3 a 0 Il Palermo schianta il Bari e va in testa a tutti

I rosa esultano a Bari. L’attesa vittoria contro l’avversaria importante è una realtà

Il Palermo è primo in classifica da solo. Il campionato di B prende per i rosa la piega di quello che li vide da record: meglio cioè del purgatorio della stessa Juventus!

Perfetta la partita della compagine di Bruno Tedino: lucida autorevole e concreta, la squadra domina il Bari e dimostra di poter baipassare l’assenza del grande Nestorovski, il suo cannoniere. Imponente è, infatti, la dimostrazione di forza nonostante le assenze: le stelle di Coronado e Trajkovski, invece, hanno modo di brillare di più, in una gara contro una blasonata diretta rivale che può rappresentare la svolta della stagione. Ma quella che più conta è, finalmente, la prestazione di Coronado, che si dimostra eclettico dalla tre quarti fino alla zona più calda del campo… Se è così, con questa assolta “novità” scovata in sud America, il Palermo ha compiuto il suo ennesimo colpaccio.

Espugnato, dunque, il San Nicola senza 5 titolari importanti e severa la lezione per il Bari dell’ex Fabio Grosso.

Primo tempo non troppo foriero dell’exploit che deve ancora venire negli altri 45’ del “big match” al San Nicola. Il Palermo fa più gioco, ci prova con insistenza, sembra la squadra di casa, ma grandi occasioni non ne evidenzia…

Al 3’ Trajkovski impegna a terra il giovane guardapali del Bari De Lucia (all’esordio casalingo). Dopo appena 2’ Trajkovski si ripete, dando una piallatina alla traversa con un tiro angolato dalla sinistra. Il Bari sembra attendere a ritmi prudenziali e ma non giunge mai fino ad impegna mai Posavec. Così le note riguardano finiscono solo gli infortuni subititi da Embalo (scontro aereo con Busellato) e Gyomber, costretti al cambio rispettivamente con La Gumina e Capradossi (in porta). Il palermitano avrà modo di dimostrare qualcosa: ha cuore e tecnica, suo in piena partita anche uno dei suggerimenti decisivi…

Igor Coronado si è trasferito a 1 anni dal Brasile, dove la palla era solo un gioco, in inghilterra dove è cresciuto per fare furore per un po' a Malta. poi al Trapani, dove è stato ingaggiato presto dal Palermo.
Igor Coronado si è trasferito a 12 anni dal Brasile, dove la palla era solo un gioco, in Inghilterra, dove è cresciuto per fare furore per un po’ a Malta. Poi eccolo al Trapani, dove viene  pescato con mano lesta dal Palermo. E’ nato nel 1992 ma, per freschezza atletica e voglia di giocare, ancora può dare certo il meglio di sé. E’ noto per il suo altruismo in gioco.

Nella ripresa lo spettacolo era solo dietro l’angolo. Come prevederlo? Sembra prima voglia venir fuori il Bari con un paio di spunti di Cisse. Poi Bellusci (8’) impegna su punizione De Lucia. Al 16’ spettacolare girata di Galano, ma fuori misura…

Sugli spalti regnava una certa tranquillità quando il Palermo, pochi attimi dopo …passa: è 1 – 0 con un lancio lungo di Coronado per capitan Rispoli, che approfitta di un intervento sfortunato di Marrone e filtra il pallone letteralmente fra le gambe di De Lucia. Succede quando il tiro è quello buono…

Il Bari tenta l’attesa pronta reazione. Nel campo, ancora, esiste: al 20’ Brienza brucia la mani a Posavec. Poi i padroni di casa protestano per un mani in area di Rispoli, ma l’arbitro (Pinzani) lascia correre.

Il Palermo, però, non dorme sui talloni e riparte con efficacia azione dopo azione: è lì che la partita dei rosa si fa grande, perché al 25’ ecco il raddoppio: Trajkovski riprende una botta di La Gumina ribattuta e impegna il fondo della rete. Più in dettaglio è andata così: al 70’ contropiede orchestrato da La Gumina che entra in area e conclude, deviazione di Capradossi che non fa meglio di un “quasi assist” per Trajkovski che tira al volo e mette all’angolo della porta. E’ lo 0-2. Se la vittoria non è nel cassetto, pochissimo ci manca. Anche perché il Palermo è scatenato, non si chiude come, a tratti, s’era temuto prima. Così, appena il Bari si scopre, ecco che anche il tris arriva: è con un missile dalla distanza di Coronado, palla all’angolino e …tre punti al sicuro. E’ alla mezz’ora, infatti, che il brasiliano, stampando uno di quei tiri da 30 metri tondi, altre volte visti, ma che ben più spesso ci si limita a sognare: De Lucia guarda il pallone attonito. Che fare? Nulla più, né per lui, né per il Bari. I rosanero ripartono dal basso Adriatico con 3 punti in tasca e scavalcano tutti.

Gimmi S. Arcangeli

Articoli correlati