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Trump contro il Covid 19 meno tasse più soldi in busta paga

Donald Trump con Melania la sua splendida moglie 'un po' italiana'. Fece fortuna come fotomodella a Milano e parla correntemente l'italiano. Sia lei che The Donald esprimono sentimenti di simpatia per l'Italia.

Più soldi in busta paga da subito! Trump in un attimo dimostra ciò che deve fare un capo di stato in un momento di emergenza come l’attuale… Siamo all’opposto di ciò che si fa e si predica in Italia da parte del governo. Conte e compagni non impongono che doveri del cittadino: nei loro ‘forbiti’ discorsi la parola ‘dovete’ e il verbo dovere è una costante. …Trattano gli italiani come degli scolaretti e chiedono loro di …auto salvarsi.

Donald Trump annunzia un immediato aiuto economico a tutti gli americani: ai privati ed alle imprese. Soldi in concreto, in tasca a tutti per affrontare una congiuntura che è visibilmente all’insegna della crisi. Leggi difficoltà nel funzionamento dell’economia .

Al contrario di ciò che avviene in Europa negli anni dell’UE, Trump immette decisamente denaro in circolo

La Casa Bianca sta studiando un pacchetto di misure per sostenere la crescita e allontanare la recessione dell’economia Usa. Tra le azioni previste il taglio della tassa del 6,5% sui dipendenti per sanità e previdenza. Ma si valuta anche una revisione dei dazi imposti contro la Cina.

Una gustosa vignetta: Trump e Putin, uomini intelligenti colloquiano in amicizia. E' una svolta per il mondo.

Un gustoso fotomontaggio umoristico: Trump e Putin, uomini intelligenti, colloquiano in amicizia. E’ una svolta per il mondo. Secondo gli evangelici americani, Trump è l’uomo della Provvidenza, inviato per combattere il Male…In effetti ha pacificato le  Coree e gioca di fioretto con la Cina, alternando la guerra economica agli accordi e alle strette di mano.

Fra le misure allo studio, c’è il taglio temporaneo delle imposte sul reddito da lavoro dipendente, ma si valuta anche una revisione dei dazi imposti da Trump contro la Cina. La notizia è stata anticipata dal Washington Post (un mea culpa, dopo che Trump l’ha, ha finalmente querelato gli artefici dell’impeachment di Nixon e di quello ‘tentato invano’ contro di lui) e riportata dai media americani. Le discussioni sul pacchetto di riforme sarebbero a uno stadio iniziale e comprenderebbero anche altri tagli fiscali. Anche se la Casa Bianca in una nota ha smentito parzialmente l’indiscrezione, precisando che al momento questa seconda proposta non è presa in considerazione “attivamente”.

Secondo l’ipotesi allo studio si tratterebbe di un taglio temporaneo del carico fiscale sugli stipendi di milioni di americani per dare una scossa ai consumi e arrestare il rallentamento dell’economia. La misura allo studio, che è ancora in una fase iniziale, riguarderebbe la ‘payroll tax’: la tassa federale sulle buste paga, utilizzata per finanziare i programmi di assistenza sanitaria e previdenziali Medicare e Social Security. Al momento i lavoratori dipendenti pagano una percentuale di payroll tax del 6,2% sui primi 132.900 dollari di reddito, e i datori di lavoro pagano a loro volta un altro 6,2% di imposta sulla busta paga. Una misura che impatterebbe direttamente sui redditi di milioni di famiglie americane.

Classe media nel mirino degli aiuti

I consiglieri economici del presidente Trump, preoccupati dal rischio di una nuova frenata della crescita, stanno studiando una proposta da presentare al Congresso per il taglio delle tasse sul reddito dipendente, con l’obiettivo di sostenere la classe media. L’amministrazione Trump, come si ricorderà, ha già varato una riforma fiscale per la riduzione del reddito delle società che ha ridotto la tassazione alle aziende dal 35% al 21%. Una riforma che ha spinto la Corporate America già da due anni. Secondo molti osservatori unica vera decisione ‘game changer‘ (punto di svolta, cambio di strategia, ndr) da parte di Trump che ha inciso sulla crescita dell’economia della prima potenza mondiale. Restano relativamente alte invece le tasse sulla classe media. Su questo lavora il presidente che, già mesi fa, aveva lanciato l’idea di ridurre la tassazione per i lavoratori con una ricaduta positiva anche sulla classe media. Contro di essa si muove – com’è noto – a livello planetario – una sorta di …maleficio.

Un libro bianco è in preparazione per mandare in porto la proposta di taglio delle imposte sul reddito legate alla payroll tax. Vengono adottate misure per lasciare più soldi negli stipendi dei lavoratori dipendenti e stimolare la spesa per i consumi.

Il primo giornale a parlare di questo pacchetto di tagli fiscali sui lavoratori allo studio da parte della Casa Bianca è stato il Washington Post. Fonti dell’amministrazione hanno confermato l’esistenza del libro bianco, precisando che ci sono sul tavolo anche ‘altri tagli fiscali’, proposti ma non ancora precisati. Il taglio delle imposte sul reddito in programma alla Casa Bianca dovrà essere approvato dal Congresso.

Il peso della ‘trade war’ sui consumi con la Cina sta per essere rivisto. Trump in persona si starebbe convincendo dell’opportunità di rivedere alcuni dazi imposti alla Cina, sempre nell’ottica di non far pesare la guerra commerciale ai consumatori americani. Trump nel fine settimana ha cenato con il Ceo (Chief Executive Officer, l’equivalente di AD e di MD, amministratore delegato)       di Apple Tim Cook. È il secondo anno che incontra durante l’estate il numero uno del colosso fondato da Steve Jobs… Trump ha compreso le ragioni e i timori di Cook riguardo alle ripercussioni negative per i consumatori americani di un’ondata di dazi per altri 300 miliardi di dollari sull’ultima tranche di prodotti cinesi non tassati finora, tra cui elettronica di consumo e sneaker (scarpe sportive e da passeggio). E infatti il presidente ha deciso di rimandare l’aumento dei dazi che avrebbe pesato su prodotti americani realizzati in Cina come gli i Phone e le Nike. Una misura che avrebbe favorito alla fine i concorrenti di Apple, come Samsung e Huawei gli ha spiegato Cook. E che avrebbe finito anche per penalizzare i risultati dei consumi più  per le aziende americane.

Mille dollari per ogni americano’ è la definizione popolare dl provvedimento.

La Casa Bianca,con la rielezione di Trump, può tornare ad essere un riferimento per la pace e il progresso nel mondo. Come si era sperato al tempo della ricostruzione.

La Casa Bianca, con la rielezione di Trump, può tornare ad essere un riferimento per la pace e il progresso nel mondo. Così come si era sperato al tempo della ricostruzione. Il piano Marshall fu adottato al fine intimo di governare il mondo. Invece si risolse in ciò che aveva dichiarato di essere: un aiuto alla ripresa mondiale. Era stato anche un ‘mea culpa’ dopo lo scempio Hiroshima e Nagasaki, ma la vera idea era di controllare la finanzia mondiale dagli Usa…

Secondo una ricerca appena pubblicata di JPMorgan Chase, i dazi già decisi da Trump contro la Cina su 250 miliardi di prodotti cinesi hanno portato indirettamente una tassa annuale per ogni americano proprietario di casa di 600 dollari in termini di aumento di costi sull’import. Con l’ultima tranche di dazi sui 300 miliardi restanti la tassa sarebbe salita a 1000 dollari annui per ogni americano.

Gli economisti vedono una recessione nel 2021. I segnali di recessione in arrivo negli Usa sono evidenti. A partire dalla inversione del rendimento dei titoli di stato americani della scorsa settimana. Al quale si aggiunge la frenata del settore manifatturiero globale già causata dalla guerra commerciale Usa-Cina.

Il governo Trump ha pensato anche alla borsa… Tra le altre misure allo studio da parte della Casa Bianca ce n’è anche un’altra anticipata da Larry Kudlow, direttore del National Economic Council della Casa Bianca, che riguarda più da vicino i mercati finanziari per gli investitori per pagare meno tasse sugli utili in caso di vendite di investimenti.

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Se Trump, come è probabile, andrà avanti con la sua idea di ridurre le tasse alla classe media – un cavallo di battaglia di solito democratico non molto popolare tra i repubblicani, solitamente più attenti al rigore di bilancio e alla limitazione della spesa pubblica – oltre ad allontanare i venti di recessione, metterà un’ulteriore ipoteca alla sua rielezione nel 2020.

Sia Trump, sia i suoi collaboratori tuttavia continuano a spingere sulla Fed (federal reserve, ndr) per il ‘quantitaive easing’.Ciò affinché vengano tagliati velocemente e ancora di più i tassi monetari e per misure di stimolo per immettere denaro nell’economia.

“La nostra economia – ha twittato Trump – è molto forte nonostante la devastante mancanza di visione di Jay Powell e della Fed”.

I tassi Fed – scrive Trumpandrebbero ridotti di almeno 100 punti base in breve tempo, con forse anche alcune misure di quantitative easing. Se ciò avvenisse la nostra economia potrebbe andare meglio, e anche l’economia mondiale ne trarrebbe giovamento”.

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Ecco come Trump affronta il problema del deficit. Il taglio della payroll tax è una misura che diversi democratici propongono perché va a favore della classe media dei lavoratori dipendenti. Trump probabilmente non potrà non trovare il sostegno nell’opposizione al suo piano di tagli fiscali sul reddito al Congresso, dove i democratici hanno la maggioranza. Il problema successivo sarà, nel medio lungo termine, su come mettere a posto i conti sul bilancio federale. Considerando i livelli record del deficit pubblico raggiunti con questa amministrazione. Secondo gli ultimi dati del Dipartimento al Tesoro a giugno, il deficit federale è salito del 27% per l’anno fiscale 2019, in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un problema che la Casa Bianca si ritroverà ad affrontare. Trump ne riparlerà dopo le elezioni.

Tornando alla realtà italiana ed europea gravato la società con una serie di misure contro la classe media, creando più apparati di controllo che organi i sostegno alla vita sociale ed economica. Mancano oggi o sono carenti: informazione, trasparenza, sanità, libertà di autonoma iniziativa. Quasi quest’ultima – sul terreno antropologico –  fosse un’offesa alla comunità civile, anziché un suo punto di forza…

Quanto alla ‘dittatura di fatto‘ in cui viviamo, pare che, in tempi di coronavirus, la polizia possa ‘fermaci’ per strada per chiederci che cosa facciamo …fuori di casa. Quale sia, cioè il motivo per il quale…abbiamo messo piede fuori dall’uscio. Durate il fascismo la polizia poteva farlo con i giovani in strada in orario di lavoro: sic!

Germano Scargiali

(Dati e notizie tecniche sono assunte da IlSole24Ore)

Nota

Diamo per certa la rielezione di Donald Trump, così come facemmo su palermoparla.news alla vigilia della prima elezione, quando la mainstream mediatica tirava la volata a Hillary Clinton dando per certo il…risultato contrario. Trump stravinse: è significativo sulla ‘colorazione’ della mainstream a favore di grandi poteri, quelli che Trump definì senza esitazioni come ‘il fango di Washington‘. Della buffonesca campagna elettorale anti Trump iniziata da tempo – una vera grottesca contro danza –  contiamo di scrivere prossimamente.

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