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Quel Genio così poco geniale, il Tram di Palermo

Incidente in via Leonardo da Vinci. E' la più assurda tranvia di Palermo,inserita in una rara arteria "mare -monti", già nevralgica e indispensabile al traffico su gomma. Non si apre il cantiere della bretella fra porto e via Belgio, non se ne parla nemmeno. Il progettro giace inVomune in atytyesa di un timbro e una firma. Non costerebbe nulla (project financing). Palermo Città di pazzi...

La triste “magra” del tram palermitano giunge a livello nazionale. Come nei drammi di Jonesco e Becket, la vergogna del fallimento borghese esce dalla porta di casa, si presenta nella propria evidenza. Impossibile, ormai, da nascondere.

Il cagnolino è un fedele attendente. Anche lui è sembrato annuisse nello stupore generale in questa povera Palermo alla ricerca di se stessa. Spesso fanalino di coda in ogni classifica.

Il bassotto è un fedele attendente. Anche lui è sembrato annuisse nello stupore generale in questa povera Palermo alla ricerca di se stessa. Spesso fanalino di coda in ogni classifica.

In tutta Italia, tramite Canale 5, è stata l’impietosa Stefania Petix a parlar chiaro del flop – secondo noi irreversibile – dell’esperienza del tram palermitano. “Striscia” ha un altissimo share, purtroppo,

Dunque Stefania Petyx ha parlato e fatto parlare i palermitani di tutte le peripezie e sfortune che hanno coinvolto Genio, il tram di Palermo così paradossalmente nominato: da quando è nato è costato più di quanto abbia fatto incassare. Si parla, intendiamoci, della sola gestione: costo oltre 8 milioni di euro, incasso lordo meno di cinque. Se poi parliamo del costo totale della”brillante operazione”, ci veniva il Ponte sullo Stretto…

Ma la giornalista di Mediaset dall’immancabile impermeabilino giallo anche col sole – mai vista senza, probabilmente ci dorme e lo toglie solo sotto la doccia – non manca di pannicelli caldi nei confronti del comune e del Sindaco, strenuo sostenitore, anzi cultore, del tram, nemico di parcheggi, sovrappassi e sottopassi, ma anche degli spazi stradali “autopercorribili”…

Stefania, dopo aver enumerato con esempi e e intervista i prevedibili problemi di un tram, incuneato nelle ‘strade non strade’ di una Palermo per questo asfittica e invivibile (per chi in strada si sposta per lavoro e non solo) – gli incidenti con auto e camion, moto e gli stessi bus, gli spazi sottratti agli ingressi nei portoni etc – fa una mossa come chi tira le reti el trova vuote. Niente: non c’è che dire. La soluzione sarebbe semplice: far pagare i biglietti ai tanti – i più – che non li pagano….

uto è finita contro il mezzo pubblico che percorreva via Leonardo da Vinci. L'impatto, all'altezza di via Pacinotti.

Qui l’auto è finita contro il tram che percorreva via L.do da Vinci. Impatto presso via Pacinotti.

Ma come pagano, cara Stefania, se neppure salgono su? Di solito i tram palermitani viaggiano con meno di cinque passeggeri. Li vediamo vuoti, né vi sono stati incrementi col passar del tempo. Nelle ore di punta vi saranno forse dieci persone, ma – sinceramente – non ne abbiamo mai viste tante con i nostri occhi.

Sappiamo che c’è qualcuno per cui i tram sono risultati comodi. Ma sono numericamente troppo ma troppo pochi per giustificare l’impasse imposto a tutti gli altri palermitani.

E i costi? E il bilancio finale? Sappiamo bene che vi siano “sforzi” per recuperare soldi dalle multe selvagge – tanto per farle – e da chi paga le assurde Ztl per finanziare il tram. Palermo inquinata? Ma non facciamo ridere! E le città industriali con un clima continentale senza brezze giornaliere? Palermo non ha inquinamento industriale, ma può contare su brezze da tutte le parti.

Le macchinette segna smog? O sono mal collocate o mal tarate.E’ Palermo che tara le macchinette! Non il contrario…

Da sempre nemici del Tram a Palermo, abbiamo pubblicato almeno due articoli: Il dramma del tram e Un tram che si chiama desiderio. (Vedi se vuoi in Ricerca)

Era stato comunicato che a Febbraio, in conseguenza dei debiti (o grazie ad essi) con la società che lo gestisce, la Bombardier, visibilmente francese, i tram di Palermo sarebbero rimasti chiusi in …rimessa. Come farà il comune a ripianare quelle decine di milioni di euro che deve alla Bombardier? E’ questa che minaccia seriamente di chiudere i rubinetti. Ma veramente la città non aveva e non ha bisogno di altro?

Insomma, s’era fatto tanto per avere la machina e la moto e dobbiamo scendere a piedi, aspettare alle fermate sotto le intemperie per muoverci in città?

Dicemmo appena un paio di giorni fa di come si resta annichiliti guardando altre città europee ben meno importanti: consultate tramite Google le immagini di Bilbao! Lo stadio! Ma “le città di oggi” sono strutturate, almeno al centro, su tre livelli, com’è Milano nella zona di piazza Gae Aulenti. Come avviene a Londra, dove da tempo fra Piccadilly e il Tamigi c’è un’altra città, completa di tutto sotto terra: quella sì è pedonale! Ma sotto corre anche la metro. Sopra automobili, autobus e turisti, seduti sui gradini di Piccadilly stessa a consumare il lunch o il brunch in sacchetti di carta senza preoccuparsi degli scappamenti dell auto. Hanno polmoni speciali per Londra? Ma anche la capitale dell’Inghilterra ha il suo depuratore atmosferico naturale: se Palermo ha il Mar Tirreno, Londra il fiume Tamigi con il vicino estuario che si apre al mare da Grenwich in direzione della non troppo vicina Ipswich. Ogni granello di polvere che sfiora l’acqua vi scompare, ma l’umidità li attira già prima! A Palermo le strade che provengono dal mare e dai monti sono tutte dei “potenti condizionatori” di aria pura.

Altri mondi? O non tanto? Ma Palermo i denari li spende per il Tram! Contento il Comune, contenti tutti!

https://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/le-mille-sfortune-del-tram-di-palermo_65771.shtml

 

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