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L’attesa giornata al Senato, Conte resiste, un epilogo senza epilogo, un governo moribondo…

Per decisione della Presidente del Senato Elisabetta Casellati (Forza Italia), la facciata di Palazzo Madama, dalla sera del 18 marzo 2020 e fino alla fine dell'emergenza sanitaria in corso nel Paese, resterà illuminata con i colori della Bandiera Italiana in segno di unità e coraggio.La Casellati guida il Senato in virtù del 'vero risultato elettorale' che aveva visto vincente la coalizionedidstra. Un 'golpe bianco' ha imprdito che il governo fosse quello voluto dalla maggioranza degli italiani, precedentemente presantatasi come un 'blocco' in base alla norme della vigila... L'elettorato considera molto vicina la scelta fra uno dei 3 partiti che la rappresentano...
Non tutta Italia crede in Renzi 'liberal pogressista'. Maanche Bresani ha parlato da poco in Tv da ...perfetto liberale: "...il solo modoper crescere provien dal profitto delle aziede, il cd valore aggiunto. Marx lo chiamava 'plusvalore' e ritenva che i 'lavoratori'' ne venissero praticamente ...derubati. Ad una economia di mercato Marx intendeva sostituire un'economia 'di stato' chegarantisse, essa, l'uguaglianza dei cittadini. Cioè che la riccheza prodotta fosse divisa su una base di perftta giustizia: somma e divisione erano le giuste operazionida eseguire. Mancava, purtroppo, la moltiplicazione...

Non tutta Italia crede in Renzi ‘liberal pogressista’. Ma anche Bresani ha parlato da poco in Tv da …perfetto liberale: “…il solo modo per crescere – ha ritenutio di spiegare a tutti – proviene dal reddito d’azienda. …Incentivarlo bisogna. Lo Stato aiuti, pertanto, soprattutto le imprese! Le stimoli, le aiuti!”  Marx, il profitto, lo chiamava, invcece,’plusvalore‘ e ritenva che ‘i lavorator‘ ne venissero praticamente …derubati. Ad una economia di mercato Marx intendeva sostituire un’economia di stato‘ che garantisse, essa, l’uguaglianza dei cittadini. Cioè che la ricchezza prodotta fosse divisa su una base di perfetta equità e giustizia: somma e divisione erano le giuste operazioni da compiere. Mancava, purtroppo, la moltiplicazione… – Per ‘pura’ curiosità: Gesù amava moltiplicare (pane, pesci, vino…) e condannava chi conservasse denaro improduttivo (parabola dei talenti). Amava anche ‘cenare e brindare con gli amici’, ma questa storia finì male… (Scaramacai).

Niente i fatto o quasi. Al momento Conte a casa non ci va…  Via libera, infatti, anche al Senato, ‘fiducia‘, ma …risicata, al governo Conte con 156 sì e 140 no. L’Italia resta ‘in barca’, in mano ad un governo tutto da vedere, ma sostanzialemente non molto dissimile da quello che l’ha messa in ginocchio, che ha gestito il Covid  con episodi da operetta, non sa dire che ‘sì’ all’UE con la puerile intenzione di…ingraziarsela.E’ un governo debole,  salito con i voti ‘preconfezionati’ dei 3 senatori a vita presenti, decrepiti, che, per motivi di saluti saranno quasi sempre assenti dall’aula. E allora bisognerà approvare le leggi…

S’indignano per come sono andate le cose, mercato delle vacche da prima repubblica, Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Ci rivolgeremo – tuonano ambedue – a Mattarella!” (Annamo bene! …Purtroppo).

Niente maggioranza assoluta a Palazzo Madama, ma …una via di mezzo ‘all’italiana’. Italia Viva , che aveva provocato la crisi, conferma – però – l’astensione cioè offre ‘tutta’ la propria… “disponibilità”, seppure a tempo, a discutere ancora con la maggioranza: più italiani frgli italiani, né carne, né pesce… Il centrodestra, cioè i leader della Lega e di Fratelli d’Italia, annunciano quindi l’intenzione di rivolgersi al Capo dello Stato

Dopo il via libera della Camera, è giunto in serata, al termine di una giornata definita al cardiopalma, non priva a momenti di vere e proprie bagarre, anche il ‘placet’del Senato. 

La camera alta ha approvato la questione di fiducia posta dal premier Giuseppe Conte con 156 sì, 140 no e 16 astenuti (presenti 313, votanti 312). Italia Viva (tranne il senatore Riccardo Nencini), su cui erano puntati gli occhi di tutti, ha confermato l’astensione, ‘in segno di disponibilità‘, seppure ‘a tempo‘, a voler discutere ancora con la maggioranza: in pratica, “ti ho messo in cisi, ma sammi ciò che voglio e torno con té“. L’accento (té) non dovuto è …voluto: più bizantinini dei bizantini!

Dalla parte della ‘opposizione’,  frattanto, due senatori di Forza Italia (Rossi e Causin) hanno votato sì

Alla sperata maggioranza assoluta (161) sono mancati cinque voti. La votazione è stata palese, per appello nominale.

Ci rivolgeremo a Mattarella – annuncia pronto Mateo Salvini al Tg1 – per chèquesto gioverno sta in piedi con chi cambia casacca” .

Rispetto alle premesse e alle speranze di Conte e Casalinoincalza sulla stessa linea la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Melonile cose non sono andate come speravano. Il centrodestra ha mantenuto la sua compattezza e questo non era scontato. Ho parlato con Salvini, parlerò con Berlusconi. Ora dobbiamo chiedere un colloquio con il Colle“.

Per Renzi, Iv è pronta a tutto, anche governo unità nazionale (Italia Viva è il partito politico fondato il 18 settembre 2019 da Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio ed ex segretario nazionale del Partito Democratico. È un partito liberale, riformista che dichiara diopporsi al nazionalismo, al populismo e al sovranismo, Coordinatore Teresa Bellanova, Leader Matteo Renzi, Sede in via della Colonna Antonina 52, Roma, ndr).

I senatori guidati da Matteo Renzi, in pratica, tengono in ostaggio l’esecutivo: se si sommassero alle opposizioni, a Palazzo Madama i rapporti di forza cambierebbero: sommati ai 140, i no delle opposizioni supererebbero l’attuale maggioranza anche nelle commissioni chesmettrebbero di funzionare… 

Forse non è game over per il governo –  si affretta a dire Matteo Renzi a Porta a Porta- ma è ‘game over’ per il Paese…”

C’è stato – ha aggiunto il rittamatiore –  un calcio mercato lunghissimo e alla fine numeri decisamente deludenti. Un Paese in crisi non si governa con questi numeri. Noi siamo assolutamente disposti a discutere di tutto, tranne con la la destra. Anche di un governo di unità nazionale…ci sono tante possibilità ma Conte pensa più alla poltrona che al Paese…”

E’ stato congiurato – hanno commentato fonti del Pd dopo il voto di fiducia in Senato – quello che sarebbe stato un salto nel buio per l’Italia . C’è un Governo che ha la fiducia nei due rami del parlamento. Ora priorità assoluta è stare vicino agli : affrontare le emergenze e fare di tutto per garantire il rilancio dell’azione di governo”.

La giornata è vissuta sullo scontro in aula fra Conte e Renzi, leader di Iv. Prima l’intervento in mattinata del premier, poi quello del senatore di Rignano, in chiusuta la risposta di Conte…

Sono mesi – ha affermato Matteo Renzi in una lunga invettiva prima dell’intervento di chiusura da parte di Conte – che vi chiediamo una svolta. C’è bisogno di dirci le cose in faccia. Ora o mai più si può fare la discussione. Ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi. Ora o mai più per il Mes», ha detto il senatore di Italia Viva, prendendo la parola in aula. «Lei ha avuto paura di salire al Colle – ha continuato Renzi – perché ha scelto un arrocco che spero sia utile per lei ma credo sia dannoso per le istituzioni. Non è il governo più bello del mondo: pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del “gli altri paesi ci copiano. Serve governo più forte, lei non si è dimesso”.

A me però non sembra – questa è stata la replica finale del primo ministro in carica – che quando abbiamo trattato dei temi concreti non si sia trovata una soluzione. Il Recovery Plan non è stato elaborato in qualche oscura cantina di Palazzo Chigi, bensì in incontri bilaterali con tutti i ministri, anche quelli di Iv. La bozza, che avete voluto distruggere anche mediaticamente, era frutto di un primo confronto a livello bilaterale con i ministri…”

Lochimò affettuoasamente 'Giuseppi': quiadoessere amici di Trump era un piacere e un onore...

Lo chiamò affettuoasamente ‘Giuseppi’: quando essere amici di Trump era un piacere e un onore…

“Se non ci sono i numeri – ha proseguito il premier – questo Governo va a casa. Avete ritenuto che la cabina di regia non era accettabile? Ma quando mai non è stata discussa? Il risultato è che ora dobbiamo affrettarci e il lavoro è urgente, perché ce lo chiede anche l’Ue. Quando si sceglie la via del dialogo, e voi lo sapete, non avete mai trovato porte chiuse. A un certo punto avete scelto la strada dell’aggressione e degli attacchi mediatici, avete cominciato a parlare fuori e non dentro. La rispettiamo ma possiamo dire che forse non è la scelta migliore negli interessi del Paese?”.

Sul Mes – ha voluto precisare Giuseppe Conte – le forze di maggioranza sono divise, ma per dare altre risorse per la sanità dovremmo aumentare il deficit e quindi il debito pubblico. In ogni caso è contraddittorio contribuire al miglioramento del Recovery e poi non accettarlo perché non c’era il Mes…

Poltrone? Quando sento questa parola – è sbottato ad un certo punto –  non mi vergogno di dire che stiamo seduti su queste poltrone. Non è importante, lo dico ai cittadini, affermare che …non sono interessato alla poltrona, ma essere interessati a starvi seduti con disciplina e onore!

“Stavamo già lavorando – ha concluso Conte – sul patto di fine legislatura.  Subito dopo l’eventuale fiducia valuteremo un tema di cui stavamo già discutendo… Cioè su come rafforzare la squadra…” 

Lei ha quasi strillato Renziha avuto paura di …salire al Colle!

(Testo raccolto da più fonti e rielaborato in redazione)

Ringrazio i lettori: 15  (quindici) dalle 3 alle 4 di notte (ma non ne avete sonno? …Peggio di me!). Grazie, grazie oovviamnte, comunque!

 

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