e, come tale, deve presentare pochissime (minime) varianti. Specie su un grande palcoscenico mondiale!

Affidare la presentazione ad un”brutto” come Amadeus è un errore marchiano. Niente contro i brutti, ma facciano quel che possono e devono. Il presentatore, primo biglietto da visita di uno spettacolo,”deve essere di bell’aspetto”. Lo è per tradizione e questa non va disattesa,. tanto meno da parte italiana. Perché, poi, un presentatore e no un attore, come fu ai bei tempi di Raimondo Vianello e della Mondaini? Ma, senza pretendere questi “vertici” difficili da ripetere, ricordiamo come sia noto che “tutti gli attori siano, di regola, degli ottimi presentatori“.

Un nome a caso? Alessandro Gassman, figlio – fra l’altro – del Mattatore e del …Sorpasso, noto – appunto – come tale il tutto il mondo. Qualcosa che faccia notizia, addirittura sensazione…

Amadeus non è certo antipatico,.anzi. Ma non è adatto…

Ripetiamo più coloritamente: …chi, cavolo compie le scelte importanti dell’organizzazione?

Dev’essere uno di quei “sindaci” che – alla proposta del passaggio di una grande manifestazione itinerante di alto livello – rispondono: “non posso dare una lira, non ho neppure i soldi per la festa del paese…”

Questo – purtroppo – è certamente “uno dei volti dell’Italia” che non si sdogana dalle atmosfere provinciali, dalle fumose piazze di paese e periferia, dai discorsi da caffè, disponibili alla volgarità, alla “non arte“. Un’Italia disposta anche ad accettare le asserzioni meno scientifiche, ma piuttosto scandalistiche, da cortile su qualunque argomento. La nazione dei presidenti della Repubblica che giocano a scopone fumano un …toscano. L’Italia da dimenticare del “mezzo litro e una gazzosa”.  E’ un’Italia che purtroppo esiste, è una soma che lo Stivale si porta appresso e che, da alcuni anni – non da sempre – viene presentata anche sul palcoscenico dello storico Teatro Ariston. Speriamo di non rivedere Fiorello che afferra gli organi sessuali dai pantaloni di Pippo Baudo o di chi per lui, Benigni che fa altrettanto o che salta in braccio agli ospiti. Negli ultimi anni l’Ariston neppure esponeva adeguatamente i bei fiori della Riviera. Non si saranno accordati sul prezzo?

Germano Scargiali

Nota

Si dice “saper portare lo smoking“. Possibile che non si dia un’occhiata a come lo porta Hug Grant, ma anche come lo portava il suo omonimo Cary Grant e via discorrendo.

Hug Grant un campione da imitare nella capacità di "portare uno smoking". Del resto tutto il suo stile di comporamnente è invidiabile. Un modello di cui tener copnto...modo di fare

Hug Grant un campione da imitare nella capacità di “portare uno smoking”. Del resto tutto il suo stile di comportamento è invidiabile. Un modello di cui tener conto:lezioni di stile infallibili nell’avvicinare le signore. Come quelle del J.P. Belmondo in Peau de banane.

Anche tanti italiani non erano male: Amedeo Nazzari o Rossano Brazzi che, con il suo fare all’italiana conquistò l’America…  Un’occhi-ata, solo un’occhiata. Anche oggi in Italia non mancano certo uomini di grande eleganza. Ma è pur vero che la classe e lo stile non si comprano in tabaccheria. Il guaio è che ai vertici giunga chi non ne ha.

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