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Bergoglio bersaglio dei vescovi americani attraverso Biden: no all’aborto!

Ridi, ridi... cariche della massima importanza nel mondo sono attualemnte occupate da personaggi non all'altezza...

E’ stato preso subito come un attacco diretto a Bergoglio, anche se passa attraverso Biden. I due occupano due cariche contestate: a Biden chi si discosta dalla main stream mediatica attribuisce i brogli che hanno determinato l’eliminazione di D. Trump, mentre Bergoglio viene additato come colui che ha sostituito in modo inusitato il vero papa, che resterebbe Benedetto XVI.

Bergoglio con Trump: ben altro atteggiamento.

Bergoglio con Trump: ben altro atteggiamento. Bergoglio parla con gli atei come Scalfari e gli abortisti come la Bonino ,ma nega la visita a Salvini apertamente cristiano… 

I fatti parlano chiaro. Si potrebbe dire ‘tanto tuonò che piovve’. Uno strano cattolico – questo Biden – che chiama alla vicepresidenza Kamala Harris, bella forse di fuori, ma brutta dentro, se ‘predica’ e vuol consentire l’aborto fino al nono mese.

I fatti adesso sono chiari: la Conferenza episcopale americana – a quanto pare – non ne può più di ‘innovazioni’ contrarie ad ogni logica cristiana e soprattutto cattolica…

I vescovi degli Stati Uniti hanno approvato con un’ampia maggioranza il progetto di scrivere una dichiarazione inizialmente concepita per bersagliare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, cattolico e ‘liberal’ al contempo, accusato di non essere ostile alla legislazione vigente sull’aborto: un uomo che non è né di destra, né di sinistra, ma solo perché ‘brilla’ per la sua incertezza.

La conferenza episcopale, che trasmette in diretta streaming i propri dibattiti, ha votato con 168 sì, 55 no e 6 astenuti a favore dell’opportunità di “stendere la bozza di una dichiarazione formale sul significato dell’eucaristia nella vita della Chiesa”.

La ‘Comunione’ certamente non si confà con chi uccide la vita sul nascere. Giungere a consentire aborti di bimbi già perfettamente ‘formati’ e pronti a fare il proprio ingresso fra i viventi è certamente una obiettiva mostruosità. Altri sono i provvedimenti e i rimedi che la società civile deve adottare nei casi di disagio delle partorienti, delle mamme e delle famiglie…

Anche sotto il profilo laico ciò è lampante in tempi di pernicioso calo demografico.

Non sono serviti a nulla gli ultimi appelli dei vescovi più vicini al Papa, come il cardinale di Newark Joe Tobin: “Qualsiasi sforzo a sostegno dell’esclusione categorica dei leader politici cattolici dall’Eucaristia, spingerà i vescovi della nostra nazione nel cuore della lotta partigiana tossica che ha distorto la nostra stessa cultura politica”.

L’assemblea online della conferenza episcopale Usa ha deciso – quindi – di tirare diritto nonostante i] Vaticano, con una lettera dell’ex Sant’Uffizio, avesse invitato i vescovi a fermarsi: 168 i sì e55 i no.

Il fatto è significativo: lieto per i credenti, punitivo per Jorge Mario Bergoglio, un personaggio sul quale c’è molto da dire. La chiesa, infatti, non aveva due papi da secoli e non c’era mai stato un papa gesuita, perché ciò è una contraddizione di termini, essemndo da sempre il primate gesuita definito come ‘il papa nero’.

Ma Bergoglio ha scontentato sia i conservatori, sia coloro che continuano a definirsi ‘progressisti’.

Papa Bergoglio è finito al centro delle polemiche per via della sua omelia di Natale. L’accostamento tra il viaggio di Maria e Giuseppe a Betlemme per la nascita di Gesù e il tema dei migranti è stato additato come un vero errore storico. Giuseppe – secondo quanto segnalato ad esempio da Antonio Socci – si sarebbe recato nel suo paese d’origine a causa del censimento di Augusto e non per motivi economici. Beroglio – insomma – arriverebbe a forzare il Vangelo pur di parlare di accoglienza.

Lo stesso Osservatore Romano che non si distingue per conservatorismo – in un articolo a firma di Lucetta Scarrafia – ha sostenuto la tesi per cui la Chiesa sarebbe finita in una …spirale di falsificazione.

Le perplessità sull’operato del pontefice – però – non provengono solo dagli ambienti definiti, spesso a torto, ultracattolici. Il filosofo Diego Fusaro si è spinto a dire che l’omelia di Natale è sembrata ispirarsi “a Soros più che a Cristo”. Nel corso degli anni – poi – altri laici hanno sollevato delle critiche nei confronti di questo pontificato.

Giulino Ferrara la spiega così: “Come non criticare un Papa che si allea col mondo, che seduce il mondo, che si fa intervistare da Scalfari, il vero ateo devoto, per assolvere la sua coscienza. Un Papa al quale si dice: Io non credo, ma soffro per questa mia condizione, però benedicimi comunque. E si pretende da lui che dica va bene figliolo, fa’ quello che vuoi… Ecco, quando critichi un Papa così, diventi una minoranza, che non piace né al Vaticano né ai laici”.

Ma Bergoglio a chi piace veramente, ormai? Una definizione di Jorge Mario: “…è un campionario di indeterminatezza morale”.

“Perché il Pontefice – ha scritto duramente V. Sgarbi – non ha chiesto ragione delle tanti stragi di cristiani avvenute in questi mesi in Iraq, Siria o Pakistan? Perché non ha chiesto all’Imam in nome di quale Dio sono stati uccisi?”.

“Che cosa avremmo detto – incalza Sgarbi – se Pio XII avesse abbracciato Hitler?”.

Dichiarazioni forti, che non possono essere ascritte al fronte ultraconservatore…

“Mi dispiace per Papa Bergoglio – ha dichiarato Franco Battiato poco prima della sua fine – è simpatico, ma lui non ha neanche idea di che cosa sia Dio”.

“Papa Francesco – chiosava Battiato – è popolaresco nei modi. Bene, ma mi piacerebbe se parlasse di Dio in maniera più seria”. Per il cantautore, in sintesi, il magistero di Bergoglio sarebbe carente proprio sotto il profilo spirituale.

Ma noi ci allineiamo con Sgarbi e accuisiamo Begoglio di inerzia se non di vigliaccheria: “perché il Papa non addita direttamente l’America, cioè gli Usa, per il perdurante sottosviluppo dell’Africa che tanto male fa ad uomini e cose? Saremmo noi – specie gli italiani – poco ospitali a non fare ‘quel che si può’ accogliendo i migranti? Mentre l’America continua a fomentare guerre per impedire che l’Africa cresca?”

Quando arriverà un J’accuse dal Vaticano all’America? Invece di tante ‘peregrine’ raccomandazioni alla ‘gente qualunque’ che hapoco, anzi ninente, da poter fare?

Ma secondo noi il più grande ‘scoglio’ nel pensiero di Bergoglio è dottrinale. Un disastro: è il suo modo di interpretare l’ecumenismo. Ed è triste che qualcuno ‘lo stia a sentire’… Sia chiaro: il Cristianesimo è una religione rivelata che si pone come l’unica su questa terra. E’ ‘figlia’ di un solo Dio perfettamente configurato ad esclusione di ogni altro. A configurarlo provvedono il Vecchio e il Nuovo Testamento. O ci si crede o non si è cristiani. Ma è già chiaro il primo dei comandamenti: “Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro dio all’infuori di me”.

Contrariamente a ciò che raccomanda Bergoglio, il dovere di ogni buon cristiano, dettato da Gesù stesso, è quello di convertire chi non crede. E questo dovere anche un atto di generosità e fonte di gioia, perché significa ‘salvare un’anima’. E’ il più gran dono che le si possa fare ad una persona.

Riprendiamo e concludiamo: Biden e Bergoglio, ecco due personaggi la cui prima caratteristica è l’incertezza. Due canne al vento collocate in due cariche importanti per …obbedire ad altri. Due personaggi – che speriamo di transizione – i quali non possono far altro che danneggiare il mondo.

Germano Scargiali

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