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TEN-T programma trasporti: dove l’UE pensa in grande

La rete stradale in via di perfezionamento e costruzione in Europa. Come si vede si estende all'Africa e, certamente, all'Asia (Far East). Gli assi cartesiani sono il N.1 (di cui è parte la Berlino - Palermo) che percorre Europa ed Africa fino a Cape Town e lase trasversale (di cui fa parte la Tav che va da Lisbona a Pechino. Scusate se è poco. Tutte le polemiche lasciano il cosiddetto 'tempo che trovano'. Questo programma andrà avanti. Per l'esattezza: tutto 'avverrà'. Non è che la risposta a ciò che la storia e la geografia richiedono. Due 'piccoli' cerchi segnano i punti nevralgici di ingresso in Sicilia: il Ponte sullo stretto e il tunnel sottomarino verso Tunisi). Saranno due moderne meraviglie del mondo. La Sicilia non vine più 'saltata' ma è al centro dei traffici e viene percorsa e servita. Pe questo - velocizzare il programma - occorrerebbe 'marciare'.

Una notifica facebook (viva i social!) da parte del caro amico Claudio Fogazza, che non vedo da un po’, ci riporta ad un argomento che abbiamo più volte trattato: l’importanza delle vie di comunicazione e dei trasporti, ben rappresentata dal Programma TEN-T (Trans Europe Network Transport). Una delle poche buone iniziative dell’UE – che non a caso (vi sono certamente forze avverse al progresso) procede con difficoltà, fra assurde contestazioni (vedi i no Ponte e i no Tav), ma ‘procede’ – è di ‘mettere in rete‘ tutti i servizi nell’UE e verso l’esterno dell’UE (Asia e Africa). In questo caso i trasporti. Anche ritenere che le vie della seta – di cui Palermoparla tratta da prima del 2000) – si limitino ad aprire verso la Cina è limitativo.

L'Alta velocità, strumento di civiltà. I luoghi contano se servono per l'incontro fra gli uomini. L'Italia ha inventato nell'anteguerra gli elettrotreni /(ET 1, ET 2 , record mondiale sulla Milano Bologna negli anni '30) ed è all'avanguardia nella produzione mondiale. Il doppio binario su strada ferrata si è confermato il migliore e più economico sistema per le lunghe distanze. Un corridoio uniràla Scadinavia a Cape Town ed un altro Lisbona e Pechino.

L’Alta velocità, strumento di civiltà. I luoghi contano solo se servono per l’incontro fra gli uomini. L’Italia ha inventato nell’anteguerra gli elettrotreni (ET 1, ET 2 , record mondiale sulla Milano Bologna negli anni ’30) ed è all’avanguardia nella produzione dei più moderni. Il know how è ora richiesto dagli americani. Mentre i cinesi hanno acquistato quote di fabbriche italiane come la Alstom Italia. Il doppio binario  su strada ferrata  si è confermato il migliore e più economico sistema per le lunghe distanze. Un ‘corridoio’ unirà la Scandinavia a Cape Town ed un altro Lisbona e Pechino.

Sono la storia e la geografia, non le decisioni dei governi che stanno aprendo le nuove strade. Anzi le antiche strade: le storiche ‘carovaniere’ che percorrevano l’Asia e l’Africa verso il Mediterraneo, trasportando non solo seta ma spezie ed ogni merce (nei due sensi) ed anche persone. Oggi non più cammelli e cavalli, ma treni, gommato e navi. E’ relativa l’importanza degli aerei, perché le tonnellate da trasportare fanno numeri con molti, moltissimi zeri.

Il colmo è che del Programma TEN-T (Trans Europe Network transport, una delle poche iniziative buone dell’UE, questa …non ne parla. Dev’essere proprio il nostro giornalino online a dare notizia – come fa da tempo – del vasto programma in atto per la ‘messa in rete’ dei trasporti in Europa e verso tutto il mega continente euroafroasiatico? I trasporti sono la colonna portante dello sviluppo, sono ‘pane‘: sulla ‘lubrificata’ dinamica degli scambi è basata la ricchezza futura. Ce ne sarà tanta, forse troppa: questo è – semmai – anche un rischio. Quello vero. Naturalmente di natura morale. Riuscirà il costume corrente ?ad adattarsi ad un nuovo boom dalle proporzioni imprevedibili? Da qui il visibile sforzo di ‘organismi‘, certamente operanti a livello mondiale e locale, per ‘rallentare la crescita‘. Il timore dell’imprevisto è uno dei motivi di quell’azione di freno all’economia che è – senza dubbio – incorso dal 1970 ad oggi. L’altro motivo – forse il principale – è il rischio per i potentati finanziari di perdere ilprogettato controllo dell’economia mondiale‘.

Germano Scargiali

Containers cellula del trasporto moderno.

Containers cellula del trasporto moderno: sono i trasporti intermodali (mare, ferrovia, gommato). Solo così si muovono da un continente all’altro le miriadi di tonnellate di merci d’ogni genere necessarie alla vita moderna.Un’esistenza molto più ‘comoda’ di quelle passate. Addirittura inimmaginabile uno o due secoli fa…

Nota

Tutto il programma di messe in rete (TEN- T) si basa sul nuovo sistema ‘universale’ dei trasporti, basato sulla ‘intermodalità‘: i trasporti ‘intermodali‘ – lo ripetiamo – avvengono a mezzo container di due sole misure uguali in tutto il mondo. Dentro di essi la merce di piccolo ingombro viene ‘pallettizzata‘ (sistemata in pedane – pallets – in legno anch’esse a misura unica), mentre la merce più ingombrante (che rientra nelle proporzioni del container e non oltre) viene inserita o col sistema del collettame sciolto pezzo per pezzo). L’intermodalità si avvale di poter trasferire rapidamente i container fra nave a treno e gommato.

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