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Fedez, il 1° Maggio, San Giovanni e il Gabbiano

Il super tatuato Fedez e la sua Compagna Chiara Ferragni, diva dei blogger. Partiti ricchi e ben 'appoggiati', si sono qualificati come 'simboli del vano': vanità, apopunto; trasgressione a basso prezzo... Lui è etero ma spera che il figlio in arrivo sia omo. Lui segue un'eleganza 'da strada', da 'bancarellaro' arricchito. Lei un'elganza raffinata. Ma ciò che conta è adeguarsi al mito 'che rende': vali per quanto tu sia 'spendibile' sul mercato. Siamo all'esaperazione del classico: Che fai? Ma quanto ti rende? E' l'opposto dell'arte. (G.Sc.)

Anche questo primo maggio è passato. E anche stavolta nella memoria collettiva non resterà né l’esaltazione del lavoro come forza creatrice, e,  per chi ci crede, redentrice, né  il ricordo delle mille crisi aziendali in corso.

Da un bel po’ alle coreografie comuniste si sono sostituite quelle consumiste e il personaggio principale quest’anno è stato Fedez , noto rapper e ormai potente influencer di una società che lo annovera  giustamente fra i suoi maître à penser. Una figura ormai istituzionalizzata quella dell’influencer, che condiziona la vita e le idee, soprattutto di chi pensiero autonomo ne produce poco o niente. Fedez  ha milioni di followers.

Fra le sue recentissime benemerenze ricordiamo il lancio pubblicitario della collezione di smalti per unghia per maschi, la “NooN by Fedez”, e quella delle scarpe di Satana (Satan Shoes), con sangue umano nella suola. Di queste ultime ne hanno prodotto 666 esemplari, nere con dettagli rossi,  la stella a cinque punte sulle stringhe e una croce rovesciata; il costo? Una bazzecola; 1000 euro.

Sembrano la coppia peggio assortita del mondo

Sembrano la coppia peggio assortita del mondo: lei decisamente fine, lui volgarissimo. Ma hanno dei fattori comuni: il denaro, il modo di sorprendere e di piacere a due opposte categorie di persone: appunto, i tantissimi follower. Non è un buon sintomo per la società.

Il ‘nostro’ (mica tanto!) è ovviamente favorevole al liberticida ddl Zan (ma lo ha letto?) e al concertone del 1° maggio non ha fatto mancare alcuno nel suo elenco di attacchi; dai parlamentari leghisti ai militanti prolife, citati per nome; dal Vaticano e, buon ultimo, allo stesso Draghi.  E Salvini per tutta risposta lo invita a prendere un caffè.

In questa storiella abbiamo forse l’immagine più plastica del livello della politica italiana. Un ddl inutile che vorrebbe più riguardi penali per la categoria LGBT di quelli riservati a chiunque altro e che trova il suo migliore alfiere in un cantante. Dall’altro lato la necessità di uomini “duri” come Salvini di invitarlo a prendere  un caffè in compagnia.  Al senato infine la grande emergenza di cui tutti debbono parlare: un ddl che vieta penalmente ogni espressione di pensiero diversa da quella del mondo Lgbt, la cui portata liberticida è stata denunciata dalla Conferenza Episcopale Italiana, da associazioni femministe e lesbiche e dagli omosessuali, liberi dalla cultura LGBT come Platinette, che non hanno paura della dittatura del politicamente corretto.

Ma questo “spettacolare” evento (gestito anche dalla TV di Stato) è anche la foto di una sinistra in affanno, che ormai non ha più niente da dire e da fare, tranne che ripiegare sulle posizioni nichiliste del neoliberismo, piegata alla cultura consumista del globalismo. Zan, Fedez, le scarpe…. Tutte armi di distrazione di massa per coprire le manovre del vero potere, che a forza di emergenze sanitarie sta  svuotando di significato Stati e Nazioni e concentrando la ricchezza nelle mani di pochi; e, quel che è peggio, sta svuotando il cervello delle persone.

E intanto per la seconda volta consecutiva  (la prima nel 2020) il sangue di San Gennaro non si è sciolto. Anche quest’anno la cerimonia (del mancato miracolo) si è svolta, nel rispetto delle normative anti contagio, senza fedeli; unica eccezione un gabbiano che ha volteggiato all’interno della basilica. Chissà quale grazia sperava di ottenere. Forse il ritorno alla normalità e alla razionalità degli uomini che non riconosceva più

Ricordo ancora di un suo simile che volteggiava 50 anni fa nei cieli dell’immaginario collettivo. Era il giovane gabbiano Jonathan Livingston, che viveva il volo come somma perfezione, attirandosi l’incomprensione dello stormo. Roba di altri tempi. Visse in un celebre e fortunato romanzo di Richard Bach, la cui versione italiana si apriva con la dedica: Al gabbiano Jonathan che vive nel profondo di noi.

Diego Torre

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Mancanza di cultura e di profondità d’animo conducono parte della società moderna a negare ogni riflessione che esca da una visione materialistica vicina (non vogliamo dire miope). Da qui l’aggrapparsi a miti moderni di spessore ridotto: l’aspetto estetico di Fedez con le sue unghia colorate, ma anche il salutismo, l’ecologismo ideologici e simili: ‘passioni’ del tempo. Sono divenuti tutti ‘nuovi dei pagani‘ che – vissuti in modo parossistico – sopperiscono certamente a qualcosaltro di meglio  …che manca.

Da qui tutto è possibile, anche l’assurdo. Ricordiamo nel film Blow up (M. Antonioni) del lontano 1966, i giovani di Londra passavano indifferenti su unnuomo morente sul marciapiede e poi si scatenavano per afferrare la chitarra del concertista rock…

E’ possibile che un capo politico, un aministratore faccia il contrario di ciò che dovrbbe, costruendo – però – una logica a sua volta ‘inversa’e i media gli diano ragione: “…fare appello al buon senso dei palermitani è significato vietare tutto e far girare per la Favorita le guardie a cavallo come fossimo in certe ore di punta della tentacolare Manhattan”. In realtà si è tolto ai meno ricchi – che non hanno la seconda casa e il giardino – la possibilità di un barbecue all’aperto, che  avrebbero ricordato per tutto l’anno. Alcuni per tutta la vita. Vi avvengono conoscenze  incontri, a volte fidanzamenti e persino matrimoni. Fra persone che vivono i giorni normali nel semi abrutimento di una vita di duro lavoro. Tutto ciò per la variante di un’influenza che difficiemente si contagia al’aperto, che non è altro che una variante di una costante prewsent sul pianeta da sempre.

Così si può spacciare per ‘libertaria’ una legge che toglie la libertà a tutti di esprimere il proprio personale diniego morale per certi comportamenti. …Ed è il governo che fa questo.

Se poi si va a vedere che tale governo è guidato da anni da persone non elette dai cittadini a ben oltre 2000 anni da quando Pericle teorizzò democrazia e libertà il gioco è fatto. (G. Scargiali)

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