Hot Topics

Evadono i carcerati, porte aperte ai clandestini: sicurezza al palo

'Gran crociera' per i clandestini, stipati - comunque come bestie. E a Palermo a ditruggere gli interni dell'Ammiraglia Rafaele Rubattino...

Il governo Conte ha organizzato la più grande evasione di massa nella Storia della Repubblica italiana.

In soli venti giorni, per volontà criminale o idiozia non è ancora dato sapere, ottomila detenuti sono usciti di galera. Un’evasione di massa mascherata. Qualcosa mai avvenuto in Italia, ma neppure nella ‘permissiva’ storia della Repubblica. Che certo non è un storia gloriosa. Tra questi, quasi 400 erano boss più o meno importanti della Mafia e di altre organizzazioni criminali organizzate.

“Anni di lavoro, Falcone, Borsellino, Alberto dalla Chiesa e tantissimi altri assassinati, sofferenze atroci, pedinamenti, sacrifici, scorte, minacce, intimidazioni, poi finalmente la galera dura a vita, ma poi arriva un povero coglione e li libera tutti in 20 giorni”. (#RadioSavana)

Un governo che apre i porti non può che essere il governo preferito dalla mafia.

Nei mesi di marzo e aprile sono centinaia i detenuti mandati a casa per motivi di salute: coronavirus. Senza che il governo muovesse un dito, fino a che è scoppiato lo scandalo e allora hanno sostituito il capo del DAP. Ma non basterà.

E tra le centinaia ci sono 376  fra boss, narcotrafficanti e spacciatori. Nell’elenco figurano i nomi di boss del rango di Zagaria, Bonura, Iannazzo e Sudato, messi agli arresti domiciliari dai giudici per l’emergenza virus. Ma anche quelli di altri 372 oggi ex detenuti comunque legati alle cosche e operativi sul piano criminale, visto che nessuno di loro risulta essersi dissociato.

In particolre, l’ergastolano Antonino Sudato, detenuto nel reparto più rigido della cosiddetta Alta sicurezza, quella etichettata con il numero 1. Nessun domiciliare per l’Alta sicurezza 2, dove sono reclusi i terroristi. Tutti gli altri scarcerati erano nell’Alta sicurezza 3, il circuito che ospita l’esercito di mafie e gang della droga, 9.000 detenuti in totale.

Ovviamente, per raggiungere quest’obiettivo, non si doveva nominare un duro al DAP.

Non può essere un caso, a questo punto, che la nomina di Di Matteo sia saltata’, perché non gradito alla mafia. Questa versione è quasi ufficiale…

Sullatrattativa Stato-Mafia” è calato, frattanto, un silenzio inquietante. Ora una nuova pagina si aggiunge all’orrendo libro dal titolo “La Mafia che governa l’Italia”. Con Nino Di Matteo non ci sarebbero state le scarcerazioni dei mafiosi di questi giorni. Ma l’onorevole Martelli ha raccontato una situazione analoga che ebbe a verificare durante il suo mandato di Guardasigilli e che lui evitò con una direttiva del Ministero di Grazia e Giustizia: come dire che anche l’attuale Guardasigilli avrebbe potuto e dovuto intervenire in tal senso ma che Bonafede si è ben guardato dal fare.

Omen non omen: Bonafede? Mah! Meglio Speranza perché la salute in Italia è tale. Ma chi di speranza campa…

Sullatrattativa Stato-Mafia” è calato frattanto un silenzio inquietante. Ora una nuova pagina si aggiunge all’orrendo libro dal titolo “La Mafia che governa l’Italia”. Con Nino Di Matteo non ci sarebbero state le scarcerazioni dei mafiosi di questi giorni. Ma l’onorevole Martelli ha raccontato una situazione analoga che ebbe a verificare durante il suo mandato di Guardasigilli e che lui evitò con una direttiva del Ministero di Grazia e Giustizia: come dire che anche l’attuale Guardasigilli avrebbe potuto e DOVUTO intervenire in tal senso ma che si è ben guardato dal fare.

“Nomen non omen”: Bonafede, ma fino a che punto? Meglio Speranza: adattissimo. La salute in Italia è una speranza, ma, si sa, chi disperanza campa…

Scaramacai

________________

Nota

La carica dei clandestini

Adesso a preoccupare le procure antimafia è soprattutto il ritorno dei mafiosi nei loro territori. “Gli arresti domiciliari sono assolutamente inidonei per soggetti ad alta pericolosità” ribadiscono i pm della Dda di Palermo, ricordando che comunicano spesso anche dal carcere, figurarsi da casa. E per le forze dell’ordine scatta il superlavoro per controllare tutti i mafiosi ai domiciliari, per accertarsi che rispettino l’obbligo di non incontrare o telefonare a nessuno.

Un governo che apre i porti, del resto, non può che essere il governo della mafia.

Nello stesso periodo, infatti, un nuovo sbarco (il quarto in 24 ore) di clandestini a Lampedusa: 44 nordafricani avvistati in acque italiane. Una parte di loro è già stata trasferita in una struttura ricettiva a Ragusa. Altri 78 immigrati erano stati prelevati nelle scorse ore: il trasferimento in traghetto a Porto Empedocle era stato rimandato per forte vento e mare mosso…

Una parte di loro è già stata trasferita in una struttura ricettiva a Ragusa

Altri 78 immigrati erano stati prelevati nelle scorse ore: il trasferimento in traghetto a Porto Empedocle era stato rimandato per forte vento e mare mosso. Evidentemente non abbastanza da impedire gli sbarchi.

Ora, assieme agli altri, sono in quarantena di lusso. Altri 67 ieri su un gommone dalla Libia e 9 su un’altra barca. Totale: 198. Quanti ne arrivavano in un mese con Salvini. E non c’era nemmeno il coronavirus. Si uniranno agli altri 750 sbarcati nei giorni scorsi…

Frattanto, ‘si sono inventati’ un nuovo business sulla pelle degli italiani. Sale il numero di immigrati in quarantena a spese dei contribuenti. Un nuovo grande affare per i partiti di governo. Hanno finito la quarantena e sono in attesa di essere trasferiti in qualche hotel i 116 clandestini nell’hotspot di Lampedusa…

A questi dati si aggiunge la quarantena-crociera dei 183 cittadini stranieri a bordo della nave “Raffaele Rubattino” costantemente rifornita da terra di cibo e bevande e stabilmente alla fonda a un miglio al largo dal porto di Palermo, a fare, insomma, bella mostra di sé al centro del golfo cittadino.

Be the first to comment on "Evadono i carcerati, porte aperte ai clandestini: sicurezza al palo"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*