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Mentalità brigatista: la rivoluzione mancata (articolo completo)

Una foto della strage alla stazione di Bologna, 40 anni fa, il 2 agosto 1980. Le complesse indagini hanno dimostrato che fosse compiuta dalle BR che, però non erano estranee alla collaborazione con le mafie. Il legame non potè essere che di stampo massonico... Il terrorismo scattato all'indomani del miracolo economico portò alla drastica caduta dell'economia nel 1990. Le aggressioni al libero mercato e alla crescita continuano da allora ininterrotte, senza il sostegno 'che certamente ci fu' - dei provocatori e dei denari inviati dall'Unione Sovietica.

Due osservazioni vanno fatte a proposito del ‘fenomeno brigatisti’ tornato d’attualità dopo l’incarcerazione in Francia di ben sette criminali e il volontario consegnarsi di altri due, tutti protagonisti di una rivoluzione mai avvenuta…

La prima, la ripetiamo più volte, è l’intempestività delle rivendicazioni socio economiche in anni in cui i poveri avevano appena cambiato vita e passati ad uno tato di benessere di cui – nella sotanza e nella regola generale – godono tutt’ora rispetto a ciò che era avvenuto nella storia (medio evo a parte), di anni pur di crescita generale, dal Rinascimento alla metà del 1900.

Parentesi di grande crescita si erano già avute al momento della rivoluzione industriale (uso delle macchine) e in anni seguenti, come gli anni prima del 1929 e poi gli anni della ripresa, i pieni anni 1930 che culminarono in un ‘mondo già molto moderno’ alla vigilia dell’ultima guerra mondiale. Ma nessuno di quei momenti magici aveva mai avuto il nome di boom (parola coniata per l’Italia) e di miracolo economico (idem). Un fenomeno che coinvolse – ove più, ove meno – tutto l’occidente, ma che ‘scoccò’ proprio nella Penisola.

La seconda osservazione la facciamo per la prima volta… Di tanto si parla degli eccessi dei brigatisti e prima ancora dei protagonisti di lotta continua. Ebbene, vi fu un movimento ‘strisciante’ di approvazione in Italia e altrove, specie anche in Francia, rivoluzionaria per antonomasia…

Li chiamarono ‘affettuosamente’ anche ‘bombaroli‘… Altri avvertivano: “Ma sì, state tranquilli, continuate a fare i vostri comodi (ma quali?), vedrete fra poco ciò che vi combina la rivoluzione del proletariato”.

Era ‘gente’ che non viveva nella realtà del mercato e del mondo del lavoro, che non aveva la sensibilità di capire quanta fame fosse scomparsa dalla circolazione, quante situazioni di stento: i tanti italiani (ma anche uomini d’oggi) estranei agli ingranaggi della produzione. Persone che – spesso – soffrono anche, accorgendosi o temendo di consumare ciò che non producono…

In una realtà socio civile così descritta tutto è possibile: che si scateni da una parte la furia omicida e incosciente di una protesta sensa un preciso senso e che dall’altra parte si resti attoniti nell’incapacità di fornire un preciso gioudizio, di farsi – addirittura – un’opinione.

E’ ovvio che “contro un sistema che funzionava troppo bene” ci fosse, allora, l’interesse dell’Unione Sovietica (e si parlò anhe della Cina) che cercava di introdurre il comunismo – con i sui adepti in loco – in paesi come l’Italia, la Francia, la Germania… Relativo, ma presente, il pregiudizio ideologico a favore del social comunismo di stampo marxista. Furono anche gli anni del dossier Mitrokin – successivamente scoperto ed insabbiato – che conteneva la prova dei denari inviati direttamente ad una lunga serie di politici, dirigenti e giornalisti italiani: insabbiato (uno dei più accesi componenti della commissione d’indagine parlamentare poi disciolta, fu Enzo Fragalà, che chi scrive intervistò in proposito pochi giorniprima che morisse ucciso...). Sul caso Mitrokin è stato steso uno strato ‘cementizio’.

Poi nel Novembre 1989 avvenne la Caduta del Muro di Berlino. O meglio cadde il mito del socialismo reale (di stampo marxista). Ma la situazione era matura: l’economia di stati come Italia e Francia era in ginocchio. Tanto più il debito pubblico.

Il fenomeno brigatista fu mal visto anche dalla classe operaia. L’elsa del danneggiamento metodico al ‘sistema’ (e alla crescita spontanea) fu presa – però – al volo da potentati che hanno l’obiettivo di dividere il mondo fra eterni debitori ed eterni creditori (le loro banche).

E’ questa la situazione economico finanziaria ed anche politica e sociale che viviamo adesso.

Germano Scargiali

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