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Palermo al tempo del coronavirus

Siamo al Quo vadis! Dove vai? 'A Mondello e a Montepellegrino a prendere aria buona': niente cura i palermitani meglio di Palermo. Fra le scempiaggini del governo, imporre le stesse regole indipendentemente dai vari territori... Ma in tanti 'ci credono' fermamente. Anzi: Guai... Attendono le regole come una manna dal cielo. Un male da sopportare senza discutere, quasi un bene. Ci voleva! Italiani brava gente. Ma sul serio, non come alludeva malignamente quel film anni '50. Ma perché non coltivare comportamenti corretti nel vivere d'ogni giorno e ...regalare, invece, tanto lassismo? Il cosiddetto e pernicioso relativismo etico imperante? Un po' di approfondimento, invece delle 'troppo amate' regole?

Se la Sicilia – già secondo Goethe – è l’essenza dell’Italia, Palermo è l’essenza del mondo. Il provincialismo è la sua peggior malattia? Altro che Covid 19! Ma tutto il mondo è provincia. I peccati di Peyton Place si commettono ovunque e le Madame Bovary non mancano da nessuna parte…

Ma ‘vogliate leggere’ con attenzione quanto ora scriviamo. Lo fanno, di solito, veramente in tanti e li ringraziamo, anche un po’ stupiti…

Crediamo di dimostrare in poche parole come ci troviamo – almeno in parte – nel pieno di una finzione, un’esagerazione, sulla quale taluni certamente speculano, altri, addirittura, gioiscono, altri la prendono come un diversivo nella piattezza del  ‘tutto concesso’ del mondo in cui viviamo, alto è, infatti,il grado di soddisfazione medio dei bisogni primari ed anche secondari e terziari… Sul piano morale, infine, soccorre il …relativismo etico, un grave errore morale, figlio del consumismo ad oltranza, un male sia del capitalismo che del materialismo storico…

Volete, forse, dire che ‘questa della mascherina’ in città non sia anche una generale ‘iucata‘?

Andiamo con ordine. E’ facile riflettere che, se fosse vera la necessità di andare in giro in mascherina, ciò sarebbe da anni necessario per guardarsi non solo dalla comune influenza stagionale (un genus alla quale il coronavirus appartiene in modo sacrosanto) ma ben di più per guardarsi dall’Aids e dall’Ebola. Queste sono le ‘vere pesti‘ dei ‘nostri tempi‘, ben più perniciose di questa influenza, per virulenta che sia… Invece, ilfurore profilattico‘ dei governi e dei media si scatena solo adesso!

Ci pensino in tempi di pace‘ a moltiplicare ospedali e attrezzature, medici e infermieri e metterli all’opera. Tutto è carente. A Palermo nel dopoguerra non è stato costruito un solo vero ospedale‘.

Oggi il governo afferma di preoccuparsi ‘da matti’ della nostra salute. Ma da quando in qua? Oggi si scopre che l’assistenza sanitaria ‘migliore del mondo’ faceva a acqua da tutte le parti già prima del coronavirus… Ciò che è vero e certo è che seminando il panico si rallenterà, forse, il diffondersi del temuto ‘morbo‘, ma si provoca un danno immenso al sistema!

Coronavirus? Mao ogni autunno arriva un coronavirus! Non l’aveano mai chiamato così. Ora è …coronavirus a tutti gli effetti. Quasi fosse divenuto un titolo nobiliare dell’influenza di quest’anno. I morti! Ma quanti erano esattamente i morti negli stessi mesi degli anni scorsi. Quale la media annua degli ultimi decenni? Ci fate caso che non la comunicano?

Se una persona intelligente e di grande cultura come Vittorio Sgarbi, strilla in parlamento che questo morbo è una menzogna costruita ad arte, una certa ragione …ci sarà! Quanto meno sarà vero che l’abbiano ingigantito!

E’ certissimo, come abbiamo scritto che c’è chi gongola per il male che il tutto sta comportando: i tanti che nella macro e micro realtà ‘giocano la partita’ per arrestare la crescita. Esattamente da quando si affermò il miracolo economico e poi il boom. Ma se ne capirono, anche. i meccanismi. Niente di peggio: in regime di autentica libertà di mercato, lasciando libere le piccole iniziative, si ‘rischia’ che esse divengano grandi e ‘trascinino’ il mondo verso un pluralismo che è l’opposto di ciò che vuole chi costruisce monopoli!

Un fenomeno che – con la tecnologia di oggi, ma già basterebbe l’elettronica – dovrebbe deflagrare e far arricchire il mondo in modo ancor più esponenziale di quello che avvenne dal 1960 al 1990 più o meno. Ma già negli anni attorno al 1936. Dagli anni 1970 o poco prima (1968) è chiaramente visibile una spirale, come una vite senza fine, il cui fine è ‘la non crescita‘, che (come abbiamo spiegato altrove) sul piano sociale equivale alla recessione, innescata in occidente (specie in Italia, madre del boom) dall’Urss prima della sua caduta rovinosa e proseguita dalle grandi lobby finanziarie, dalle oligarchi bancarie e appoggiata dagli stessi notabilati di provincia… Gente che giocherebbe una inquina al Lotto solo se conoscessero in anticipo tutti e cinque i numeriche saranno estratti.

Il fenomeno coronavirus sta già provocando danni a catena, prima ancora dei suoi effetti intesi tecnicamente come …danni al meccanismo economico. Che, diciamolo, saranno gravissimi e si ripercuoteranno ‘su tutti’ tranne i soliti marpioni. Altro che pandemia!. Si pensi che negli ospedali,impegnati con il Covid 19 stanno letteralmente sospendendo le cure curricolari ai malati anche gravi e agli anziani. Ciò con la logica de ‘il vecchietto dove lo metto‘ di ‘Modugnana’ memoria: in un mondo in cui, fra cose e persone, ha valore solo ciò che sia ‘spendibile’ e nella misura in cui lo sia, è logico che, rischi di non trovar posto neppure nell’aldilà!

Tutto è consumo. Tutte le cure sono uguali, ma – direbbe Orwell – curare dal coronavirus è cura ‘più uguale ‘ delle altre. Perché è di moda, hanno fatto s’ che sia …il ‘suo momento’.

Anche la terminologia mediatica, Tv in testa, è catastrofista: “…in tutto il mondo è emergenza totale!” Ma suvvia: andiamo….!

Così, tornando a Palermo, si rischia di portare la mascherina anche in casa, di non baciarsi fra marito e moglie, ma tanto meno fra ‘ziti’ nel modo giusto… In via del Fante capita di vedere passare motociclisti in mascherina, pur in queste giornate caratterizzate da pieno sole e brezza di mare. Ah, se rinascessero Pasteur e Fleming o Albert Buce Sabin! Farebbero come Carlo Marx che, prima di morire ebbe il tempo di affermare: “una cosa è certa, io non sono marxista!

Ma le ossa di Pasteur, Fleming e Sabin si sono letteralmente rivoltate nella tomba stamane, quando un drappello di vigili urbani, sbarrando a metà la via Montalbo con la ‘Punto’, con le luci intermittenti  che lampeggiavano ininterrottamente come per un fatto di sangue, ha imposto ai fruttivendoli di vendere la loro mercanzia non fuori dalla soglia, ma dentro la bottega (chi ce l’aveva…): un grosso passo verso contati più stretti fra potenziali untori e contagiati! Non minore possibilità di contagio, ma di più. Orrore! Un modo per fare esercizio di potere. Ovvero per… far vedere che il Comune fa qualcosa‘. Siamo al famoso ‘qualcosa ha fatto’. Ottima, però, fra questo ‘qualcosa’, la decisione di ripulire, ‘sanificare’ il Capo e Ballarò dalla cronica sporcizia e dalla generica mancanza d’igiene: del tutto irrilevante ai fini della diffusione del rischio di contagio in corso!

Evitiamo di commentare altro. La psicosi è totale. Il governo ce l’ha fatta: è morale essere ridicoli! E’ cogente, come sempre, essere ignoranti! Non conoscere, in questo caso, l’abc dei termini di un possibile contagio! E’ ciò che vuole ‘il potere‘! E’ evidente…

Ancora una volta – perché ce n’è bisogno – esortiamo gli amici a ‘ragionare’ a ricordare i sani insegnamenti del liceo. Ma delle medie e delle elementari. Qualcosa di quelle che predicano informatori come Piero Angela

No: chiudetevi in casa! Eccoli, siamo noi,  gli untori del 2000, quei colpevoli per ineducazione e mentalità, che uccidono le “caretta – caretta” buttando in mare la carta delle caramelle. Quelli con i figli che fanno i bulli le vittime, sperimentando da giovani la logica della mafia. Se i figli non faranno né i bulli, né le vittime la mafia sarà sconfitta alla prossima generazione. Mah! Sarà…

Ma fatevi una passeggiata all’aria! Non state in casa! Ma fuori dall’abitato, per non passare nell strade in cui il sistema la scia marcire la monnezza! Ma dai! La colpa è sempre nostra che produciamo quella monnezza! Riciclarla, dovremmo!

Andate a Mondello a respirare aria di mare. Fa bene! No, riecco la ‘nostra’ Palermo: è stato multato chi prendeva il sole sul famoso arenile. A casa! Tutti a casa! Chiusi dobbiamo stare! L’ha detto anche Conte…

Sbirro fu chi li multò e chi li mandò a Mondello! Ma i palermitani, quando non sono ‘fuorilegge’ sono mediamente più sbirri del governo, più sbirri degli sbirri. Inventano divieti su divieti. Oppressi da anni da governi tiranni, non resta loro che questa masochistica goduria… L’idea prevalente è: “devi giustificare se sei in giro, devi giustificare bene se no è reato. Poi ti ricontrollano! E poi lì come una mannaia: “la legge non ammette ignoranza!” Lo sanno e lo dicono i più ignoranti. E’ una massima ragionevole come tutte le leggi. Non è ‘vera’ in ogni e qualunque caso, ma anche questo …non lo sanno.

Conclusione: l’Europa, il governo e il sindaco adesso ci vogliono salvare? Ma perché quando non c’è il coronavirus ci vogliono morti!

Ha ragione l’economista Stiglitz (vedi articolo di ieri): non tutti i coronavirus vengono per nuocere

Scaramacai

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