Il nuovo piano regolatore del porto di Palermo novità del presidente Monti

Una panoramica del Porto di Palermo con un traghetto ro-passengers ed due grandi navi crociera all’ormeggio. Sono visibili gli “storici” silos del grano da poco demoliti: uno dei primi atti del “piano”.

La maggior novità nella gestione del porto di Palermo, dopo l’arrivo di Pasqualino Monti nella carica di presidente dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia occidentale (Palermo, Termini Imerese, Trapani, Porto Empedocle sotto un’unica governance) è il “nuovo Prp“, Piano regolatore portuale, di Palermo.

Questi gli intendimenti della nuova autorità di sistema per quel che riguarda strettamente Palermo…

Il waterfront diviene il protagonista di grandi trasformazioni urbane, spazio  strategico di riqualificazione delle città.  Palermo – che non fa certo eccezione a questa tendenza contemporanea – possiede, come tutti  i fronti a mare delle città insulari, una sua specificità: il  porto sedimentato nel centro storico non è un anonimo non-luogo – per dirla come Marc Augé – ma  mantiene un forte carisma di identità e di centralità. E’ la vera porta della città. Stretta tra il suo tessuto urbano e l’acqua, Palermo sta attuando un rinnovamento urbano che ha come obiettivo quello di riqualificare vaste zone abbandonate, ma strettamente legate alla città e all’acqua, perché oggi il porto, con il suo vasto spettro di attività, costituisce un pezzo importante dell’economia cittadina e dell’intera Sicilia.

L’Autorità Portuale, considerato il valore strategico di un’ accorta politica di recupero e di una

Pasqualino Monti intervistato dal nostro direttore sul bus che compie il giro del porto. (Foto Angelo Modesto)
Pasqualino Monti intervistato dal nostro direttore sul bus che compie il giro del porto. (Foto Angelo Modesto)

rivitalizzazione dell’ area del waterfront urbano-portuale, ha iniziato a lavorare in questo senso, fino ad arrivare alla stesura del nuovo Piano regolatore portuale (Prp, fondamentale e richiesto sin dalla fase di progettazione di ogni porto) che prevede anche interventi di sistemazione delle aree, di recupero del porto storico della Cala e del porticciolo di Sant’Erasmo, del restauro della Stazione Marittima per soddisfare sempre di più le esigenze della città e dei passeggeri (e crocieristi) in costante aumento. Quando il restyling sarà ultimato il mare non sarà più un antico idioma difficile da decifrare per i protagonisti della vita cittadina ma quel saper parlato nei migliori porti del Mediterraneo:  non bisognerà più gonfiare le vele dell’immaginazione per pensare a un luogo moderno e funzionale, a un “gate” su un… mare di ricchezze umane e culturali. Palermo e la Sicilia avranno una porta d’ingresso degna delle tradizioni, se è vero che, proprio Palermo (etimologicamente tutto ormeggio) poggia uno dei motivi del suo antico sviluppo su un golfo e, quindi, un porto naturalmente protetto “a maestrale”, ovvero alle perturbazioni più frequenti.

Non siamo d’accordo su taluni particolari del progetto n corso. Per esempio sulla mancanza di un’area shopping. A Genova si configura come un centro commerciale simile a quello dei massimi aeroporti: ristoranti, self service, supermarket, bar pasticceria gelateria, negozi e boutique varie… Manca in programma la realizzazione della bretella  autostradale che condurrebbe allo svincolo della via Belgio e che è stata dettagliatamente progettata e la cui costruzione sarebbe immediatamente possibile da tempo in project financing… Essa decongestionerebbe la città,da via Monte Pellegrino a via De Gasperi, a via Ausonia, attualmente sconvolte soprattutto dal transito dei TIR… Di più si poteva ottenere dall’area limitrofa a via F. Crispi e soprattutto dalla Stazione marittima, sfruttando gli spazi ipogei. Tuttavia, per la stazione marittima,è stato importante risolvere il contenzioso esistente che aveva provocato il blocco dei lavori consequente al sequestro dell’edificio… Tuttavia lo slancio innovativo del nuovo Prp è encomiabile e foriero di novità positive…

Palermo, nonostante lo sviluppo della Sicilia orientale, resta la principale porta d’ingresso della Sicilia anche in campo turistico. Il suo porto, che ha avuto subito il titolo di “Porto Core” conferitole dall’UE, costituisce, con il Cantiere Navale che ospita, la maggior realtà industriale della Sicilia Occidentale ed una delle massime dell’Isola. L’ingresso in porto è prediletto tutt’oggi dal gigantismo navale perla tranquillità delle acque e il cantiere è specializzato a livello mondiale nell’accogliere le maggiori piattaforme petrolifere esistenti. Di più si sta attrezzando in proposito…

(Testo raccolto, commentato e impaginato da Germano Scargiali)

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