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Il Male e il Bene in tempi di pandemia

Una colorita rappresentazione: Gesù lotta contro il diavolo. No, il Male non è volontà di Dio.

Il Male si presenta oggi sotto forma di un mostro: il Covid-19, Corona virus disease 2019.

E’ da non condividere l’opinione – pur diffusa – che la malattia sia un’espressione della volontà di Dio.

Andando dritto al nocciolo della questione – senza passare per le cause e i precedenti di tale errore nella storia del pensiero – Dio è il primo e maggiore nemico del Male. Il male non è nella sua volontà, che, invece, è bene.

Ricordiamo che le manifestazioni del male vedono al centro l’umanità, o meglio, l’individuo e il suo comportamento. Si tratta del peccato, dell’ignoranza e dell’errore. Le altre manifestazioni del male sono ‘obiettive’: fanno parte della natura. Sono la malattia e la catastrofe.

Il Male – secondo l’accreditata dottrina teologica che condividiamo –  è il ‘limite negativo’ che Dio si propone di superare con la Creazione. Dal momento in cui dota l’umanità della conoscenza, della intelligenza, della coscienza e e del ricordo, la gratifica del compito ‘eroico’ di partecipare alla lotta contro il male avendo come obiettivo la sua sconfitta. E’ evidente come l’umanità combatta questa difficile battaglia con ogni mezzo a propria disposizione. Contro ciascuna delle manifestazioni del male ha ‘organizzato’ un rimedio. Di ciascun rimedio ha fatto una vera e propria istituzione: contro il peccato ha opposto la religione e la fede, contro l’ignoranza e l’errore (sono 2 cose distinte)  ha opposto la cultura, contro la catastrofe una serie di rimedi e previdenze, ma anche veri e proprie ‘espedienti’.

Contro un male come l’epidemia o pandemia, l’umanità sta reagendo portando avanti tutti i rimedi maturati attraverso la scienza e la coscienza.Ed è evidente come in tutte e due tali ‘abilità, abbia compiuto progressi lenti ma in arrestabili nel corso della ‘storia’. 

La scienziata Bertell (vedi articolo precedente sull’inquinamento) parla opportunamente della creazione come dono. Non c’è dubbio che, se il creato è un dono, più grande è il dono della conoscenza di cui è stata gratificata l’umanità. Ben maggiore è – a sua volta –  il valore di quel dono, visto che è stato attribuito a chi può conoscerlo ed apprezzarlo.

Pulcinella contro il male: scetateve c'a vita è bella, c'a vita è doce. Iamme 'n coppe iamme...

Pulcinella si esibisce contro il male presente a Napoli: scetateve c’a vita è bella, c’a vita è doce. Iamme ‘n coppe iamme…

Per altro verso potrebbe dirsi che il più grande dono attribuito al creato è che sia stata inserita in esso un’intelligenza in grado di conoscerlo. Ne consegue che l’umanità ha certamente un ruolo, un compito da svolgere nel creato.

E’ appena il caso di aggiungere come sia assolutamente improbabile che l’umanità possa concretamente nuocere al creato, inteso come cosmo. Cioè come ‘creato privo dell’intelligenza umana’ che – intendiamoci – fa parte anch’essa del cosmo (o no?).

Se il creatore, dopo aver creato un cosmo incapace di conoscere se stesso avesse inserito un’intelligenza ‘sbagliata’, significherebbe che sia caduto in errore solo nel creare il meglio in cui si è prodotto. Sarebbe un paradosso, anzi è assurdo… 

La conoscenza, la ragione e il ricordo, di cui è dotato l’individuo umano, rappresentano il massimo plafond compiuto dal creatore… Forse, diciamo orse, è il caso di esserne degni.

Germano Scargiali

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Nota 

Il Male non è mai volontà di Dio. La sola eccezione è la punizione dell’inferno. e si può supporre che una punizione ai peccatori avvenga già su questa terra. In parte tale punizione  è insita – del resto – nella dinamica della vita. Ma la punizione è sempre individuale.Tutta la morale cristiana si racchiude nel comportamento dell’individuo: in paradiso o in inferno si va da soli, non per gruppo sociale. Il bene della società civile è solo conseguenza della maturazione della morale individuale.

L’eccezione biblica riguarda la distruzione di Sodoma e Gomorra. Ma Dio salva Lot e la sua famiglia,  la sola famiglia che non avesse peccato.

Nella fisiologia della storia il Dio di Abramo – cioè …il nostro – è un ‘Deus Otiosus‘, cioè un Dio che rimane estraneo ai fatti del cosmo, intervenendo solo eccezionalmente con il miracolo. E’ il mondo che deve vincere la battaglia contro il Male con un aiuto che interviene solo in caso di particolari performance di fede: “…La tua fede ti ha salvato!” Così afferma più volte Gesù nei confronti dei miracolati.

Un’eccezione è la resurrezione di Lazzaro. Ma in quella occasione – a parte che Gesù conosceva la bontà di Lazzaro – Gesù, come anche nelle Nozze di Cana, vuole probabilmente sottolineare il valore dell’amicizia.

Nota 2

Parla a Rai 1 – mentre scriviamo –  una giovanissima pseudo scienziata, presentata come un’esperta del clima è delle sue conseguenze.

Sostiene che anche il Covid 19 sia conseguenza del surriscaldamento del pianeta: condizioni di maggiore temperatura e umidità (tutti da provare, specie la seconda) provocherebbero una proliferazione del Virus.

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Se il clima stesse cambiando, la Sicilia sarebbe veramente un’isola felice. Un angolo di Paradiso in terra… Perché non vi si nota alcun sintomo dei supposti mutamenti climatici. Un paradosso: anziché più umidità, il problema da risolvere resta quello della siccità…

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E’ ovvio il ‘sofisma’ contenuto nel ‘ragionamento della scienziata‘: se l’umidità e il calore fossero decisivi per il diffondersi delle malattie, dovrebbe darsi che che le epidemie virali – tanto più quelle batteriche – si diffondano maggiormente nelle zone tropicali. Ciò significherebbe che le zone tropicali dovrebbero essere, dopo tanti millenni, disabitate per estinzione di uomini e animali.

Lapiù bella è l’idea che anche i terremoti siano dovuti all’aumenti di 1 grado della temperatura terrestre negli ultimi 100 anni.

E’ chiarissimo che c’è chi ha interesse ad alimentare l’idea del ‘tragico’ problema del clima.

Come è evidente che vi sia chi ha interesse alla gravità della pandemia in corso. E che sia più lunga e più grave possibile…

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