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Il 12 giugno Palermo rialza la testa Nuovo sindaco e squadra in B

Palermo volta pagina a un passato di mortificazioni politiche e sportive. Il 12 giugno ha finalmente regalato momenti di gioia a una città vilipesa e afflitta da tanti guai.

La squadra del candidato sindaco Roberto Lagalla si è imposta sugli avversari, dimostrandosi vincente ha ridato fiducia a un popolo disorientato e scoraggiato. Parlando con un linguaggio semplice e concreto, un centrodestra, finalmente compatto, alla fine è risultato vittorioso. Certo, ora, per la nuova amministrazione non sarà tutto facile, ma i numeri ci sono, la volontà di cambiare non manca, speriamo che s’imbocchi la via della decisa risalita verso quei traguardi che la città merita di raggiungere.    

Occorre rimettere al centro la volontà popolare.

I palermitani hanno capito che confermare lo schieramento politico orlandiano sarebbe stato nefasto e questo, per cominciare, è quel che conta.

Adesso, però, in primis, vanno erogati tutti quei servizi che finora sono mancati o sono stati carenti: la raccolta rifiuti, la puntuale erogazione dell’acqua ai quartieri, la riapertura di strade a fronte di un traffico caotico e insostenibile, la cura del verde, dei marciapiedi e delle aree pedonali…

Occorre far tornare a lavorare i negozianti, assecondando le loro necessità, senza considerarli solo polli da spennare.

Bisognerà ridare dignità al mondo dello sport, per tanti anni ignorato e bistrattato.

Infine, se si darà al lavoro la sua centralità, si potrà fermare il fenomeno dello spopolamento, che sta allontanando tanti giovani e non più giovani da una terra senza sbocchi.

Solo tra cinque anni si potrà fare un bilancio dell’operato di questa sindacatura, per ora possiamo aspettare che si raggiungano gli auspicati traguardi e augurarci un’opposizione costruttiva, che non ostacoli il lavoro dei nuovi eletti in modo pregiudiziale.

Il Palermo in serie B. Sembrava solo un miraggio, ma la caparbietà di dirigenti e giocatori ha dato concretezza al sogno di tanti tifosi. La quinta città d’Italia, con una grande storia calcistica alle spalle, non poteva accontentarsi di rimanere ancora nell’angolo. Ora il vento è cambiato: si fanno già progetti per il prossimo campionato, per i nuovi acquisti e cambi di casacca.

Dal cielo, certamente anche il grande Zamparini, da poco scomparso, avrà gioito per questo risultato. Che si festeggi, ma non ci si fermi qui e che il Palermo, d’ora in avanti, punti a traguardi sempre più alti.        

Lydia Gaziano Scargiali

 

 

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