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Trump acquista navi da guerra in Italia

La Luigi Rizzo, una elle nuove fregate già in servizio nella flotta della Marina italiana. E' una "Fregata italiana classe Fremm (Carlo Bergamini): vista frontale con il torrione di comando e l'albero ESM in evidenza". Sembra anche risenta dell'Italian style. La forma delle fiancate (da sommergibile) evita che l'acqua, in tempesta, raggiunga il ponte di coperta. La marina italiana, a parte l'egregia cantieristica, è al top sotto il profilo sperimentale (ricerca) dal tempo della Prima guerra mondiale. Si è rafforzata durante il ventennio anteguerra ed è stabilmente all'avanguardia. La legge italiana vieta la vendita ad ogni possibile nazione nemica. Ma nel settore armi la trasgressione è dietro l'angolo...

Continuiamo a scrivere di storia contemporanea al contrario della main stream mediatica. Donald Trump è fra i diretti protagonisti di tale nostro ‘lavoro’, indirizzato come sempre a quella che Palermoparla ritiene la verità. A volte solo la più probabile. A proposito di Trump uomo di pace – siamo certi di quel che diciamo. Una fortuna per gli Stati uniti e per il mondo. Un presidente che sarà rieletto a pieni voti, in barba a George Soros ed ai suoi nemici americani (Soros aveva parlato di un anno magico in cui potremmo liberarci di Trump).

Trump e Melania. Grande presidente, grande moglie, grande amore per l'Italia. Trump mostra i muscoli ma non fa guerra. E' uomodi pace e cerca di riscattare la sconfitta di Obama in Siria e nel Mediterraneo, dove l'america ha perso la guerra e l'onore...

Trump e Melania. Grande presidente, grande moglie, grande amore per l’Italia. Trump mostra i muscoli ma non fa guerra. Eccellente uomo di pace , ama la trattativa e cerca di riscattare la sconfitta di Obama in Siria e nel Mediterraneo, dove l’America ha perso la guerra e l’onore. La grande stampa‘ gli è avversa perché appartiene al potere finanziario che Trump, da sovranista, cerca di limitare a dovere. Il Washington post, proprietà di Evelin Rothschild, è per paradosso da sempre schierato ‘a sinistra’: è l’alleanza tentata dai massimi poteri con un ipoteticoterzo stato‘ che viene comprato per ‘un boccone di pane’ a danno della borghesia da cui germoglia la concorrenza e nuove pericolose idee (e fatti) contro i monopoli assoluti. Per questo gli americani si apprestano a confermare D. Trump alla presidenza. Melania, già top model a Milano, veste all’italiana ed ha comunicato a ‘Tre Donald‘ (come lo chiama con affetto) molti gusti italiani e l’amore per la Penisola, tappa fondamentale della sua personale ‘favola moderna‘. 

Trump ama l’Italia e lo ha affermato non a caso, riferendosi al fatto che la sua bella moglie Melania è quasi italiana. Se è vero che è un decisionista, è stato lui ad aver appena acquistato dalla Fincantieri ben sette navi da guerra che renderanno al mega cantiere miliardi di dollari…

Non basta, di recente Trump (secondo la main stream un guerrafondaio) ha bloccato la nuova costruzione del sommergibile più grande e costoso del mondo ‘detto il sommergibile invisibile’ e quella  del bombardiere di V generazione F-35.

Come sempre un un coraggio al limite della temerarietà, stavolta nei confronti dei costruttori di armamenti americani. Lo stanziamento sospeso da Trump era stato voluto dal ‘pacifico’ Barack Obama…

Dopo l’accordo con i cantieri francesi, voluto dai transalpini, sembrava che questi dovessero esser preferiti per le unità da guerra, mentre la Fincantieri avrebbe fruito in prevalenza delle forniture di navi Ro-ro, navi mercantili, traghetti e unità da crociera, le più rinomate nel mondo.

Lo USS Zumwalt, fantascientifico sommergibile nucleare americano. Trump ha bloccato la costruzione di nuovi esemplari - troppo costosi - che Barack Obama aveva già commissionato....

Lo USS Zumwalt non è ‘altro’ che un gran cacciatorpediniere: ciascuna unità sarebbe costata da 1,5 miliardi iniziali a 4,2 miliardi. Barack Obama aveva già commissionato, D. Trump ne ha bloccato la costruzione. Ha commissionato, invece, le agili e moderne ‘fregate’ italiane in una flotta iniziale di sette. Ma la fornitura è destinata a proseguire.

Questa fornitura va un po’ contro corrente. Gli Usa hanno preferito la produzione italiana. Si tratta di sette fregate cui potranno seguirne altre destinate a rinfoltire la flotta della Marina degli Stati Uniti. E dire che nell’ultima guerra i cantieri Usa avevano sorpreso e stupito gli italo tedeschi – provvisti a loro volta di ottime marine –  per la velocità con cui mettevano in acqua nuove unità da guerra e sommergibili

Trattasi adesso di un modello moderno ma collaudato, già in servizio nella marina italiana (Fregata Rizzo). La nave fa parte del progetto FREMM, (dall’Italiano Fregate europee multi-missione o dal francese Frégates européennes multi-missions), è la sigla che identifica una nuova generazione di fregate, denominate in Francia classe Aquitaine ed in Italia classe Bergamini, frutto di un progetto congiunto tra Italia, tramite Orizzonte Sistemi Navali (Società di ingegneria navale, costituita da Fincantieri e da Finmeccanica, una unità da guerra che anche i consociati francesi costruiscono su progetto interamente italiano…

La Jeep con cui gli americani percorsero dalla Sicilia alle Alpi l'Italia sconfitta. Ora è italiana.

La Jeep con cui gli americani percorsero dalla Sicilia alle Alpi l’Italia sconfitta. Ora è italiana. Si riprogetta in Fiat assieme ad altre fuoristrada e ai suv. Italia e Germania bombardate, sulla spinta industriale anteguerra sono tornate, già negli anni ’50, entro 10 anni dalla dura sconfitta, due grandi potenze industriali. Non certo dal nulla…

Dopo la Jeep, l’auto per eccellenza con cui l’esercito alleato percorse trionfalmente la Penisola dopo sbarco ad Anzio e in Sicilia, un’altra rivincita morale dell’Italia allora sconfitta: una nazione che vive su un piccolo territorio senza materie prime ma con una grande capacità inventiva e lavorativa!

Volendo ironizzare, non sembra un caso che l’Italia dia all’estero delle fregate: non è certo la prima volta…

Ma Donald Trump dall’Italia accetta anche quelle.

Germano Scargiali

Nota

La Fincantieri, dopo che La Fiat è corsa in America al capezzale della Chrysler e del marchio Jeep, ha  delocalizzato la sua produzione acquistando anche un cantiere americano nel Visconsin. Da molti anni la Fiat ha anche acquistato la tedesca Magirus Deutz produttrice di autocarri (Tir) e altri mezzi pesanti, riunendola alla propria produzione con il marchio IVECO (Questo gigante industriale – tutto italiano – nasce il 1º gennaio 1975 dalla fusione di 5 diversi marchi: Fiat Veicoli Industriali (con sede a Torino, Italia), OM (Italia), Lancia Veicoli Speciali (Italia), Unic (Francia) e Magirus-Deutz (Germania) per impulso dell’ingegnere bresciano Bruno Beccaria, che ne è stato anche il primo AD).

Ce ne sono di attività industriali in Italia prima di arrivare all’immateriale -pur prezioso – patrimonio dell’Italian style, alla moda e allo stesso turismo. ‘Potremmo vivere solo di turismo‘: chiacchiere, è solo un discorso da caffè’. Gli italiani vivono già di ben altro. Anche. Ripetiamo ancora una volta: solo il bilancio dello Stato è passivo, la bilancia commerciale e quella dei pagamenti è stabilmente in attivo e senza cedimenti di sorta!

Nota 2

Oltre alla Luigi Rizzo altre due fregate gemelle in servizio in Italia sono la Carlo Bergammini, la Virgilio Fasan e la Carlo Margottini. Sono state costruite finora sia a Monfalcone che a Castellammare di Stabia.

L’unità capoclasse fu costruita nei Cantieri riuniti dell’Adriatico a Monfalcone. Lo scafo è stato impostato il 19 luglio 1959 e la nave varata il 16 giugno 1960 (anno delle gloriose Olimpiadi di Roma, a soli 15 anni dalla pesante sconfitta della Guerra) e completata il 23 giugno 1962. E’ stata in servizio nella Marina Militare Italiana sino al 1983 quando venne posta in disarmo.

L’eroica morte di Carlo Margottini nel 1940. Le ultime parole: “viva l’Italia”.

Una delle nuovissime Fregate porta il nome dell’Ammiraglio Carlo Margottini, medaglia d’oro al valor militare. Margottini aveva comandato una delle navi italiani che avevano conquistato Ibiza e Majorca durante la vittoriosa guerra di Spagna, sconfiggendo la difesa da parte delle navi sovietiche e spagnole. L’11 ottobre 1940, prese il mare con le unità della propria squadriglia impegnato in una ricerca notturna di una forza navale nemica segnalata nel canale di Sicilia, in un’azione coordinata e con le unità della I Squadriglia Torpediniere.

Nello scontro notturno che ne seguì, al largo di Capo Passero, la I Squadriglia Torpediniere e la XI Squadriglia Cacciatorpediniere attaccarono separatamente, in successione, e con maestria, l’incrociatore britannico Ajax. Il primo attacco fu portato dalle torpediniere, ma non ebbe successo e si concluse con l’affondamento delle torpediniere Airone ed Ariel; attaccarono poi i cacciatorpediniere della XI Squadriglia, trovando però il nemico già all’erta. Dopo l’avvistamento del nemico, avvenuto alle ore 01,40, l’Artigliere attaccò direttamente l’Ajax: mise in acqua le siluranti lanciando un siluro (che non andò a segno) e sparando due salve da 120 mm (che colpirono l’incrociatore, causando seri danni ad un cannone da 102mm, al radar ed alla bussola); venne però investito da numerosi colpi in rapida successione, che scatenarono un grave incendio a prua, misero fuori uso l’apparato motore e parte dell’armamento, ed uccisero o ferirono oltre metà dell’equipaggio. Carlo Margottini, colpito gravemente, dopo aver molto danneggiato la grande nave nemica, morì al suo posto di comando in plancia, continuando ad incitare al combattimento il suo equipaggio, finché spirò inneggiando all’Italia. Insieme a lui cadde anche il suo assistente di squadriglia, il Tenente di Vascello Corrado Del Greco. Entrambi vennero decorati alla memoria con Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Nota 3

Fateci caso, nessuno parla oggi di  Baššār al-Asad che in Siria ha sconfitto l’America e chi l’aiutava: Da solo e con l’aiuto di Putin, Assad ha salvato dall’Isis il suo popolo e la libertà di religione. Soprattutto quella dei cristiani, selvaggiamente perseguitati e spesso uccisi dagli estremisti islamici. Israele e la Turchia non esitarono ad appoggiare l’Isis per indebolire la progredita e colta Siria di Assad che – nel silenzio generale – è tornata al governo dei Siriani, già guidati da suo padre Hafiz al-Asad.

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