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Pedemontana di Palermo – Schifani: cambierà il volto della città

ANG_1185Un nuovo asse autostradale collegherà la A19 e la A29. Con una conferenza stampa, ospitata nella Sala Alessi di Palazzo d’Orleans, il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ha illustrato il progetto che permetterà di collegare realmente le due autostrade siciliane: Palermo-Catania e Palermo-Mazara del Vallo, attualmente unite, ma solo teoricamente, dalla circonvallazione urbana, cioè dal viale Regione siciliana.  

Allo stato attuale, infatti, i tempi di scorrimento sono lunghissimi.

Il nuovo bypass renderebbe, invece, molto più rapido l’attraversamento ai veicoli cittadini, decongestionando il traffico metropolitano, ma, contemporaneamente, svincolerebbe le due autostrade dal passaggio obbligato attraverso la circonvallazione del capoluogo siciliano.

Di tale possibilità, cioè della costruzione di una tangenziale che aggirasse la città, rendendone più veloce l’attraversamento, se ne parla da circa un ventennio, ma non si era mai passati alla fase progettuale.     

Ora, invece, grazie al nuovo governo regionale, si sta passando dalle parole ai fatti.

L’asse viario, di circa 20 chilometri, avrà 6 svincoli, 6 viadotti, 5 gallerie. Porterà notevoli vantaggi: miglioramento della mobilità nell’area palermitana, riduzione dei tempi di trasporto per passeggeri e merci, diminuzione degli incidenti, riduzione dell’inquinamento, miglioramento del collegamento con l’aeroporto. L’opera costerà 1.250 milioni di euro, la progettazione 7,360 milioni di euro.

“Siamo riusciti a svincolare dei fondi, che risalivano al 2000/2006 – ha detto Schifani – che stavamo rischiando di perdere e che, invece, abbiamo destinato alla realizzazione della Pedemontana di Palermo, un’opera strategica di fondamentale importanza.

Possiamo immaginare facilmente quale attrattiva potrà esercitare la Sicilia sulle varie attività imprenditoriali e sui flussi turistici quando saranno realizzate tutte le opere che stiamo avviando: il ponte sullo Stretto, l’autostrada Catania-Ragusa, insieme al miglioramento delle altre autostrade e al potenziamento degli aeroporti”.  

Hanno partecipato alla conferenza, oltre al presidente Schifani, anche il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, l’assessore comunale ai Lavori pubblici Salvatore Orlando e l’ingegnere Celìa, nuovo direttore dell’Anas in Sicilia.

Per Lagalla, la costruzione del nuovo asse viario rappresenta un’importante opportunità per lo sviluppo economico del capoluogo e della Sicilia. Un collegamento più veloce con le altre città siciliane e con l’aeroporto renderà molto più attrattive le nostre località, sia per il turismo sia per le attività imprenditoriali in genere. Si potrà anche creare un collegamento nuovo tra la pedemontana e il porto di Palermo per evitare, come ancora avviene, il passaggio di tanti mezzi e tir dal centro della città. Inoltre, se saranno creati degli autoporti, sia dal lato dell’autostrada di Trapani, sia da quella di Catania, si renderà tutta l’area molto più funzionale per il trasporto su gommato.

Secondo Aricò, per quanto riguarda il finanziamento dell’opera, al momento, grazie all’azione tempestiva del governo regionale, si sono salvati 50 milioni di euro, ma poi, per la prosecuzione dei lavori, ci sarà anche la disponibilità dei fondi di coesione.

L’ingegnere Celìa ha rassicurato quanti temono che l’investimento iniziale possa poi rallentare o interrompere il suo iter. “Ciò che conta, infatti – afferma l’ingegnere – è la progettazione. L’Anas è legata al Ministero delle Infrastrutture con un contratto di programma. Inoltre, la cifra complessiva non deve spaventare: si tratta in tutto di un miliardo e 37 milioni”.

Lydia Gaziano Scargiali

foto di Angelo Modesto

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