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Musumeci fuori dai denti: Roma matrigna, l’UE cinica lobby

Nello Musumeci si è prodotto in un'invettiva. Singolare la contemporaneità con il discorso di Trump contro le lobby di Washington. Ph. ANSA/MIKE PALAZZOTTO

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha rivolto un categorico J’accuse al governo di Roma e all’Europa.

Roma ha appena inviato mascherine smaccatamente taroccate, l’Europa non sarebbe, secondo il Governatore, meno matrigna: ‘una lobby cinica ed egoista’.

“Da Roma – questa la prima accusa di Nello Musumeci nel  corso di un’intervista a La7 – inviate dalla Protezione civile come mascherine è arrivato …un ‘panno’ che di solito si usa con un po’ di detersivo per pulire un tavolo. Non può essere una mascherina, non si può andare in guerra con le fionde. Non è possibile: “Mi chiamano i sindaci, i medici – ha aggiunto Musumeci – che chiedono le mascherine, non sanno che le aspettiamo da Roma. Non vorrei polemizzare, ma siamo arrivati a un punto di non ritorno… Sappiamo che si tratta di una epidemia unica, estremamente pericoloso. Una guerra contro un un nemico incredibilmente insidioso e che occorrevano decisioni chiare provvedimenti straordinari”.

“Ai primi di marzo – ha aggiunto il Governatore – bisognava requisire le aziende con una precisa disposizione. …’Voi da domani produrrete questo tipo di prodotto’. Quando si è in guerra si fa così, non si cerca il mercato… La quinta o sesta forza economica del mondo non può pensare di partecipare a una gara internazionale per le mascherine e poi fare arrivare questi ‘panni’!”.

È la stessa farsa che si è prodotta in Lombardia.

Sulla produzione di Dpi (Dispositivi di protezione individuale, ndr) in Sicilia Musumeci ha affermato: “Mi chiamano i sindaci, i medici che chiedono le mascherine… Non sanno che le aspettiamo da Roma. Non voglio polemizzare, ma siamo arrivati a un punto di non ritorno”.

Sappiamo bene come siamo di fronte ad una epidemia unica, estremamente pericolosa. Una guerra contro un nemico tanto insidioso contro il quale sarebbe ro state necessarie decisioni chiare, provvedimenti straordinari…

“Ai primi di marzo – ha aggiunto il Governatore – bisognava requisire le aziende e dire: voi da domani produrrete questo tipo di prodotto”. Si fa così quando si è in guerra, non si cerca il mercato, Consip, la gara… Sulla produzione di Dpi in Sicilia ha detto “Abbiamo fatto appello – ha proseguito Musumeci – ad alcune aziende affinché possano convertire la produzione e dedicarsi ai camici monouso, alle mascherine. Qualcuno sembra avere già disposto. Ieri sera, in giunta, abbiamo deliberato alcuni milioni di euro”.

Interrogato sul ruolo salvifico che, secondo alcuni, avrebbe svolto l’Europa, Musumeci ha rincarato la dose…

“l’Europa – ha precisato il governatore – non c’è, è cinica, si gira dall’altra parte, è individualista, è egoista. Questa avrebbe potuto essere una grande occasione per l’Europa per dimostrare di essere un’idea prima ancora che una lobby. Ma purtroppo ha dimostrato di essere ancora lobby e non Idea. Questa è la verità purtroppo”.

“Auspico – questo l’appello conclusivo di Musumeci – che anche questo mio  chiaro discorso serva a svegliare chi si occupa operativamente della salute degli italiani, dei siciliani, ancora discretamente coinvolti, ma che potrebbero esserlo a breve molto di più. Dei medici e di tutti gli operatori sanitari e di chi tutti coloro che restano generosamente in servizio per garantire i servizi essenziali in questa serrata generale nazionale!”

“…Abbiamo fatto appello ad alcune aziende – ha infine comunicato poi il Presidente – affinché possano convertire la produzione e dedicarsi ai camici monouso, alle mascherine. Qualcuno sembra avere già disposto. Ieri sera, in giunta, abbiamo deliberato alcuni milioni di euro”.

(Parole testuali estrapolate e riordinate da Germano Scargiali)

Nota

Forse è un caso ma quest’invettiva di Musumeci coincide quasi con quella di Trump contro il ‘Nuovo ordine‘, da lui già indicato prima dell’elezione come ‘il fango di Washington‘.

Finalmente, ecco due uomini politici che, ciascuno al suo livello, sono capaci di prendere il timone e virare di netto. Non se n’erano mai visti nel dopoguerra. Speriamo che non debbano pagare per ciò che tentano di fare. La guerra è certamente lunga. Il nemico‘, come precisò Giovanni Falcone, è molto forte e molto astuto… 

(Clicca Donald Trump in ‘ricerca’ e vedi il nostro articolo e le analogie nel suo discorso contro le lobby. Le gravi accuse del Tycoon – apparse sui social in incontestabile streaming dalla sua viva voce – non trovano eco sui media…).

Nota

In queste settimane Musumeci ha interdetto l’ormeggio a Messina di una Ong carica di migranti potenzialmente infetti. Il governo italiano gli ha negato ogni appoggio, anzi gli ha ordinato di desistere. Il peggio è che la stampa isolana non lo ha per nulla difeso. Anzi ha steso un velo di silenzio sul ‘diniego’.  In ogni caso, Musumeci è il primo presidente siciliano che, invece di comportarsi da ‘viceré’ (vedi Federico D Roberto) è capace di dire dei ‘no’ chiari a Roma e all’Europa. Si dirà che sono dei ‘no’ formali, ma  già mettono con chiarezza in luce la sostanziale avversione che dall’alto piove sulla Sicilia. La posizione dell’Isola in un Mediterraneo che presto conoscerà un chiaro sviluppo la rende più che mai appetibile. Un vero ‘boccone’ prelibato. Il ‘cruccio’ dei massimi poteri è: ‘come guadagnarci?’ o ‘come impossessarsene’? Ciò provoca,purtroppo, un accanirsi contro possibili chance di attuale sviluppo della Sicilia che certamente è in ritardo sul resto del cosiddetto ‘Occidente’ di cui certamente fa, comunque, parte. Il ruolo frontaliero con l’Africa che tarda ad evolversi, ma ‘lo farà’ impone altri pesi per questa regione circondata dal mare, cioè perfettamente individuata. A fronte di tali gravami non esiste alcuna forma di aiuto, né da parte di Roma, né di Bruxelles. Piuttosto l’UE cerca di ostacolare ,addirittura, di vietare diretti ‘accordi frontalieri’ con le altre regioni interessate allo sviluppo del Mediterraneo meridionale. Paradossalmente i trattati istitutivi dell’UE (Lisbona,Barcellona…) prevedevano l’esatto contrario. Era stato addirittura istituito un organo comune rappresentativo delle ‘regioni’, indipendente dai rispettivi stati sovrani. (G.S.)

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