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Monta la controffensiva di Trump contro l’elezione di Biden

L'immagine della splendida coppia presidenziale illuminata dalla first lady che ama dichiaratamente l'Italia essendo vissuta a Milano da top model. Amore di cui ha 'contagiato' Trump. Melania si è impegnata in presenze 'da sola' per sostenere la campagna elettorale del marito. Ma pare che la componnte femminile sia stata molto influenzata dai democratici.

Erano 13, adesso sono almeno 17 gli Stati che si si sono affiancati al Texas nello straordinario caso contro la più grande frode elettorale nella storia degli Stati Uniti.

Dopo i forti dubbi a lungo nutriti ed espressi anche  col sarcasmo, ben pochi si sentirebbero di ‘giurare’ che Biden sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.

Donald Trump li ringrazia tutti con un tweet aperto da un entusiasta ”Wow!“.  Trump di persona dà la notizia il numero degli Stati che si sono raccolti attorno alla ‘causa’ che il Texas vuole portare davanti alla Corte Suprema.

Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha annunciato di aver intentato causa contro quattro Stati – Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin – presso la Corte Suprema degli Stati Uniti in relazione ai presunti brogli commessi durante le elezioni. Paxton ha sostenuto nel suo esposto che “le modifiche alle procedure elettorali in questi Stati, legate al Covid, hanno violato la legge federale” e per questo ha chiesto alla Corte Suprema di bloccare i voti del collegio elettorale in questi quattro Stati. E’ di qualche giorno fa la notizia ‘certa’ (ne abbiamo parlato anche qui) per cui la nomina ufficiale alla presidenza di Biden prevista il 14 dicembre – seppure qualcuno lo neghi-  è stata rinviata.

Se, alla fine, nonostante i recenti respingimenti, la grande ‘quaestio’ giungesse sotto forma di giudizio alla Corte Suprema, Donald Trump, grazie alla recente nomina della sua ‘delfina’ Amy Coney Barret, avrebbe la netta maggioranza fra i soli 9 membri che ne compongono il Consiglio.

Particolare la gravità di quanto denunciato dal procuratore generale del Texas, Ken Paxton, che ha annunciato di aver intentato causa contro quattro Stati – Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin – presso la Corte Suprema degli Stati Uniti in relazione ai presunti brogli commessi durante le elezioni. Paxton ha sostenuto nel suo esposto che “le modifiche alle procedure elettorali in questi Stati, legate al Covid, hanno violato la legge federalee per questo ha chiesto alla Corte Suprema di bloccare i voti del collegio elettorale in questi quattro Stati, rinviando così la nomina ufficiale alla presidenza di Biden prevista il 14 dicembre.

E’ facile comprendere che una sola grave irregolarità riscontrata nel corso di tanti ‘ricorsi’ dovrebbe ‘invalidare’ le elezioni Usa del novembre scorso.

Biden e Kamala Harris persone dell'anno? Biden è cattolico, la sua vice è un'abortista accanita: 'promette' di liberalizzare l'aborto fino al momento del parto...

Biden e Kamala Harris persone dell’anno? Biden è cattolico, la sua vice è un’abortista accanita: ‘promette’ di liberalizzare l’aborto fino al momento del parto…

Laguerradeimassimi poteri contro Donald Trump frattanto continua visibilmente. Tale ‘guierra’ è di palmare evidenza. Come avvien in casi analoghi, i ‘veri nemici’ del presidente non sono fra il popolo, ma in alto loco. Twitter, ignorando la grande pubblicità ottenuta gratuitamente grazie all’uso massiccio che Trump fa di questo ‘social’, annota accuratamente in ‘tutte’ le sue comunicazioni un’avvertenza negativa con la dizione ‘dati da verificare’.

Il Time ha dedicato una copertina Biden e alla sua vice Kamala Harris, abortista convinta, indicandoli come ‘persone dell’anno. La Harris è stata visibilmente scelta per motivi demagogici: è un esempio fisico di multirazialità essendo una meticcia con ascenenti europei, afroamericani e pellirossa. Time e Washington post (ha anche cercato di ripetere con Trump un’operazione come quella svolta provocanbdo il watergate ma, mentre Nixon si dimise, il Taycon ha tenuto duro).

Troppo deciso l’ostracon contro un presidente che ha rilanciato l’economia americana (ma questo on piace alla Finanza, che vuol dominarla) e che ha pacificato le due Coree, ha aperto un dialogo fra Sauditi e Israele e proprio nelle ultime ore è stato lodato in Africa per aver promosso il ‘disgelo’ fra Israele e Marocco.

In più occasioni anche in casa democratica si sono dovute riconoscere le doti di Donald Trump come negoziatore. In altri termini, le ‘doti politiche’.

Germano Scargiali

Nota

Che ci sia del marcio (molto marcio) nell’opposizione a Trump lo prova il fatto – da noi spesso rilevato – che anche i media italiani hanno tirato la volata al suo avversario. Chjiunque fosse sarebbe andata così…

Il massimo si è verificato su sul LA7 con la trasmissione di Purgatori che ha dedicato una intera serata per produrre una immagine di Trump corrotto, corruttore, evasore fiscale, spregiudicato donnaiolo fino a stilare un profilo clinico da malato psichiatrico, manco dovessero votare gli italiani

Il rischio per l’Italia, se dovesse governare Biden, con la sua falsa socialdemocrazia, sarebbe il venir meno di un interlocutore valido di marca USA (la maggiore destinazione dell esportanzioni italiane) e lo strapotere che avrebbe la Cina, il cui governo è visibilmente alleato con l’alta finanza americana nemica di D. Trump e del ‘popolo’ di tutto il mondo. L’obiettivo è di instaurare un ‘capital socialismo‘ dittatoriale simile al modello cinese: liberale per chi detiene il potere, socialista per i cittadini. E’ visibilmente un programma ‘caro’ a personaggi come Bill Gates. Trattasi di un ‘cuginodei Rothschild. Non vioene dal nulla, ben pochi lo sanno. Non ha ‘inventato’ nulla: ha solo amministrato managerialmente soluzioni pensate da …altri, dopo averl brevettate a suo nome. Una pratica non rara in Usa….

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