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Fuggire dalla UE: ci sono novità

Le nuove vie della seta e delle spezie. L'idea che se n'è data è molto restrittiva. Si tratta di molto di più che far contenta la Cina! C'è tutto il Far East e l'India... La stessa Cina è maggiore di gran lunga come acquirente che come fornitore (si pensi al numero di abitanti).  Le vie sono quelle della seta e delle spezie, lungo le antiche 'carovaniere'. Un asse viario 'super moderno' è già in costruzione da Capetown al Cairo e Tunisi. Da lì proseguirà per la Sicilia e per l'asse numero uno Palermo Berlino, incrociandosi a Milano con l'asse Lisbona - Pechino (vedi Tav). L'alta percorribilità di Suez (il contrario esatto avviene per Panama) farà il resto. E' già innescato un Neo Rinascimento del Mediterraneo che viene ostacolato strenuamente da Usa ed Europa continentale. La partecipazione alla Nato è ormai un non senso assoluto. I due nemici sono l'Atlantico e il Mediterraneo. Altri due nemici sono la finanza e l'economia: sono le due guerre 'muro contro muro' in atto nel mondo di oggi. Il passaggio attaverso l'Italia via Mare Adriatico è un'ipotesi, un'alternativa a quella che si sta costruendo con l'asse stradale N1 Berlino Palermo (UE), così come la vera strada dalla Lisbona Pechino passa dalla Torino Lione e solo dopo in prossimità di Trieste. La nuova "porta d'Europa" dovrebbe essere Augusta. Ciò, appena sarà pronto il Ponte sullo Stretto he resta un must di cui si riparla non a caso periodicamente e proprio in questi mesi...Le nuove vie della seta e delle spezie. L'idea che se n'è data è molto restrittiva. Si tratta di molto di più che far contenta la Cina! C'è tutto il Far East e l'India... La stessa Cina è maggiore di gran lunga come acquirente che come fornitore (si pensi al numero di abitanti). Le vie sono quelle della seta e delle spezie, lungo le antiche 'carovaniere'. Un asse viario 'super moderno' è già in costruzione da Capetown al Cairo e Tunisi. Da lì proseguirà per la Sicilia e per l'asse numero uno Palermo Berlino, incrociandosi a Milano con l'asse Lisbona - Pechino (vedi Tav). L'alta percorribilità di Suez (il contrario esatto avviene per Panama) farà il resto. E' già innescato un Neo Rinascimento del Mediterraneo che viene ostacolato strenuamente da Usa ed Europa continentale. La partecipazione alla Nato è ormai un non senso assoluto. I due nemici sono l'Atlantico e il Mediterraneo. Altri due nemici sono la finanza e l'economia: sono le due guerre 'muro contro muro' in atto nel mondo di oggi. Il passaggio attaverso l'Italia via Mare Adriatico è un'ipotesi, un'alternativa a quella che si sta costruendo con l'asse stradale N1 Berlino Palermo (UE), così come la vera strada dalla Lisbona Pechino passa dalla Torino Lione e solo dopo in prossimità di Trieste. La nuova "porta d'Europa" dovrebbe essere Augusta. Ciò, appena sarà pronto il Ponte sullo Stretto he resta un must di cui si riparla non a caso periodicamente e proprio in questi mesi...
L'Africa oggi. La nuova Capetown to Cairo Ferry è in costruzione da alcuni anni. Sarà ad altya velocità e farà parte di un asse stradale che include il gommato. Esso farà riferimento attraverso Tunisi e MaZara del Vallo all'Asse N. 1 Berlino Palermo. E' un'opera di pace e di rilievo economico e socio civile senza precedenti.

L’Africa oggi. La nuova Capetown to Cairo Ferry è in costruzione da alcuni anni. Sarà ad alta velocità e farà parte di un asse stradale che include il gommato. Esso farà riferimento attraverso Tunisi e Mazara del Vallo all’Asse N. 1 Berlino Palermo. E’ un’opera di pace e di rilievo economico e socio civile senza precedenti. Chiunque prevarrà politicvamente ed economicamente non potrà non interloquire economicament e culturalmente con la vicina Italia, sede di eccellenti manifatture, cantioeristica, design, risorse culturali d’ogni genere.

Diaboliche alleanze fra Vaticano, Cina e potentati americani. Patto d’acciaio, presso il miracolo economico del Far East, fra Cina e Giappone: il pericolo giallo formato 2000!

E l’Europa? L’UE non ha alcuna personalità internazionale. Peggio: nessuna presenza. I singoli paesi – specie quelli definiti maldestramente Pigs, fra cui l’Italia è certamente in posizione di vantaggio – cercano di ‘arrangiarsi’ da soli, ma non potranno che perdere politicamente…

La politica economico finanziaria dell’UE verso l’interno è tale da sembrare alleata col nemico, che può essere identificato con ‘i nemici della mondializzazione’ che programmano di vendere ad una massa proletaria tutti i beni di prima necessità… 

In America Biden perde colpi contro la Russia e i potentati che lo hanno appoggiato alle elezioni capiscono di aver sbagliato. Che cosa faranno?

In ogni caso, in questo momento nazioni come l’Italia sono politicamente più sole che mai. E, nel frattempo, Draghi sbaglia nei confronti di Erdogan. Lo insulta come quello stupido di Biden ha fatto con Putin…  “Erdogan è un dittatore?” Un’affermazione pubblica del genere può servire solo a danneggiare l’Italia. A metterla in difficoltà diplomatica contro una ‘nazione stella‘, come la Turchia, una grande potenza, specie nell’area che va dal Medioriente fino alla Libia, un grande gendarme, in un Mediterraneo che crescerà da subito, a dispetto di tutto e di tutti (nuovi traffici, trasporti intermodali, attraverso Suez, i Dardanelli e gli assi viari con provenienza da est). Ma chi sarà a trarne profitto?

L’Italia con le sue manifatture e il suo Know how ha mille modi e mille motivi per presentarsi in Africa comunque, anche a prescindere da un’adeguata copertura politica che – diciamolo – è storicamente scarsissima. Chiunque prevalga in Africa (la temuta Cina), i bisogni e le possibilità di ‘restituire il favore’ sono tali e tante che – per capirci – c’è spazio per tutti.

Già, quanto è grande l’Africa, si chiedeva il palermitano Vincenzo (Cecé) Paladino, figlio adottivo di V.zo Florio, esperto di quel continente: “…la gente comune sa che è grande, ma sa veramente quanto lo è?”

Chi ha rappresentato così l'Africa l'ha tappezata di denarop d'oigni tipo. L?esodo prima opoi finirà:

Chi ha rappresentato così l’Africa l’ha tappezzata di denaro d’ogni tipo. L’esodo prima o poi finirà: vi sono tanti ‘ricchi’ già con cui trattare forniture e offrire servizi e prestazioni d’opera per lo sviluppo di vasti territori.

Noi ci limitiamo ad osservare che nel solo Sahara si potrebbe inscrivere l’intera Australia. Si trovano di seguito nuovi giacimenti (uno enorme di gas in questi giorni in Mozambico) e, intendiamoci, l’Italia ha un’enorme gamma’ di preziosità da vendere: si parte dall’industria pesante e cantieristica navale a quella meccanica e alimentare per giungere – soprattutto – a ciò che è immateriale: l’arte, la cultura, la musica classica, operistica e moderna, la stessa storia, la cultura nelle università, l’ospitalità turistica (i primi turisti africani giungono da alcuni anni, non certo solo come profughi…). Ribadiamo come tutti i popoli africani ed extraafricani, quando si evolvono, vogliono soprattutto ‘sembrare europei’, italiani più che mai: pagheranno così a lungo lo scotto di tale apirazione che questa terminerà in una situazione di equilibrio che finirà, in un lontano futuro, per non danneggiare nessuno. 

Proprio in questi giorni, il ‘vituperato’ Flavio Briatore (1500 dipendenti in tutto il mondo) ha detto ciò che dall’angolo di Palermoparla affermiamo da tempo: smettiamola di cercare la fortuna al nord! Volgiamoci al Sud del mondo, dove c’è bisogno assoluto ed urgente di tutto: della nostra mano d’opera qualificata, del nostro know how e di manufatti d’ogni genere, fra cui beni strumentali che in Italia si fabbricano e bene!

Per fare tutto questo, per intraprendere una politica mediterranea, di cui l’Europa continentale è ottusamente gelosa, occorre liberarsi dalla UE. Dai divieti che ci pone in mala fede. Perché possiamo intraprendere subito liberi ‘patti con la sponda sud’. Patti che vanno dalla pesca agli scambi commerciali fino ad ogni forma di collaborazione in fatto di energia, agricoltura, industria, turismo…

Occorre – in tutto ciò – allearsi con chiunque, tranne con chi ci è rivale per motivi storici ed economici. O con chi per ristrettezza di vedute si sente tale, anche oltre ogni ragione… Perché la salute del Mediterraneo dovrebbe essere il bene dell’Europa. E in quest’ottica avevano preso le mosse i trattati fondativi (Lisbona, Barcellona) della UE. Intendimenti che sono stati dimenticati, soprattutto disattesi. Sembra – in grande – come i contenuti di reale autonomia della Regione Siciliana contenuti nello Stututo concesso da Re Umberto, persa la guerra… La nuova Italia credeva che la valorizzazione della Sicilia – anche in chiave mediterranea ‘ fosse proprio interesse. L’Europa unita nascente credeva che la valorizzazione del Mediterraneo meridionale non potesse che avvantaggiarla. Gli uomini che son venuti dopo hanno fatto prevalere gelosie, timori, ma soprattutto stupidità, ristrettezza assoluta di vedute. Quando si capirà cheil progresso è progresso’ e …avvantaggia tutti, specie i vicini?

Di certo escludiamo il ricorso alla ‘guerra‘. Non ce n’è bisogno, non s’usa più… Ma il ricorso alla ragione e alle leggi della storia è il minimo che si possa e si debba tentare!

Germano Scargiali

Nota

Come si vede dalla cartina in alto, l’Africa, con la sua mole non indifferente e la sua posizione, farà da cartina di tornasole fra le due più evolute Europa ed Asia, formando in reatà un solo grande corpo: la massima superficie di terre emerse del pianeta. Con ciò, l’evolvesi dei tempi – con l’Europa detentrice di nozioni scientifiche e di un’evoluzione socio civile generalizzata al top del mondo e l’Asia che cresce a vista d’occhio (tanto che c’è chi la dà vincente) – sta già ricapovolgendo la clessidra della storia, riproponendo il Mediterrneo come ombelico del mondo. Non importa il nome dl’vincitore assoluto’: vinceranno tutti. La peerdente è l’America. Perderanno gli oceani! O non perderà nessuno: avverrà un riequilibrio. Ma sarà di enormi proporzioni.

La cartina, che appare in alto, ignora fra le rotte segnate quelle di provenienza da e per il Mar Nero (Dardanelli), dove si trova lo stato con il maggior reddito procapite medio del mondo (statistica del pollo, intendiamoci): comunque, il Kazakistan! Ex Unione sovietica, stimolato dai ritrovamenti di Petrolio come gli Emirati. Ordina vetrate artistiche a Palermo a suon di euro!”

 

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